Ai cattocomunisti non par vero raccogliere l'assist di un Bergoglio che solleva il problema (reale) del sovraffollamento delle carceri, trasformandolo in un nuovo attacco alla Sicurezza ed al Benessere degli Italiani, sostenendo amnistie e indulti.
Al seguito delle parole di Bergoglio si sono moltiplicati i servizi sulle carceri e sempre a senso unico (ad esempio, intervistata una di Antigone associazione pro carcerati, nessuno che dicesse che le pene vanno scontate fino all'ultimo giorno) ma i dati parlano chiaro.
Poco più di 60000 detenuti, quasi 20000 stranieri, cioè oltre il 30% di stranieri detenuti a fronte dell'8% di stranieri presenti sul territorio italiano.
E i cattocomunisti vorrebbero liberarli.
Il problema delle carceri si risolve agendo su due direttrici: far scontare agli stranieri la pena nelle carceri dei loro paesi di origine (e già questo riporterebbe la popolazione carceraria all'interno del numero previsto dai posti disponibili nelle carceri) e ridurre la facoltà dei magistrati di tenere in prigione i famosi "detenuti in attesa di giudizio".
In carcere solo, tranne eccezioni relative a crimini di terrorismo (che sarebbe opportuno isolare e mandare in una località creata ad hoc tipo Guantanamo), chi è stato condannato con sentenza passata in giudicato.
I cattocomunisti invece, oltre a perseguire la politica delle porte aperte ai clandestini che portano in Italia tanta criminalità, in percentuale di gran lunga superiore al numero dei residenti stranieri, vogliono incrementare la criminalità con amnistie che libererebbero non chi attende un giudizio, ma chi è già stato condannato.
I cattocomunisti vogliono la distruzione dell'Italia e degli Italiani.
I cattocomunisti sono i primi nemici dell'Italia e degli Italiani.
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