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13 aprile 2025

Spread e rating

Erano i cavalli di battaglia dei cattocomunisti contro il Centro Destra di Berlusconi: spread e rating.

Per dimostrare che il Centro Destra non doveva governare, la sinistra additava lo spread e il rating come la prova assoluta e, sull'onda di tale mistificazione, abbiamo avuto governi mai votati dal Popolo, come quelli di Monti, di Letta, di Renzi, di Gentiloni, di Conte 2, di Draghi.

Tutte operazioni di Palazzo che hanno espropriato i cittadini del diritto a vedersi governati dai propri rappresentanti, per essere posti sotto tutela, la stessa che oggi, davanti ad un governo uscito dalle urne, si cerca di imporre con l'interventismo delle toghe rosse, perchè i cattocomunisti in una cosa sono sempre coerenti: non accettano il responso del voto e cercano di ribaltarlo.

Ed è comprensibile la difficoltà dei cattocomunisti a motivare la loro isteria quotidiana fatta di richieste di dimissioni di questo o quel ministro, di pretese di una presenza continuativa della Meloni in parlamento a riferire del rusco e del brusco, del totale vassallaggio a governi stranieri, principalmente quello di Parigi, invece di sostenere un'Italia tornata protagonista, con la Meloni, sulla scena internazionale, di cedere sempre più Sovranità ad un ente come quello di Bruxelles gestito da parrucconi e burocrati nel nome di oscure consorterie finanziarie e affaristiche.

E' la difficoltà che discende, ormai da tempo, dalla constatazione che il genio Draghi aveva lasciato il governo alla Meloni, consegnando uno spread a 236 punti e venerdì, nonostante gli aumenti dovuti alle turbolenze sui Mercati, era a 126 (ma in precedenza era anche sceso a 96).

Ed è la difficoltà quando una delle principali agenzie di rating, la S&P, premia l'Italia della Meloni aumentando il giudizio.

Sui giornali di sinistra di tutto ciò non vi è traccia o, almeno, non vi è traccia con la stessa evidenza che davano quando, per tirare la volata ai loro beniamini cattocomunisti, titolavano in prima pagina, a nove colonne: fate presto !

Non ho mai creduto nella validità assoluta di tali dati, ma solo come un indice che, sommato ad altri, può fornire una indicazione di massima, da trattare comunque con cautela viste le facili manipolazioni della speculazione internazionale con finalità politiche come avvenne nel 2011 ai danni del Governo Berlusconi.

Tuttavia è evidente che le apocalittiche previsioni per le conseguenze di un Governo di Centro Destra, non solo non si sono avverate, ma gli stessi indici che i cattocomunisti sfoderavano "con orgogliosa sicurezza", adesso devono essere riposti "in disordine e senza speranza" nei loro cassetti.

Se con tutti i vincoli europei cui dobbiamo sottostare (compreso quello in voga in questi giorni di aver consegnato il commercio estero come materia esclusiva all'unione europea invece di poter effettuare liberamente i nostri accordi, anche sui dazi) è sufficiente un governo eletto dai cittadini e che intende rispettare gli impegni assunti, nonostante l'ostilità di sindacati, coop, chiesa, manifestanti pro questo e contro quello, ecc., per raggiungere un buon risultato ed emergere dalla palude dei 27 dell'unione europea, dove potremmo arrivare se riuscissimo a riprenderci l'intera Sovranità politica, economica e monetaria ?

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