A dieci giorni dalla chiusura delle presentazioni di liste, simboli e coalizioni, impazza il gioco dei sondaggi.
Sembra di essere in agosto, prima dell'inizio del Campionato di calcio, quando tutte le squadre dichiarano propositi bellicosi, illudendo se stessi e i propri sostenitori.
A ben guardare, se facessimo la somma di tutte le percentuali che si attribuiscono i vari partiti, arriveremmo almeno ad un totale del 200%.
Poi il voto ridimensiona le ambizioni e distrugge i sogni di gloria.
Fu così per Ochetto nel 1994, per Berlusconi nel 1996, per Prodi nel 2006 (nel 2001 non ci fu storia).
Adesso il Presidente Berlusconi parte da grande favorito, anche se ci ha messo del suo per rilanciare il nemico comunista, ora non più nemico ma possibile alleato nel dopo elezioni.
I sondaggi comparati attribuiscono comunque al PdL/Lega una maggioranza relativa che assomiglia molto a quella della dc pretangentopoli (dal 37 al 43%) mentre il pci/pds/ds/pd di Veltroni e Prodi accreditato di una percentuale dal 29 al 34% supera la quotazione del vecchio pci (27-30% con una performance unica al 34% alle europee del 1984, svoltesi sotto l'effetto sentimentale della morte di Berlinguer).
Molto dietro gli altri, tutti sotto il 10%.
Sia la sinistra radicale che gli spezzoni democristiani che la Destra/Fiamma Tricolore della Santanchè e di Storace.
Alla disperata ricerca di un accasamento socialisti e radicali che a stento raggiungono il 2% nei sondaggi più favorevoli.
Alla luce di tali dati la maggioranza assoluta alla camera per PdL/Lega sembra garantita ... come sembrava garantita una vittoria a valanga di Prodi nel 2006.
Al senato la situazione è diversa a causa del premio su base regionale.
Qui i partiti identitari potranno giocare un ruolo importante a favore dell'uno o dell'altro e per conservare una presenza simbolica, ma qualificante che potrebbe essere una testa di ponte per il futuro.
C'è poi l'incognita dei votanti.
Nel 2006 si arrivò ad una percentuale di oltre l'83%, superiore di due punti a quella del 2001.
Un punto in percentuale di elettori equivale a circa 500000 elettori e l'1% di votanti a circa 450000 voti, cifre significative per il raggiungimento di un ipotetico quorum per essere rappresentanti in parlamento.
Le prime indicazioni dicono che la partecipazione sarà più scarsa, vuoi perchè a sinistra sono delusi dai risultati (?) di Prodi, ma non vogliono votare Centro Destra, vuoi perchè gli stessi elettori di Centro Destra sono sconcertati dalle scelte di rottura effettuate da Berlusconi.
In questo quadro è più probabile un recupero di Veltroni che di Berlusconi costretto dalle sue stesse scelte a giocare in difesa.
Assisteremo (e parteciperemo: troppo divertente leggere nella palla di vetro del futuro !) ad una quantità industriale di sondaggi, fino al momento in cui la "par condicio" metterà il silenziatore ai dati che, almeno, un certo controllo hanno, per lasciare spazio alle confidenza dell'amico del cognato del sondaggista che, immancabilmente, danno il partito del cuore del confidente in vertiginosa ascesa.
E questo fino allo spoglio quando i giochi saranno fatti, per i prossimi cinque anni (o meno ... ).
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Sembra di essere in agosto, prima dell'inizio del Campionato di calcio, quando tutte le squadre dichiarano propositi bellicosi, illudendo se stessi e i propri sostenitori.
A ben guardare, se facessimo la somma di tutte le percentuali che si attribuiscono i vari partiti, arriveremmo almeno ad un totale del 200%.
Poi il voto ridimensiona le ambizioni e distrugge i sogni di gloria.
Fu così per Ochetto nel 1994, per Berlusconi nel 1996, per Prodi nel 2006 (nel 2001 non ci fu storia).
Adesso il Presidente Berlusconi parte da grande favorito, anche se ci ha messo del suo per rilanciare il nemico comunista, ora non più nemico ma possibile alleato nel dopo elezioni.
I sondaggi comparati attribuiscono comunque al PdL/Lega una maggioranza relativa che assomiglia molto a quella della dc pretangentopoli (dal 37 al 43%) mentre il pci/pds/ds/pd di Veltroni e Prodi accreditato di una percentuale dal 29 al 34% supera la quotazione del vecchio pci (27-30% con una performance unica al 34% alle europee del 1984, svoltesi sotto l'effetto sentimentale della morte di Berlinguer).
Molto dietro gli altri, tutti sotto il 10%.
Sia la sinistra radicale che gli spezzoni democristiani che la Destra/Fiamma Tricolore della Santanchè e di Storace.
Alla disperata ricerca di un accasamento socialisti e radicali che a stento raggiungono il 2% nei sondaggi più favorevoli.
Alla luce di tali dati la maggioranza assoluta alla camera per PdL/Lega sembra garantita ... come sembrava garantita una vittoria a valanga di Prodi nel 2006.
Al senato la situazione è diversa a causa del premio su base regionale.
Qui i partiti identitari potranno giocare un ruolo importante a favore dell'uno o dell'altro e per conservare una presenza simbolica, ma qualificante che potrebbe essere una testa di ponte per il futuro.
C'è poi l'incognita dei votanti.
Nel 2006 si arrivò ad una percentuale di oltre l'83%, superiore di due punti a quella del 2001.
Un punto in percentuale di elettori equivale a circa 500000 elettori e l'1% di votanti a circa 450000 voti, cifre significative per il raggiungimento di un ipotetico quorum per essere rappresentanti in parlamento.
Le prime indicazioni dicono che la partecipazione sarà più scarsa, vuoi perchè a sinistra sono delusi dai risultati (?) di Prodi, ma non vogliono votare Centro Destra, vuoi perchè gli stessi elettori di Centro Destra sono sconcertati dalle scelte di rottura effettuate da Berlusconi.
In questo quadro è più probabile un recupero di Veltroni che di Berlusconi costretto dalle sue stesse scelte a giocare in difesa.
Assisteremo (e parteciperemo: troppo divertente leggere nella palla di vetro del futuro !) ad una quantità industriale di sondaggi, fino al momento in cui la "par condicio" metterà il silenziatore ai dati che, almeno, un certo controllo hanno, per lasciare spazio alle confidenza dell'amico del cognato del sondaggista che, immancabilmente, danno il partito del cuore del confidente in vertiginosa ascesa.
E questo fino allo spoglio quando i giochi saranno fatti, per i prossimi cinque anni (o meno ... ).
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7 commenti:
Non sottovalutiamo San Raffaele Lombardo che potrebbe sbancare, come spero, al Sud:-p
il mancato accordo con Storace mon mi è piaciuto
Vero ! Tutti hanno le loro statistiche che sono sempre quelle più comode per ciò che sostengono. Allora anch'io dò la mia previsione. Alla camera vincerà il Popolo della Libertà grazie alla Lega. Al senato o sarà costretto a compromettersi con il partito di Veltroni o sarà costretto a venire a Canossa con UDC e Destra.
Berlusconi poteva chiudere alla grande con un successone. Invece finirà bastonato dagli elettori perchè si circonda di persone non affidabili. Amen.
Mi sa che anche Lombardo punti alla cadrega scegliendo l'accordo con il PdL ...
Metafisico, il mancato accordo con la Destra è il sintomo di una malattia: l'inciucite :-)
Andrea. Non sarei così convinto della vittoria del PdL ...
Ares. Bastonato forse no, ma ridimensionati i suoi sogni probabilmente sì.
Mhh I sondaggi ci romperano solo per altri 15-20 gg, perchè dal 13 marzo c'è lo stop.
Comunque valgono quel che valgono: al voto la gente fa quel che le pare...
Saluti
Per l'appunto ho parlato di "gioco" :-)
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