Se fossi un inglese non riuscirei mai a identificarmi con Kemi Badenoch, anche se dice cose, su gender, woke, femminismo, che appartengono al mio retroterra culturale.
Del resto anche la sua biografia dice che ha girovagato tra Stati Uniti, Inghilterra e Nigeria ed ha definitivamente lasciato la Nigeria perchè non vi aveva visto alcuna prospettiva.
In sostanza, l'essere inglese è stata una scelta, ma una seconda scelta.
Non vedo in lei alcuno spirito britannico, non vedo in lei scorrere la Storia, la Tradizione, l'Orgoglio di una Nazione che ha una epopea seconda solo a quella di Roma.
Quello che scrisse perfettamente Alessandro Manzoni per definire l'appartenenza alla Gente, alla Nazione Italiana, "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor", vale per qualsiasi nazione del mondo e non vedo nella Badenoch nulla di tutto ciò che ne attesti l'appartenenza alla nazione inglese.
Ai Conservatori, evidentemente, non è bastata la sanguinosa sconfitta con Sunak, ma perseverano nell'errore di farsi guidare da qualcuno estraneo alla Tradizione, invece di richiamare, con tante scuse, Boris Johnson a guidarli.
Riuscirà Nigel Farage, con il suo UK Reform Party a compiere il secondo miracolo, dopo quello di aver portato il Regno Unito fuori dall'unione europea ?
1 commento:
Oltre alle cose buone che hai detto sulla GB, va considerato anche il suo lato oscuro - quello che ci ha condotto a questo. E' la patria della City e della Grande Finanza, delle lobby e consorterie mondialiste. Per questo il laboratorio di quanto hai denunciato. Aggiungiamoci gli esperimenti Tavistock di manipolazione psico-comportamentale, già denunciati nel romanzo del grande scrittore cattolico inglese Anthony Burgess in "Arancia Meccanica", da cui il film di Kubrick. Insomma, hanno avuto tutto il tempo di preparare i loro esperimenti che stiamo vedendo in atto. Solo i patrioti inglesi possono fermarli.
Posta un commento