01 ottobre 2016
NO all'obbligo di buonismo
Renzi e le consorterie che lo manovrano continuano a cercare di gettare fumo negli occhi degli sprovveduti (perché tutti gli altri ci vedono benissimo).
La grancassa della propaganda governativa aveva promesso rimborsi a chi ha malamente investito i suoi risparmi nelle obbligazioni delle quattro banche dell'Ave Maria.
A parte la considerazione che chi investe deve sopportare l'alea del rischio, se gli è stata proposta una obbligazione ad alto rischio chi dovrebe pagare non sono altri che quelli che l'hano proposta.
Invece Renzi ha fato mettere insieme un po' di soldi alle banche, tutte, che, oviamente, adesso se li riprendono dai loro correntisti.
La revisione della riforma Fornero pare fatta per non agevolare nessuno ( vorrei vedere in faccia chi rinuncia al 25% della pensione per andare a riposo solo tre anni prima) e sarà un fallimento come lo è stato il tfr in busta paga.
Ma intanto ha messo mano ad una definizione classista e razzista dei "lavori usuranti" come se il lavoro intellettuale non lo fosse.
E mentre noi Italiani dobbiamo arivare a 41 anni e rotti di lavoro (in aumento triennale) o a 66 e rotti di età per andare in pensione, agli immigrati viene riconosciuta la pensione dopo cinque anni se tornano a casa loro.
Ottenendo un duplice "brillante" risultato, perdere mano d'opera dopoche le aziende hanno perso tempo e soldi per addestrarla e mandare al'estero capitali.
E gli immigrati sarebbero risorse ?
Per me sono solo costi.
Renzi è così, fa il gradaso con i nostri soldi.
Ma basterà un NO il 4 dicembre per metterlo nelle condizioni di non nuocere più.
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