I comunisti, nella loro orgia demagogica, hanno ormai "sbracato" con le "primarie", organizzandole per ogni elezione.
Per gonfiare il numero degli "elettori" votanti, le hanno aperte ad immigrati e sedicenni.
Ieri, proprio dal loro interno, è arrivata una denuncia (poi il tiro è stato corretto ...) circa una massiccia e organizzata presenza dei rom ai seggi per le "primarie" che dovevano designare il candidato sindaco di Roma.
Grazie ai comunisti adesso abbiamo un esempio concreto che ci dice come non debba essere concessa, con la facilità che vorrebbero gli immigrazionisti, la cittadinanza agli stranieri e, tanto meno, il voto che deve restare un diritto ed una prerogativa di chi ha la nazionalità italiana.
Ai romani scegliere se vogliono eleggere il LORO sindaco o il sindaco dei rom.
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