Il comico Beppe Grillo mi piaceva.
Essendo sempre stato antisocialista, le
sue battute (che gli costarono anche l’esilio dalla rai e la
“dissociazione” di Pippo Baudo) contro i socialisti erano musica
per le mie orecchie.
Sono andato, in passato, a vedere tre
spettacoli dal vivo del comico: i primi due di comicità pura, il
terzo e ultimo troppo inquinato dai suoi atteggiamenti da santone
ecologista.
Nel tempo la prevalenza del Grillo
santone sul Grillo comico mi ha portato a distaccarmi profondamente
dalle sue “battaglie” e dalle sue iniziative.
Anche adesso Grillo, rispetto alle mie
idee, è su un altro pianeta.
Io sono per il libero mercato, sono per
il nucleare, sono per la natura al servizio dell’uomo, non per
l’annullamento dell’uomo pur di preservare la natura.
L’antiberlusconismo grillesco è
volgare quasi quanto quello di Repubblica che continua a pubblicare
intercettazioni (ottenute come ?) di colloqui privati del Leader del
Centro Destra.
Le ironie di Grillo sulla Lega
rappresentano la massificazione di una aggressione probabilmente
studiata a tavolino per tarpare leali ad un movimento che avrebbe
sventolato la bandiera della Sovranità contro il nichilismo
montiano.
Non avrei quindi mai pensato che Grillo
potesse riuscire a rendersi a me simpatico se non per qualche
isolata, estemporanea battuta che riportasse alla luce il Grillo
comico degli anni settanta e ottanta.
In una serrata sequenza Napolitano,
D’alema, Bersani, Di Pietro, Vendola sono invece riusciti
nell’impresa di farmi riabilitare Grillo.
Gli attacchi, tipici da regime
stalinista, cui hanno sottoposto il santone ex comico genovese, mi
fanno riflettere alla luce del fatto che i nemici dei miei nemici
sono miei amici … almeno temporaneamente.
Quei vecchi comunisti (a parte Di
Pietro che non si è ancora capito cosa sia, ma di diritto deve
essere ivi classificato perché – come Casini e Fini – porta
acqua al mulino della sinistra) hanno additato Grillo al pubblico
ludibrio perché sarebbe un “qualunquista”.
Però stavano ben zitti e compiaciuti
quando prendeva di mira Berlusconi, da lui definito “lo psiconano”.
Ma adesso che Grillo sta arraffando nel
loro giardino, non va più bene, è da demonizzare.
A seguire giornali e telegiornali
allineati (purtroppo anche il nuovo TG4 orfano – e si vede ! - di
Emilio Fede, ormai omologato a tutti gli altri e non più il mio
telegiornale di riferimento) pronti ad attaccare il nuovo babau
della nomenklatura e del politburo che opprime l’Italia.
Allora riabilitiamo Grillo, rivalutiamo
la sua battaglia che evidentemente non piace alla sinistra,
auspicando che possa emergere anche un Grillo politico da Destra.
Qualcuno ci prova (ad esempio
Giovanardi ridicolizzando la pretesa degli omosessuali di partecipare
ai “dividendi” dell’olocausto) ma non è abbastanza e comunque troppo circoscritto e con troppe cautele.
Ci vorrebbe un Bossi anni ottanta e
novanta, un Rick Santorum, un Nigel Farage, un Gert Wilders, un Le
Pen al ragù.
Ci vorrebbe un nuovo Berlusconi ...
Entra ne
5 commenti:
Non ricordavo del suo passato da antisocialista, non ho mai dato eccessivo peso alla sua comicità, ma ora mi piacerebbe ascoltare qualcuna di quelle performance: sarebbe musica anche per le mie di orecchie e...forse risate a crepapelle.
Per piacere non mescoliamo la m@@@a (Rick Santorum) con Farage e la Le Pen grazie. Se vuoi trovare un corrispettivo USA mettici Ron Paul, che con tutti i suoi difetti è l'unico votabile da quelle parti.
Comunque anche a me i vari Napolitano, Vendola, D'Alema stanno riuscendo nell'impresa di farmi rivalutare Beppe Grillo. Perlomeno è l'unico che dice a chiare lettere che bisogna uscire dall'Euro. Poi da qui a votarlo ne passa di acqua sotto i ponti.
Marshall. Mi ricordo un Festival di Sanremo dove fece una battuta che suonava più o meno così. Craxi e Martelli arrivano in Cina e i funzionari del partito comunista dissero orgogliosi che avevano eliminato tutti i ladri. Craxi e Martelli si guardano e si chiedono: allora non ci sono più socialisti ! Naturalmente il tutto condito con i toni e le espressioni facciali tipiche di Grillo ... e poi in altre occasioni Craxi e i socialisti furono il bersaglio dei suoi monologhi.
Johnny. Santorum, perfettamente in linea con le idee della Destra Radicale, su aborto, droga e omosessualità rappresenta ciò che Ron Paul non è (anzi, è il suo opposto).
Santorum è quello che ha votato a favore di tutti i peggiori bilanci della storia e che ha sostenuto votato a favore del WTO.
Ron Paul a favore dell'aborto mi mancava, mi risulta però che contrariamente a Santorum Ron Paul non abbia mai votato per i finanziamenti a Planned Parenthood. Informarsi sarebbe meglio, Ron Paul è anti-abortista senza se, senza ma e senza forse. E non è per il matrimonio gay, tutt'altro. Per piacere non sparare cavolate.
Quattro anni fa Ron Paul era il campione dei libertari. Mi ricordo molto bene i peana perchè era contro la pena di morte, per la liberalizzazione della droga, per il riconoscimento delle accoppiate omosessuali. Se nel frattempo ha cambiato idea non posso che rallegrarmene, anzi considerando che le sue idee in economia sono anche le mie, se lo sono diventate anche quelle sul piano etico posso ben accogliere l'invito a sostituire o, meglio, ad affiancare a Santorum anche Ron Paul. Il punto, però, è che in Italia manca un Leader che sia di riferimento per chi ha queste impostazioni. Ogni tanto esce qualche espressione politicamente scorretta da questo o quello, ma poi tutto finisce lì. Per ora ...
Posta un commento