Quando Berlusconi era al governo osservatori di Pavia, radicali, comunisti neo, ex vetero, cattolici più o meno adulti e democratici, berciavano come ossessi, denunciando il "regime" e il "bavaglio".
Oggi Renzi e i suoi accoliti sono ogni giorno, ripetutamente in televisioni e sui giornali e quando si parla di un partito di opposizione se ne parla solo per irriderlo (vedi la Raggi a Roma) o per evidenziarne le divisioni interne (vedi Forza Italia tra pro e contro Parisi e la Lega della quale parlano solo per le surreali differenze tra Salvini e Maroni) nessuno dice una sola parola.
Ma chi è maggiormente imbavagliato è la Destra perchè anche la stampa una volta di Centro Destra, schieratasi dietro le parole d'ordine del "moderato" socialista Parisi, quando non occhieggia a Renzi per il voto al referendum, vede nella Lega e in Fratelli d'Italia un "pericolo", esattamente come il movimento di Grillo.
Così, parliamoci chiaro, Renzi resterà al governo anche per la prossima legislatura.
Capisco che la Meloni in questi giorni abbia una questione molto più importante (tanti auguri e consiglio non richiesto: se femmina, chiamarla Fiamma ?) e possiamo ancora aspettare il lieto evento.
Ma da ottobre, testa bassa e pedalare.
Salvini venga a Bologna, così la caciara dei comunisti gli darà qualche spazio obbligato sulla stampa e la Meloni non si faccia intervistare solo quando le penne di regime hanno bisogno di una faccia pulita e credibile per dare contro alla Raggi.
Con il vecchio Cav che ormai sembra la controfigura di Mattarella utile solo a drenare voti della Destra per puntellare il regime voluto dalle consorterie, Salvini e la Meloni dovranno mettere in campo iniziative molto forti e provocazioni altrettanto brucianti per ottenere qualche spazio sulla stampa.
Non c'è tanto tempo da perdere, se quello là dovesse vincere il referendum, sarebbe una disgrazia che ci trascineremmo anche negli anni successivi alla sua auspicabile dipartita (politica, si intende).
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