Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

26 gennaio 2006

Cuori Neri


Questa non è una recensione ad un libro, come altre che hanno preceduto.

Cuori Neri (770 pagine, Sperling E Kupfer, 18 euro) è una rivisitazione del passato recente, che alcuni di noi hanno vissuto, ma è anche attualità, perché la matrice ideologica che ha prodotto le Brigate Rosse e gli anni di sangue è la stessa che alimenta con odio molte manifestazioni (verbali e non) contro il Premier e ciò che rappresenta, con raggelanti analogie per schemi, modi e slogan.

Alcuni Castellani hanno provveduto ad annunciare l’uscita del saggio: Otimaster , Freedomland , Mariniello , Thank You America , Non porgiamo l'altra guancia e chiedo scusa a chi non ho citato.

E’ un fatto “straordinario” un libro sulle vittime della violenza rossa.

Ancor più straordinario se pubblicato da un editore “maggiore” come Sperling e Kupfer.

Quasi 800 pagine dense di riferimenti, citazioni e interviste.

Una critica all’Autore. Ha svolto sicuramente un lavoro di ricerca e documentazione encomiabile.
Interviste, citazioni di articoli, fotografie (nel corpo centrale del libro).
E’ forse mancato nel metterci un po’ di … cuore.

Quale sentimento si prova a leggere quelle pagine ?

Rabbia.

Per quello che è stato, ma, soprattutto, per quello che è, oggi, un panorama in cui tutti, credo, i protagonisti del terrorismo rosso sono liberi e ospiti d’onore di università e convegni.

Molti di coloro che furono responsabili morali e politici (se non materiali) della violenza di quegli anni, oggi se la spassano come reduci e con una vita da tranquilli borghesi, magari sotto la gratificante luce dei riflettori, quella stessa esistenza negata ad almeno 21 loro vittime.

E con l’unico che sta pagando per un reato, Adriano Sofri, in una prigione dorata (quando ci ritornerà) e con una assillante campagna tesa a restituirgli anche la libertà personale.

Quell’Adriano Sofri, capo di Lotta Continua, che il 12 novembre 1970, dopo il primo morto di quegli anni di sangue avrebbe potuto far imboccare un’altra strada più politica e invece titolò “Genova,comizio di Almirante. Il Pci dice di vigilare. I proletari invece attaccano – Giustiziato un fascista” (Ugo Venturini, prima delle 21 vittime della violenza rossa rievocate da Cuori Neri).

Ed è anche per questo che i 22 anni di galera che si è preso, Sofri li deve scontare tutti, senza abbuoni, amnistie o grazie.

E gli slogan. Anche quelli uguali a quelli di oggi.
Ieri: “10, 100, 1000 Venturini”.
Oggi: “10, 100, 1000 Nassyrya”.

I criminali che allora insanguinarono l’Italia, stroncando giovani vite e rovinandone altre (quelle dei famigliari) ora, se non sono morti in conflitti a fuoco con le Forze dell’Ordine o per cause naturali, sono liberi (quasi) tutti, anche quelli che non hanno abiurato la loro scelta di lotta armata, ma solo preso atto del cambiamento del quadro di riferimento generale.

E anche questo dovrebbe essere motivo di riflessione.

Altro motivo di riflessione (di attualità) è il sostanziale isolamento in cui furono tenute le vittime – perché missine – anche dai partiti che si dicevano (in campagna elettorale) anticomunisti, ma aderivano (non so quanto convintamente) all’ “arco costituzionale”: io non vedo differenzedi metodo o di sostanza - con chi, tramite “osservatori” frutto di un evidente lavaggio del cervello subito dalle parole d'ordine della sinistra, cerca di esercitare una censura e stilare liste di proscrizione nei confronti di quanti esprimono libere opinioni non conformi al “politicamente corretto”.

Ed alla fine di questa “non recensione” mi viene da domandare: cosa può cogliere da quelle pagine uno che quegli anni non ha vissuto ?

Mi piacerebbe che i più giovani leggessero il libro e scrivessero i loro sentimenti e le loro sensazioni.

Per quanto possa valere, ricordo che anche quelle vite spezzate dalla violenza rossa contribuirono a tenere accesa la Fiamma della Libertà in Italia, quando a metterla in pericolo non erano le presunte “trame nere”, ma una ben più concreta minaccia che a Mosca aveva la sua casa madre e che, purtroppo, vede ancor oggi alcuni che, senza alcun pudore, continuano a definirsi “comunisti” ed altri che hanno solo cambiato il nome, ma non i metodi.

9 commenti:

Otimaster ha detto...

Anch'io mentre leggo prendo appunti, è impossibile non farsi travolgere da quei ricordi senza che venga voglia di scrivere qualche cosa a propria volta. Quando scrivi "ad almeno 21 loro vittime" sai benissimo si potrebbe aggiungere uno zero alla fine e non basterebbe.

Anonimo ha detto...

«Togliere spazio e agibilità ai fascisti non è un reato,ma una legittima applicazione di un principio costituzionale (...). Come si vede, dunque, anche assaltare un bar poteva avere un fine di alto valore morale e sociale».

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Leggere sul libro gli scritti di Dario Fo,candidato sindaco a Milano.
La sinistra è senza vergogna.

Anonimo ha detto...

«Togliere spazio e agibilità ai fascisti non è un reato,ma una legittima applicazione di un principio costituzionale (...). Come si vede, dunque, anche assaltare un bar poteva avere un fine di alto valore morale e sociale».

Anche la destra garantista quanto a scarafaggi non scherza. Un commento sull'alleato Pecorella, Stars? Ah gia'...tu non voti FI!

Massimo ha detto...

Che cretinata, anonimo !
Pecorella è l' avvocato, non l'assassino !
Cosa si dovrebbe dire allora di chi ha difeso i brigatisti rossi e di chi difende Saddam ?

Anonimo ha detto...

Toh...un avvocato e' obbligato a patrocinare chiunque glielo chieda?
Credevo si potesse rifiutare...inoltre l'intrigante interpretazione dell'assalto al porto di classe fatta dal buon forzaitaliota mi pare intrisa di entusiasmo piu' che di buona pratica professionale...

Massimo ha detto...

Un buon avvocato è partecipe della causa che difende (sennò sarebbe un cane) e la difesa è garantita per legge, quindi se anche uno si rifiutasse ve ne sarebbero altri chiamati a sostenerla.
L'anonimo fa solo una polemica inutile e fine a se stessa.

Anonimo ha detto...

Quindi? Pecorella era partecipe della causa. Altrimenti sarebbe stato un cane. Qualcuno lo ha negato? Certo, poteva non patrocinarla. Nessuno contesta il suo diritto di scegliere in un modo piuttosto che in un altro. Quando pero' poi si sparano perle del genere: "Togliere spazio e agibilità ai fascisti non è un reato,ma una legittima applicazione di un principio costituzionale (...). Come si vede, dunque, anche assaltare un bar poteva avere un fine di alto valore morale e sociale" e si trovano fieri anticomunisti che non fanno una piega...be', allora scappa da ridere...(da ridere degli anticomunisti da operetta, ovviamente, non delle tragedie causate da atti di "alto valore morale e sociale")

Massimo ha detto...

E' evidente che l'anonimo non sa cosa sia il diritto alla difesa ... :-D