Renzi snocciola numeri come caramelle e promesse come coriandoli.
Ovunque vada porta in dono riduzioni delle tasse, agevolazioni, rimborsi.
Ci ha preso gusto a distribuire denaro non suo.
L'altro ieri, ad esempio, era alla Coldiretti, un tempo onorevole baluardo della vecchia dc anticomunista ed oggi banderuola pronta a garrire ovunque, persino al servizio del segretario del partito erede del pci, purchè prometta l'abolizione dell'imu agricola (che lui stesso aveva introdotto) e dell'irap agricola.
Non so dove vada a trovare i soldi, ma i bilanci, da quelli di un condominio a quelli di uno stato, invece di essere semplici partite su ciò che c'è in cassa e poi semplici dare e in avere, sono previsioni di incassi, contabilizzazioni di crediti che presumibilmente non saranno mai pagati e sottovalutazioni di debiti che prima o poi busseranno alla porta.
Allora le promesse e qualche elargizione mirata possono sempre risollevare le sorti elettorali di un borioso trinariciuto in progressiva crisi non di credibilità (che mai ha avuto) ma di consenso.
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