La sostanziale parità tra tre forze politiche impone o un nuovo voto (strada maestra come quella intrapresa dalla Grecia lo scorso anno) oppure che due di tre si uniscano al governo.
Grillo non può governare.
Come a Parma, se entrasse al governo si toglierebbe la maschera e si scoprirebbe il suo bluff.
Bersani (o chi lo sostituirà) non vuole il PdL e, soprattutto, vuole eliminare dal gioco Berlusconi che, ormai è assodato, è un ostacolo insormontabile per i disegni comunisti.
Il Centro Destra sarebbe disponibile a governare con i comunisti, giocandosi una larga fetta del proprio elettorato, in cambio di un contenimento delle persecuzioni giudiziarie cui è soggetto il Cavaliere e di una politica fiscale meno invasiva nella vita e nel patrimonio dei cittadini.
E' più probabile (e dal mio punto auspicabile) un accordo tra comunisti e grillini per emanare leggi repressive della libertà personale (che sono nelle loro corde) di un governo più "tradizionale" tra Centro Destra e comunisti.
In fondo comunisti e grillini possono scambiarsi i rispettivi desiderata, molto più facilmente di quanto possa accadere tra PdL e bersaniani.
E se così accadesse, alle prossime elezioni, qualunque potrà essere il sistema elettorale, con Berlusconi candidato o con Berlusconi Martire della Libertà, il Centro Destra non avrà rivali, sia pur per governare un'Italia ormai fallita.
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