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05 febbraio 2008

Ciak, si vota

Le paludate liturgie quirinalizie per arrivare al traguardo che il Presidente Berlusconi ha da mesi indicato come l’unico possibile, sono state avviate e già stasera potrebbe esserci il decreto di scioglimento del parlamento e l’indizione di elezioni.
Tutti parlano del 13 aprile come la data più probabile e, poiché la fantasia latita nei vecchi funzionari della politica, è quasi certo che la campagna elettorale durerà 68 giorni, quasi il massimo consentito.
Probabile che ci sia la segreta speranza nella sinistra che in tutto questo tempo accada qualcosa che possa permettere un insperato e al momento improbabile recupero.
Tecnicamente si potrebbe votare già il 23 marzo, ma è Pasqua.
Ma perché non votare il 30 marzo ?
O il 6 aprile ?
La sinistra, con il gioco del rinvio dell’esecuzione, spera, ma rischia di peggiorare la sua situazione visto che oggi sono usciti i dati dell’inflazione a gennaio: 2,9%, il più alto dal 2001 (data di inizio del Governo Berlusconi).
Così se aggiungiamo all’inflazione in crescita, gli stipendi in calo ( nel 2001 quando il Presidente Berlusconi prese nelle sue mani il governo, la pressione fiscale era pari al 41,2% del Pil, nel 2006, quando le torbide vicende degli scrutini lo costrinsero a lasciare Palazzo Chigi era scesa al 40,6, oggi, dopo soli due anni di sinistra al governo è risalita al 42,3%) vediamo come il fallimento di Prodi sia quello di tutta la sinistra che osa riproporre gli uomini del dissesto anche in questa tornata elettorale.
Allora non metterei la mano sul fuoco che sia una astuzia volpina quella di rinviare le elezioni alla data più lontana.
Ma quel che è importante è che si voti, finalmente.
Una grande Coalizione per la Libertà, una grande forza che possa conquistare il maggior numero di voti e di seggi, rappresentando il maggior numero di Italiani e di correnti ideali, tutte unite da un progetto di rinnovamento e di progresso che è incarnato dall’unico Statista di rango che esiste in Italia: Silvio Berlusconi.
Le 37 Riforme che il Governo Berlusconi aveva realizzato nel quinquennio 2001-2006 dovranno essere ripristinate nella loro formula originaria e portate a compimento con quella “fase due” che si sarebbe realizzata nel secondo quinquennio di Governo di Centro Destra.
Non sarà facile, anche perché per colpa di Prodi e della sinistra la situazione si è deteriorata.
Un primo passo importante sarebbe la cancellazione di tutto ciò che ha legiferato Prodi, con una semplicissima leggina di due righe:
Sono abrogate tutte le disposizioni di legge approvate dal parlamento della XV legislatura e ripristinate le leggi precedentemente in vigore”.
In un colpo solo si ripartirebbe da dove avevamo lasciato, attribuendo alla legislatura di Prodi l’importanza che merita: zero.

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh che la pressione fiscale sia cresciuta, ed anche più del 2%, lo hanno capito pure i sassi. In cambio di questo abbiamo avuto servizi anche peggiori. L'extra gettito non è andato a ridurre il debito, ma in 1000 rivoli e regalie per micro settori della PA o di quel sottobosco consulenziale che alimenta la sinistra. Perchè non parli dell'impiego dei denari stanziati per il 150 anniversario dell'Unità d'Italia ? VERGOGNOSO !
Hai letto che Veltroni ha convinto Bassolino a dimettersi dalla regione offrendongli uno scranno in parlamento ? Così invece che danni in una regione ne farà in tutt'Italia. Vorrei dire ad Aziz che la respnsabilità dei rifiuti di Napoli è di Regione (DS), Provincia (DS) e Comune (DS)....

Il Patto elettorale deve prevedere profondi TAGLI NELLA BUROCRAZIA PUBBLICA. Solo così si potranno ridurre le uscite e quindi anche le tasse.
Ciao

Nessie ha detto...

Se va su Berlusconi la prima urgente riforma è quella sulla giustizia e la separazione delle carriere. Ho sentito dire che c'è il rischio che la Consulta possa invalidare le elezioni se c'è ancora dentro il "porcellum",ritenuto buono e idoneo quando vinse Prodi.

Anonimo ha detto...

Infatti è per questo che la consulta non può intervenire: perchè dovrebbe annullare i due anni prodini. Detto questo il porcellum è tale soprattutto a causa degli accordi innaturali. Sei 40 e passa partiti del CS (ed anche qualcuno del CD) si prensentasero tutti da soli, ci sarebbe un'ampiezza di scelta democratica che forse non ha pari nel mondo. Purtroppo intervengono sempre 2 fattori :
1) L'effetto "Colla da Cadrega", che spinge ad allearsi con chiunque pur di essere eletti e posare le dorate natiche sull'antico scranno parlamentare.
2) l'effetto "B", per cui si è disposti ad allearsi con chiunque, omogeneo o meno, per "Battere Berlusconi" , con gli effetti che tutti abbiamo visto.
Ci sono stati sussulti anche recentemente, con l'appello dell'"Arcobaleno", (ma io lo chiamerei "Arlecchino") al PD per "Non rendere la vitoria dei Berlusconi troppo grande".
Per ora Veltroni non abbocca : meglio avere un partito ci Sinistra Centro all'opposizione con il 35%, affiancato da un micro partito caotico (che mette insieme trozkisti, socialisti ed estremisti verdi) al 7/8 % che essere quasi (sottolineo quasi) in maggioranza ed essere ricattati dalla sinistra.