Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

06 ottobre 2016

E queste sarebbero risorse ?


La lettura dei giornali online dovrebbe dissuadere ogni persona di buon senso dal sostenere l'immigrazione o, meglio ancora, sensibilizzare ogni vero Italiano a difendere la nostra Sovranità, Identità e Integrità.
Non occorre molto sforzo, bastano i titoli della pagina online del Giornale alle ore 19,02 del 5 ottobre 2016.
Un cumulo di propaganda.
Intanto l'uso della parola "migranti" , frutto della neolingua boldrinesca e bergogliana.
Se facciamo la proporzione con quello che già abbiamo, si tratta di 9900 clandestini e 1100 profughi.
I primi da rispedire a casa loro.
Poi il termine "salvati".
Sì, loro, ma a tutto costo nostro, presente in denaro e futuro in termini di sicurezza.
E infatti "Ferrara, straniero picchia poliziotta. E lo liberano subito" e non solo perchè "Si difende dagli immigrati. ​Ma il giudice lo condanna per rissa" come per quel poveraccio di Fermo che ancora aspetta il "braccialetto" elettronico e intanto resta in galera.
E non possiamo neanche sperare nei nostri eletti, perchè c'è sempre qualcuno che rema contro (ed è sempre da quella parte, a sinistra) e odia gli Italiani e puntualmente "Sindaco dà le case agli italiani. La Cgil insorge: "Prima i migranti"".
Che dire ?
Solo un NO ci libererà da coloro che stanno preparando l'annientamento del Popolo Italiano.




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05 ottobre 2016

I nostri soldi prendono il volo


Le alluvionali chiacchiere di Renzi non valgono nulla.
Lui e quello che hanno messo all'economia per render conto al soviet europeo scrivono dei documenti integrativi del bilancio previsionale e vengono sistematicamente smentiti.
Nel 2016 avremmo dovuto avere un rapporto deficit /pil all'1,8 e lo avremo al 2,4 (probabilmente di più).
Nel 2017 doveva essere all'1,6 e Renzi vuole portarlo al 2,6, poi con un magheggio contabile (ma chi ha mai detto che la matematica non è un'opinione ? Lo è, eccome !) escludere alcune spese (inutili) come quelle per i clandestini e altre (doverose, forse le uniche da considerare tali) per i terremotati.
Praticamente tutti gli organismi di controllo (Banca d'Italia, uffici economici del parlamento, corte dei conti, istat) hanno, con parole curiali, definito campati in aria i conti di Renzi e Padoan.
Resta un solo dato certo: qualcuno dovrà pagare i debiti che quei due stanno facendo.
Purtroppo quel qualcuno siamo noi, cittadini e Popolo Italiano che dovremo, anche per una questione di onore, pagare i debiti contratti da chi, tra l'altro, non abbiamo mai eletto e che si regge solo grazie al tradimento di un gruppo (nutrito) di parlamentari che erano stati eletti esattamente per opporsi a quelli come Renzi.
Mentre i nostri soldi prendono il volo, quello continua a blaterare in televisione, per radio,nelle piazze, nei teatri.
Ogni parola, un euro che viene bruciato.
E quello di parole ne dice tante, ma tante !





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04 ottobre 2016

Una propaganda menzognera


Le consorterie affaristico finanziarie del soviet europeo e i loro burattini e servi sparsi ad inquinare le varie Nazioni, hanno tirato un sospiro di sollievo ed esultato perchè il referendum ungherese non ha raggiunto il quorum del 50% dei votanti necessario per impegnare il comportamento per il governo.
Tacciono invece sul 98% di "NO" agli immigrati che, calcolato sul 43% di votanti, porta ad un abbondante 42% di ungheresi che si sono scomodati per sostenere la politica antimmigrazionista di Viktor Orban.
Ricordo che, secondo la "perfetta" (copyright Renzi) legge elettorale italiana con il 42% un partito otterrebbe una comoda e ampia maggioranza assoluta al primo turno.
La realtà, depurata dalle menzogne propagandistiche, è che l'Ungheria è solo un'altra delle Nazioni europee che non ne vogliono sapere di contaminare il proprio Popolo, i propri costumi, la propria Storia e le proprie Radici con l'immissione massiccia di immigrati che arriverebbero e, come in Italia, non se ne andrebbero più.
Hanno ragione loro e torto noi o, meglio, torto i Renzi, i Bergoglio, le Boldrine, gli Alfani che ci impongono un simile snaturamento di noi stessi.
Il 98%, cui vanno aggiunti i sostenitori del partito di estrema destra Jobbik, è un risultato emblematico che potrà essere riprodotto in praticamente tutte le Nazioni del soviet europeo.
Alla faccia di Schultz e dei suoi cani da guardia che vorrebbero costringerci in una camicia di forza fatta di terrore, miseria e oppressione.
Ma se aspettiamo che, senza colpi bassi, costoro agiscano nell'interesse e rispettando la volontà dei  Popoli europei, saremmo solo degli sprovveduti.
Arriverà un giorno in cui dovremo obbligarli, anche con le cattive, a bloccare l'arrivo degli immigrati e rispedire a casa loro quelli che sono già arrivati.



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03 ottobre 2016

Il gulag renziano e il samizdat per il NO


Ieri mattina il Resto del Carlino/QN, quotidiano del gruppo Riffeser-Monti schieratissimo con la consorteria affaristico finanziaria che appoggia il soviet europeo e, quindi, Renzi e il suo sì, riportava a tutta pagina (interna, almeno un po' di pudore) che il "sì" stava recuperando grazie all'efficacia della campagna renziana.
Sfido, io, è una campagna monotematica, senza alcun contraddittorio !
A parte le sceneggiate come quella dei due tacchini dal petto gonfio di ego che si sono confrontati su La7, entrambi di sinistra, è un monologo renziano.
Radio e televisioni sembrano a reti unificate e ci fanno ascoltare solo i discorsi di Renzi, le batute di Renzi, gli attacchi di Renzi, le promesse da marinaio di Renzi, le elargizioni clientelari di Renzi.
Sembra che gli altri, da Salvini alla Meloni, da Grillo all'estrema sinistra, stiano in poltrona seduti in silenzio e non abbiano nulla da dire.
Di Grillo parlano solo in relazione a Roma, mentre di Salvini solo se gli lanciano le uova.
Sono stati costretti a parlare della Meloni perchè ha partorito e di Berlusconi per i suoi ottanta anni, dimenticandosi che, lo stesso giorno, anche il loro Bersani ne compiva sessantacinque.
Sembra che l'Italia renziana sia trasformata in un gigantesco gulag, dove sia vietato dare voce al "NO" o, comunque, a chi critica Renzi, a meno che non sia in un contesto in cui lo si possa ridicolizzare e attaccare senza possibilità di lasciargli la parola per replicare.
Allora contro il gulag fu già sperimentato con successo il samizdat, cioè la diffusione personale, capillare delle idee contrarie al regime.
Siamo arrivati a questo punto nell'Italia renziana: la propaganda per il NO lasciata al volontariato, al colloquio personale e alla sola rete.
Se vogliamo evitare che l'Italia si trasformi in un autentico gulag di sovietica memoria, non possiamo che votare NO e mandare a casa Renzi impedendogli di realizzare un sistema costituzionale e giuridico che favorisca la soppressione della libertà di opinione e della sua diffusione attraverso gli strumenti di comunicazione di massa.


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02 ottobre 2016

In memoria di Bernardo Caprotti


È di ieri la notizia della morte di Bernardo Caprotti, fondatore della Esselunga e della grande distribuzione in Italia.
Non l'ho mai conosciuto, ma non posso che apprezzarne le capacità imprenditoriali e soprattutto la lunga guerra contro il sistema delle coop rosse che è intrecciato ai favori politici delle giunte comuniste e, in genere, di sinistra.
Tutto raccontato nel pamphlet "Falce e carrello" che consiglio di acquistare e leggere se riuscite a trovarne copia.
Io sono uno di quelli che mai è andato e mai andrà a fare acquisti in una coop.
Come non pranzo da Eataly e non compro libri da Feltrinelli: cerco di non finanziare il nemico.
Non posso quindi che apprezzare e stimare chi mi ha fornito un'alternativa per gli acquisti mensili (per pane, frutta, salumi, formaggi e carne continuo a preferire gli acquisti quotidiani nelle "botteghe" del centro) in un ambiente confortevole, ricco di prodotti e con ampio parcheggio.
Soprattutto con la consapevolezza che i miei acquisti non avrebbero favorito chi considero politicamente un nemico.
Onore dunque a Bernardo Caprotti sperando che chi andrà ad ereditare la sua creatura la mantenga immune dall'inquinamento sinistro delle coop.





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01 ottobre 2016

NO all'obbligo di buonismo


Renzi e le consorterie che lo manovrano continuano a cercare di gettare fumo negli occhi degli sprovveduti (perché tutti gli altri ci vedono benissimo).
La grancassa della propaganda governativa aveva promesso rimborsi a chi ha malamente investito i suoi risparmi nelle obbligazioni delle quattro banche dell'Ave Maria.
A parte la considerazione che chi investe deve sopportare l'alea del rischio, se gli è stata proposta una obbligazione ad alto rischio chi dovrebe pagare non sono altri che quelli che l'hano proposta.
Invece Renzi ha fato mettere insieme un po' di soldi alle banche, tutte, che, oviamente, adesso se li riprendono dai loro correntisti.
La revisione della riforma Fornero pare fatta per non agevolare nessuno ( vorrei vedere in faccia chi rinuncia al 25% della pensione per andare a riposo solo tre anni prima) e sarà un fallimento come lo è stato il tfr in busta paga.
Ma intanto ha messo mano ad una definizione classista e razzista dei "lavori usuranti" come se il lavoro intellettuale non lo fosse.
E mentre noi Italiani dobbiamo arivare a 41 anni e rotti di lavoro (in aumento triennale) o a 66 e rotti di età per andare in pensione, agli immigrati viene riconosciuta la pensione dopo cinque anni se tornano a casa loro.
Ottenendo un duplice "brillante" risultato, perdere mano d'opera dopoche le aziende hanno perso tempo e soldi per addestrarla e mandare al'estero capitali.
E gli immigrati sarebbero risorse ?
Per me sono solo costi.
Renzi è così, fa il gradaso con i nostri soldi.
Ma basterà un NO il 4 dicembre per metterlo nelle condizioni di non nuocere più.



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30 settembre 2016

Donne che si vergognano di essere donne


Lo spessore dei giornalisti si vede anche come, dopo il richiamo di una come la Boldrini, hanno sistematicamente abolito il "la" davanti al cognome di una donna, di come hanno adottato la neolingua (ricordate Orwel ... ?) con sindaca, assessora e menate del genere (di nome e di fatto) proni davanti al berciare di colei che, disgraziatamente, senza alcun titolo di merito, la sinistra ha eletto presidentessa della camera bassa (mai tale come in questo caso).
Quel che stupisce è che le donne stesse si vergognano di essere donne, pretendendo l'eliminazione del bellissimo e caratterizzante "la".
Clinton ha dichiarato che ....
Clinton ?
E' tornato in auge il vecchio puttaniere ?
Ah, no, è la vecchia babbiona cerva a primavera (ma anche in estate, autunno e inverno).
E' così difficile scrivere LA Clinton ?
E la sindaca Raggi che fa ?
Fa il sindaco, ecco cosa fa !
La neolingua che censura "negro", "handicappato", "cieco" , "spazzino" e tante altre parole di uso comune, vuole anche abolire la femminilità.
Sarà per questo che hanno approvato una legge per quel capriccio che è il matrimonio tra persone dello stesso sesso ?



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29 settembre 2016

Gli 80 anni di Silvio Berlusconi


Oggi Silvio Berlusconi compie ottanta anni.
Una "bella età" si sarebbe detto una volta, quando la vita media, complici malattie e guerre,, arrivava si è no ai sessanta.
Oggi ad ottanta anni si è ancora relativamente in forma, con una inevitabile decadenza fisica ed una, più lenta decadenza mentale.
Gli ultimi 25 anni di Silvio Berlusconi sicuramente non l'hanno aiutato a stare bene, nonostante le ingenti fortune accumulate (meritatamente).
Ma ad ottanta anni e con il patrimonio che ha, Berlusconi ha potuto togliersi qualche sassolino dalle scarpe, con critiche a volte argute, a volte pesanti a chi ha conosciuto in politica.
Una politica che lo ha visto protagonista e che ancora lo vede rappresentare, almeno nell'immaginario di molti, il Centro Destra.
Ma il tempo passa e se il 1994, con la vittoria contro i comunisti di Ochetto e la sua "gioiosa macchina da guerra", il 2001 contro Rutelli e il 2008 contro Veltroni rappresentano gli apici di una attività nella quale ha subito persecuzioni e contrasti più di chiunque altro, oggi Berlusconi è, appare, un nonno felice della vita famigliare, ma ancora voglioso di dire la sua in politica.
Con troppi consiglieri fraudolenti e "moderati".
Paradossalmente la grande balla che raccontava la sinistra, quella sul "conflitto di interessi", oggi è un'arma a favore della sinistra per imbavagliare, tramite chi ora gestisce le sue aziende, il vecchio Leader al quale dobbiamo comunque essere grati, anche se in questa fase finale sta rovinando tutti i pregi di una vita.
La sua ossessione senile per i "moderati", il sospetto che continua ad aleggiare su un futuro Nazareno bis, la ostilità maggiore verso Grillo che verso Renzi, sono tutti elementi che confermano come Berlusconi dovrebbe fare il Padre Nobile e non essere attivo protagonista, non apparendo più in sintonia con il suo elettorato di sempre che, se non trova un candidato di Centro Destra, preferisce Grillo a Renzi.
Spero che Berlusconi possa godersi a lungo le fortune che ha e a me piace ricordarlo irriverente, anticomunista e con la barzellette e le uscite politicamente scorrette sulla Bindi, sulla Merkel e sugli omosessuali.



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28 settembre 2016

Il baluardo contro gli euroscettici


Sky farebbe delle trasmissioni interessanti, come quella che ha ispirato il presente commento: Sky Tg Economia delle 18,30, peccato che i giornalisti lascino sempre una lunga scia bavosa che porta ai piedi di Renzi.
Anche ieri sera un bell'argomento di economia (DEF e legge di bilancio) peccato che fosse tutto impostato ad approfittare di queste ulteriori tre settimane senza par condicio per propagandare il si al referendum.
Così le immagini subliminali che scorrevano alle spalle degli ospiti facevano vedere Renzi impegnato in comizi di propaganda con l'indicazione del sì in bella mostra.
L'unico ospite che non era apertamente schierato per Renzi, era molto cauto nell'esprimere critiche e, alla fine, ha parlato di quel che condivide di Renzi.
Fino ad arrivare ad una penna di un quotidiano di regime che ha ammonito come la vittoria del NO ci porterebbe di nuovo allo spread a 500 e 600 punti: il solito meschino ricatto che gli Inglesi hanno respinto con il referendum di giugno (e non è crollata l'Isola).
La stessa penna del quotidiano di regime aveva però in precedenza scoperchiato quel che tutti sappiamo e, cioè, che nel soviet europeo è un gioco delle parti lo scambio di critiche sulla "flessibilità", perchè tutti tifano per Renzi come balurado contro gli euroscettici.
Ed ecco la manfrina, visto che noi Italiani odiamo la Merkel più di Renzi (io no, più Renzi della Merkel ...) ecco che la cancelliera accetta gli sfruculiamenti del putto fiorentino, perchè poi, al dunque, se vincesse lo potrebbe richiamare agli ordini.
Altrettanto dicasi sulla flessibilità che sarà concessa.
Anche perchè al soviet europeo torna comodo che l'Italia si indebiti sempre più, così poi potrà imporre la sua troika senza troppe resistenze. 
E Renzi fa il loro gioco, vuole indebitarci sempre di più.
A questo punto il referendum assume una valenza che va ben oltre la necessaria bocciatura di una legge costituzionale scritta male, perchè può aiutare l'Italia a risorgere, fermando un simile "fenomeno" che ci sta precipitando nel baratro cercando di addormentare le coscienze con le sue chiacchiere alluvionali.
Basta un NO !


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27 settembre 2016

Votare è un disturbo


Il primo fu Napolitano che chiamò il Popolo a votare, per la prima volta, in inverno, a febbraio, nel 2013.
Renzi, che quando sembrava veleggiare sulla cresta dell'onda, voleva votare il 2 ottobre se non a settembre, ha scelto il 4 dicembre, la settimana, cioè, che culmina con il ponte dell'8 dicembre e l'apertura della stagione sciistica nelle principali stazioni invernali.
Meno gente vota, meglio si possono manipolare i voti, anche se diventasse un plebiscito per il "NO".
In fondo, se votasse il 50% e il 60% dicesse di no, potrebbe sempre affermare che contro di lui c'è "solo" il 30% del Popolo e che il restante 70% o è espressamente con lui, oppure è contento di quello che lui ha fatto.
Ottima scusa per rimangiarsi le promesse di dimissioni e ritorno alla vita privata (mi sa che siano come quelle di Veltroni missionario in Africa ...).
Allora cerchiamo di aumentare il voto per il NO con amici, colleghi, parenti.
Nei prossimi giorni leggeremo tante ragioni per votare una parte o l'altra, ma quelle sostanziali sono tutte per il NO.
Il senato di nominati e privilegiati della casta utile solo a perpetuare il potere dei propri simili perchè cane non mangia cane.
Il ritorno al centralismo statalista e assistenzialista con l'abbandona della (poca e male) riforma del titolo V avvenuto nel 2000.
La permanenza di senatori nominati direttamente dal presidente della repubblica.
Una confusa suddivisione per materie che non tutela affatto il ruolo del senato come camera delle autonomie e delle regioni.
Tutto il resto è noia.



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