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04 settembre 2007

L'insostenibile leggerezza delle buste paga

Se la perversa politica dei balzelli, attuata dai gabellieri catto-comunisti, ha provocato, come abbiamo già visto , come unico risultato, una riduzione reale del nostro stipendio, cosa dobbiamo dire dell’ultimo dato sfornato dall’Istat ?
In un anno, le retribuzioni sono aumentate dell’1,8% … al lordo delle tasse.
Questo significa che a fronte di una inflazione statistica di circa il 2% il reale aumento delle retribuzioni è stato inferiore all’1% (e anche meno se consideriamo i balzelli vari che esulano dal computo di quel 43% che è il peso fiscale della sinistra, che è riuscita ad aumentarlo di ben 3 punti rispetto al 40% - ancora alto – cui era peraltro riuscito a ridurlo il Governo Berlusconi di Centro Destra).
Poi si dice che non si arriva a fine mese ?
Per forza.
Da un lato Prodi e i suoi sodali si appropriano di quei pochi aumenti che si riescono a spuntare, dall’altra il peso fiscale fa sì che quegli aumenti non riescano neppure a coprire una inflazione peraltro bassa.
Sarebbe poi facilissimo fare demagogia ricordando che gli aumenti disposti dalla banca centrale europea hanno incrementato di circa il 25% in un anno gli oneri derivanti da prestiti e mutui a tasso variabile, quindi ben oltre l’inflazione e anche di più rispetto all’incremento (lordo) delle retribuzioni, contribuendo quindi all’indebitamento e all’impoverimento delle famiglie italiane.
E’ evidente che il giochino dei gabellieri non può durare (anzi,meraviglia che di “fucili” ne abbia solo parlato Bossi !) come non può continuare il costante inganno della sinistra che, cercando di confondere le menti semplici, parla a più voci, con alcuni che persino sgomitano per apparire i paladini di una riduzione delle tasse che avrebbero potuto evitare … semplicemente non aumentandole con la finanziaria 2007.
Non sono credibili Veltroni e Rutelli e D’alema e Mastella e Di Pietro, quando chiedono riduzioni delle tasse e, poi, difendono il loro orticello (che possono essere i fondi per Roma capitale, per la cultura o per il ministero di cui sono temporaneamente a capo).
Non sono credibili perché la possibilità per evitare di giungere a questo punto l’avevano avuta e l’hanno ignorata.
E’ la sinistra che, anche quando fa la Destra, non è affidabile, perché sconta un peccato originale derivante dalle sue radici ideologiche marxiste.
Perché, poi, dobbiamo dar credito ad un clone (mal riuscito) quando possiamo rivolgerci all’originale, la Casa delle Libertà ?
Le nostre buste paga piangono, perché molti lavoratori dipendenti il 9 e 10 aprile 2006 hanno sconsideratamente votato a sinistra.
Mi auguro che, almeno, siano proprio loro a piangere più di tutti.

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2 commenti:

Daniele Marzocchi ha detto...

Condivido in tutto l'analisi/sfogo. Il titolo poi è fantastico :))

Un salutone
Daniele

Massimo ha detto...

Grazie per l'apprezzamento .
Credo chelo "sfogo" sia comune a 20 milioni di lavoratori dipendenti. Più della metà, però, non hanno alcun diritto ad esternarlo visto il voto che hanno dato il 9 e 10 aprile 2006 :-D