Oggi Matteo Salvini aprirà la campagna elettorale più importante nella storia dell'Emilia Romagna.
La candidatura di Lucia Borgonzoni e i flussi elettorali costanti, potrebbero, per la prima volta, liberare la mia regione da una soffocante e mefitica gestione che vede un connubio tra politica, coop, imprese e le varie articolazioni di questa porzione d'Italia.
La Borgonzoni, forse poco nota fuori Bologna, ha nel corso degli anni dimostrato di conoscere bene la realtà locale e una coerenza di impegno e attività che ne garantisce l'affidabilità.
Naturalmente la concezione malata dei cattocomunisti, porta a rendere la giornata di domani ad alta tensione.
I centri sociali e tutte le varie frattaglie di una sinistra sempre più isolata dagli elettori, ma anche dal buon senso, promettono contestazioni che, tradotte, significano blocco del traffico e qualche disordine con annesse distruzioni di beni pubblici e privati.
E' la loro concezione di democrazia.
Vorrà dire che noi risponderemo, con ancora maggiore entusiasmo, nelle urne del 26 gennaio 2020, votando Borgonzoni per un nuovo inizio anche in Emilia Romagna.
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