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08 gennaio 2012

Una strada per Almirante

Mentre Monti, pensando di menarci per il naso raccontando la favoletta degli evasori che ci mettono le mani in tasca, umilia se stesso (e non mi interessa) e l’Italia (e questo sì che mi interessa) per raccogliere veline nel pellegrinaggio tra Bruxelles, Parigi e Berlino, invece di prendere l’unica decisione coraggiosa che dovrebbe essere assunta: lo smantellamento dell’euro ed il ritorno alle monete nazionali, apro una piccola parentesi per ricordare che Destra e sinistra esistono ancora, eccome !
In questi giorni leggiamo sul berciare a Roma dell’associazione partigiani e della sinistra in genere, contro la proposta di dedicare una strada a Giorgio Almirante, Fondatore e grande Leader del Movimento Sociale Italiano.
Giorgio Almirante merita una strada molto più dei comunisti Togliatti, Longo , Berlinguer, che ci avrebbero resi schiavi dell’Unione Sovietica.
Giorgio Almirante merita una strada molto più di “Stalingrado”, ancora ricordata almeno a Bologna, Lenin, in onore di sanguinari tiranni che hanno caratterizzato la storia recente del mondo, elevando il comunismo al rango del peggiore e più feroce sistema, con oltre cento milioni di morti, che mai l’Umanità abbia conosciuto.
Tutto questo lo sanno anche coloro che si oppongono a questo riconoscimento al Capo della Destra Italiana.
L’opposizione all’onore da rendere ad Almirante dimostra come il tanto invocato “dialogo” e superamento delle ideologie, viene inteso solo a senso unico: noi dobbiamo dimenticare, loro no.
Beh, non è così che funziona.
O il dialogo è reciproco, oppure non ha senso neppure parlarne.
Io non credo più al dialogo con la sinistra.
Ormai ho conosciuto troppi comunisti nei miei 55 anni di vita e con internet ho constatato come a sinistra il ragionamento sia un optional che non viene mai scelto.
Questo sia di insegnamento e di monito.
Insegnamento per chi si illude che a sinistra siano disponibili a mettere una pietra sopra il passato per guardare alle azioni concrete necessarie per far crescere l’Italia (e questo lo si era capito anche con lo starnazzamento provocato dalla decisione – purtroppo non confermata – del Governo Berlusconi di abolire le giornate festive il 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno).
Monito per chi, giustamente scontento (eufemismo) della scelta di Berlusconi di continuare a dare ossigeno a Monti, manifesta propositi astensionisti.
I comunisti non si asterranno.
Loro non capiscono, ma si adeguano.
Se ci asteniamocome in una vera democrazia sarebbe nostro diritto e dovere per protestare contro una scelta contraria agli interessi dei propri elettori faremmo solo un assist alla sinistra.
Cioè a chi peggiorerebbe solo la situazione con:
aumento delle tasse per continuare a spendere a favore delle clientele;
leggi di favore per le cooperative, a spese nostre;
concessione di cittadinanza e voto agli stranieri;
obblighi e sanzioni in ogni campo della vita sociale;
deriva morale sui temi etici;
asservimento completo dell’Italia ai poteri forti internazionali cui svendere la nostra terra, i nostri beni, le nostre proprietà.
Perché il peggiore dei nostri, resta comunque migliore del migliore dei loro.
E tornando al rapporto con i comunisti, il massimo che possiamo sperare è mantenere lo scontro sul piano verbale.
Finchè non matureranno.
Ma dubito che quel giorno potrà mai arrivare.

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2 commenti:

Nessie ha detto...

Io non mi asterrò ma col cavolo che darò ossigeno ai partiti che stanno sostenendo Monti.

Da evitare: PD, PDL, UDC, IDV, Terzo polo e Fli (più che mai).
Mi spiace ma non voterò chi si è fatto da parte per mandare avanti i vampiri internazionali.

Nella storia la massima responsabilità va attribuita a coloro i quali, potendolo, non si sono opposti agli accessi di follia dei detentori del potere. E tra questi ci metto anche il "tuo" PDL.

Massimo ha detto...

Ogni scelta è prematura. Se resterà l'attuale legge elettorale ci saranno più opportunità per votare la Coalizione e al suo interno il partito identitario che maggiormente rappresenta le nostre istanze. Il mio partito ideale resta quello con le radici nell'Msi, con le battaglie di oggi della Lega e con Berlusconi Leader :-)