Questa mattina abbiamo visto come Bersani si trastulli con le sue fantasie, ma anche Alessandro Sallusti, ieri sera, non deve esserci andato piano, almeno leggendo il suo fondo odierno nel quale ipotizza che, pur di toglierselo di torno, i comunisti eleggerebbero Berlusconi al Quirinale, così possono far polpette del PdL.
Un ragionamento troppo intelligente per i compagni che non credo proprio arrivino a comprendere il "promoveatur ut amoveatur".
E se anche qualcuno dei loro, meno ottuso, riuscisse ad avere una folgorazione in merito, credo che la seppellirebbe sotto una valanga di odio personale che porta la sinistra a voler, a prescindere, distruggere Berlusconi, per cancellarne anche la memoria.
Così si terranno un Berlusconi sempre combattivo ad ogni scadenza elettorale.
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