Berlusconi & Veltroni sembrano partecipare ad un’asta in cui vince chi offre di più.
Non potendo mettere sul piatto miliardi propri come ha fatto Berlusconi con la cordata per Alitalia, Veltroni sposta il tiro sulle pensioni, lanciando l’aumento di 400 euro.
E così, tra riduzione delle tasse, abolizione dell’Ici, aumento delle pensioni, il carnet degli italiani si ingrossa di promesse allettanti, anche se non ci viene detto dove verranno rinvenuti i soldi per coprire i buchi che quei provvedimenti apriranno nei conti pubblici se dovessero essere trasformati in legge (ma ben pochi ci credono).
Sui temi, invece, che non costano, ma che impegnano perché caratterizzano una idealità, danno il senso dello spessore dei Valori di riferimento di un candidato e di un partito, creano una Identità, il silenzio è assordante.
Lo è quello di Berlusconi & Veltroni sulla 194, lo è, ancora una volta all’unisono, quello di Veltroni & Berlusconi sulla tragedia del Tibet e la proposta del candidato Premier de La Destra/Fiamma Tricolore, Daniela Santanchè, di promuovere il boicottaggio delle olimpiadi cinesi del 2008.
La Cina, purtroppo, è stata lasciata crescere e rafforzarsi troppo per poter pensare ad un blitz militare che liberi il Tibet e, d’altro canto, lo stesso Dalai Lama non reclama più l’indipendenza della sua nazione.
Ma per quanto la Cina possa essere cresciuta, non può impedire all’Occidente libero di proclamare il boicottaggio delle olimpiadi 2008 se non sarà accordato al Tibet uno status di autonomia e sovranità – pur se limitata – che consenta alla popolazione di riprendere, dopo 50 anni di oppressione comunista, una vita pressoché umana.
Una nazione importante come l’Italia, nel pieno della campagna elettorale, avrebbe il dovere di ascoltare e poter scegliere anche in relazione alle posizioni dei candidati premier.
Finora, però, l’unica ad essersi esposta (contro la Cina per la repressione in Tibet, così come contro l’islam per l’oppressione cui costringe le donne musulmane anche quando risiedono in Occidente) è stata Daniela Santanchè, candidato Premier de La Destra/Fiamma Tricolore.
Veltroni & Berlusconi che ambiscono a rappresentare il duopolio di riferimento in politica tacciono e il loro silenzio è imbarazzante per l’Italia, soprattutto adesso che sembra essersi appannata la tempesta ormonale che ha colpito il presidente francese Sarkozy che ha dichiarato come il boicottaggio delle olimpiadi è una possibile opzione.
Se l’Italia, se una nazione che appartiene alle 8 più industrializzate decidesse di boicottare le olimpiadi, metterebbe in serie difficoltà tutte le altre, costringendole a far prevalere le ragioni ideali rispetto a quelle commerciali.
Le motivazioni per non far celebrare i giochi olimpici a Pechino ci sono tutte e di più.
La bandiera con le cinque manette al posto dei cinque cerchi rappresenta la situazione cinese, dove ad uno sviluppo economica molto forte non corrisponde analogo sviluppo politico.
Vi ricordate quando, dopo alcuni disordini provocati a Milano dalla comunità cinese, Pechino alzò la voce con Roma ?
Perché dovremmo compiacere quegli stessi governanti comunisti, facendo celebrare le olimpiadi, senza sfruttare l’occasione per metterli sul banco degli imputati ?
Cosa penserebbero i cittadini cinesi, tenuti rigorosamente all’oscuro di quel che accade o, peggio, disinformati dal regime, se non vedessero partecipare gli atleti delle principali nazioni del mondo ?
E’ l’occasione per una azione dirompente che potrebbe cominciare a mettere in crisi il regime comunista cinese, isolandolo e rendendo manifesta la riprovazione del mondo per la repressione in atto in Tibet (e non solo).
E’ l’occasione per farsi promotori di una iniziativa che avrebbe sicuramente una eco ed una partecipazione mondiale, costringendovi anche chi, in questo momento, fa prevalere la realpolitik sui Valori umani.
A ben vedere è la stessa contrapposizione tra chi chiede il “voto utile” turandosi il naso e chi, invece, mantiene il punto dei Valori e degli Ideali.
Non è un caso che chi chiede il “voto utile” turandosi il naso non si sia pronunciato sul boicottaggio delle olimpiadi, mentre Daniela Santanchè e La Destra/Fiamma Tricolore, autentici tedofori della Fiamma della Libertà, siano schierati in prima fila per dire “no” a divenire complici delle olimpiadi della repressione.
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Non potendo mettere sul piatto miliardi propri come ha fatto Berlusconi con la cordata per Alitalia, Veltroni sposta il tiro sulle pensioni, lanciando l’aumento di 400 euro.
E così, tra riduzione delle tasse, abolizione dell’Ici, aumento delle pensioni, il carnet degli italiani si ingrossa di promesse allettanti, anche se non ci viene detto dove verranno rinvenuti i soldi per coprire i buchi che quei provvedimenti apriranno nei conti pubblici se dovessero essere trasformati in legge (ma ben pochi ci credono).
Sui temi, invece, che non costano, ma che impegnano perché caratterizzano una idealità, danno il senso dello spessore dei Valori di riferimento di un candidato e di un partito, creano una Identità, il silenzio è assordante.
Lo è quello di Berlusconi & Veltroni sulla 194, lo è, ancora una volta all’unisono, quello di Veltroni & Berlusconi sulla tragedia del Tibet e la proposta del candidato Premier de La Destra/Fiamma Tricolore, Daniela Santanchè, di promuovere il boicottaggio delle olimpiadi cinesi del 2008.
La Cina, purtroppo, è stata lasciata crescere e rafforzarsi troppo per poter pensare ad un blitz militare che liberi il Tibet e, d’altro canto, lo stesso Dalai Lama non reclama più l’indipendenza della sua nazione.
Ma per quanto la Cina possa essere cresciuta, non può impedire all’Occidente libero di proclamare il boicottaggio delle olimpiadi 2008 se non sarà accordato al Tibet uno status di autonomia e sovranità – pur se limitata – che consenta alla popolazione di riprendere, dopo 50 anni di oppressione comunista, una vita pressoché umana.
Una nazione importante come l’Italia, nel pieno della campagna elettorale, avrebbe il dovere di ascoltare e poter scegliere anche in relazione alle posizioni dei candidati premier.
Finora, però, l’unica ad essersi esposta (contro la Cina per la repressione in Tibet, così come contro l’islam per l’oppressione cui costringe le donne musulmane anche quando risiedono in Occidente) è stata Daniela Santanchè, candidato Premier de La Destra/Fiamma Tricolore.
Veltroni & Berlusconi che ambiscono a rappresentare il duopolio di riferimento in politica tacciono e il loro silenzio è imbarazzante per l’Italia, soprattutto adesso che sembra essersi appannata la tempesta ormonale che ha colpito il presidente francese Sarkozy che ha dichiarato come il boicottaggio delle olimpiadi è una possibile opzione.
Se l’Italia, se una nazione che appartiene alle 8 più industrializzate decidesse di boicottare le olimpiadi, metterebbe in serie difficoltà tutte le altre, costringendole a far prevalere le ragioni ideali rispetto a quelle commerciali.
Le motivazioni per non far celebrare i giochi olimpici a Pechino ci sono tutte e di più.
La bandiera con le cinque manette al posto dei cinque cerchi rappresenta la situazione cinese, dove ad uno sviluppo economica molto forte non corrisponde analogo sviluppo politico.
Vi ricordate quando, dopo alcuni disordini provocati a Milano dalla comunità cinese, Pechino alzò la voce con Roma ?
Perché dovremmo compiacere quegli stessi governanti comunisti, facendo celebrare le olimpiadi, senza sfruttare l’occasione per metterli sul banco degli imputati ?
Cosa penserebbero i cittadini cinesi, tenuti rigorosamente all’oscuro di quel che accade o, peggio, disinformati dal regime, se non vedessero partecipare gli atleti delle principali nazioni del mondo ?
E’ l’occasione per una azione dirompente che potrebbe cominciare a mettere in crisi il regime comunista cinese, isolandolo e rendendo manifesta la riprovazione del mondo per la repressione in atto in Tibet (e non solo).
E’ l’occasione per farsi promotori di una iniziativa che avrebbe sicuramente una eco ed una partecipazione mondiale, costringendovi anche chi, in questo momento, fa prevalere la realpolitik sui Valori umani.
A ben vedere è la stessa contrapposizione tra chi chiede il “voto utile” turandosi il naso e chi, invece, mantiene il punto dei Valori e degli Ideali.
Non è un caso che chi chiede il “voto utile” turandosi il naso non si sia pronunciato sul boicottaggio delle olimpiadi, mentre Daniela Santanchè e La Destra/Fiamma Tricolore, autentici tedofori della Fiamma della Libertà, siano schierati in prima fila per dire “no” a divenire complici delle olimpiadi della repressione.
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1 commento:
Più tempo passa e più sono convinto che, se il 13 e 14 aprile non fossi in polonia, voterei per la destra. Mi sembra l'unico partito coerente a se stesso e alla sua storia.
Veltrusconi non ce lo voglio!!!
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