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15 aprile 2025

Il terror dei cattocomunisti

Leggo (dai commenti su X, perchè quelle trasmissioni non le guarderei neppure se mi pagassero per dormirci davanti) che nani, ballerine, professionisti dell'informazione, professori di questo o quello, peones della peggior politica, tutti di provata fede cattocomunista, hanno aperto un fuoco di sbarramento con tutto un lungo elenco di consigli non richiesti a Giorgia Meloni nell'imminenza della sua visita a Washington.

Per quel poco che mi sembra di aver capito della Meloni in questi anni in cui è cresciuta dopo essere uscita dal cono d'ombra di Fini, lei leggerà tutto, prenderà nota se ci fosse qualcosa di ragionevole e andrà da Trump per sostenere l'interesse nazionale dell'Italia e degli Italiani.

E come in tutte le trattative, qualcosa cederà, altro otterrà e magari ci scappa pure che riesca anche ad ottenere un salvagente per le altre nazioni d'Europa.

L'accanimento di nani, ballerine, etc. è proprio causato dal terrore che la Meloni riesca a portare a casa qualche risultato che renderebbe la loro opposizione ancora più sterile e ridotta nella riserva indiana dell'antifascismo (prepariamoci alla canea rossa per la Festa di San Marco).

A loro, ai cattocomunisti, non interessa che la Meloni riesca ad ottenere risultati positivi per l'Italia, come del resto si è capito perfettamente dal silenziatore che hanno innestato per le promozioni di S&P nel rating e per il calo dello spread.

Se Draghi, invece di portarlo a 236 punti, fosse riuscito a portarlo ai 118 del momento in cui scrivo, sarebbe stato santificato in vita e lo avrebbero celebrato con una statua equestre (il "Draghi mataspread" emulo del "Santiago matamoros" che però hanno dovuto riporre in cantina) davanti all'Altare della Patria o, meglio, davanti a Banca d'Italia.

C'è riuscita la Meloni e lo spread, come il rating, è uscito dai riflettori nel silenzio di cotanti "dotti e sapienti".

Ecco che le trasmissioni (inguardabili !) sono piene di seriosi parrucconi che discutono della rava e della fava, quando non si limitano a vomitare volgarità, con la scusa di una satira che, per essere tale, dovrebbe essere tanto sottile quanto divertente, ma la bile che hanno non consente loro di valutarne lucidamente la consistenza.

La Meloni andrà tranquilla a Washington, farà tutti gli accordi possibili per favorire l'Interesse Nazionale e, solo se non ci costasse nulla, anche quello delle altre nazioni europee.

Magari potrebbe portare qualche carico di Maalox da distribuire a Pasqua ai cattocomunisti.

 

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