A me sembra troppo, perchè quel mezzo milione, ancorchè regolare, anche se gli immigrati fossero passati al microscopio per verificarne la onestà e la compatibilità con la nostra società, si andrebbe ad aggiungere a quei cinque milioni che ormai sono in Italia.
Forse, considerando certe lavorazioni che non vengono più prese in considerazione dagli Italiani illusi per il pezzo di carta che non si nega più a nessuno (forse sarebbe da riprendere in considerazione una vecchia battaglia liberale per togliere ogni valore legale a lauree e diplomi) che li legittima a pretendere un lavoro in linea con quel pezzo di carta, bisognerebbe rivedere la tana libera tutti degli esami e l'assenza di selezione scolastica.
Resta il fatto che, anche a bocce ferme, un altro mezzo milione porterebbe gli immigrati al 10% della popolazione: mi sembra un impatto devastante sulla nostra struttura societaria, economica, culturale.
La apertura ad ingressi, rigorosamente regolari, potrebbe essere presa in considerazione DOPO aver azzerato il pregresso, cioè rispedito a casa TUTTI i clandestini.
L'aumento al 5% del PIL per le spese di difesa e sicurezza comprende anche infrastrutture e sicurezza interna, nell'ambito della quale ha un suo ruolo anche l'immigrazione con le quote ammesse, i regolari (da accogliere perchè li chiamiamo noi) e i clandestini, da respingere senza esitare.
E vivremmo tutti felici e contenti e, soprattutto, sicuri.
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