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No alla deriva

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07 maggio 2025

La "Crante Cermania" ha fatto una figura di Merz

Per la prima volta in ottanta anni (un po' meno visto che la costituzione imposta dai vincitori è del 1949) la Germania non è riuscita ad eleggere il proprio cancelliere alla prima votazione, dopo ben due mesi e mezzo dal voto, trascorsi in trattative, anatemi contro la Destra di AfD e manipolazioni delle leggi.

Come è accaduto quando hanno richiamato in servizio il vecchio parlamento per modificare la costituzione sui limiti di bilancio perchè nel nuovo non avrebbero avuto la maggioranza necessaria e come è accaduto anche ieri quando, con un colpo di mano, invece di attendere quattordici giorni, hanno subito effettuato una seconda votazione, con la complicità dei partiti di finta opposizione Verdi e di estrema sinistra della Linke.

Sappiamo tutti cosa avrebbero scritto le anime belle cattocomuniste se ciò fosse accaduto dopo le elezioni del 25 settembre 2022, con il Centro Destra che adattava leggi e regolamenti alle sue esigenze e falliva il primo voto per la fiducia alla Meloni.

E' accaduto invece nella ex "Crante Cermania", con un cancelliere appena eletto i cui trascorsi fanno pensare subito a Monti ed a Draghi e alla presenza della Merkel, che ha sempre ostacolato le ambizioni di Merz, che sicuramente se la rideva sotto i baffi.

Ed è con un cancelliere e una maggioranza così debole, che la Germania si propone di guidare l'unione europea in combutta con un presidente francese minoritario nel suo parlamento e senza la fiducia dell'elettorato, uniti ai parrucconi di Bruxelles nella disperata difesa delle loro posizioni di privilegio da far pagare a Popoli e Nazioni virtuose come l'Italia, l'Ungheria, la Romania.

Quei personaggi, sgradevoli e sgraditi anche in patria, hanno purtroppo ancora in mano le leve di un potere consegnato loro dalla immensa stoltezza di chi, sottomesso per non avere avuto gli attributi per reagire con dignità, per anni ha acconsentito a cedere Sovranità Nazionale e, ancora oggi, reclama ulteriori cessioni di Sovranità Nazionale ad un ente sovranazionale che non fa i nostri interessi, ma solo quelli delle consorterie affaristiche e finanziarie.

I loro tentativi, in Romania come in Spagna, in Francia come in Germania, di escludere dal voto, che è l'essenza della democrazia, quei partiti e quelle persone che non sono disposti a sottomettersi alla loro narrazione falsa e bugiarda, sono destinati sempre più ad infrangersi contro la coscienza civile dei Popoli e delle Nazioni europee che hanno solo bisogno di un Leader, riconosciuto da tutti come tale e che alzi il vessillo della ribellione a Bruxelles.

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