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20 febbraio 2006

La democrazia degenerata:attualità di Polibio

Polibio, 2° secolo a C., fu uno storico greco, vissuto a lungo a Roma, dopo aver fatto politica in Grecia ed esservi ritornato dopo la conquista Romana aiutando il suo paese ad adattarsi al ruolo di provincia romana.

Fu un grande ammiratore di Roma e della suo sistema politico che esaltò nelle sue “Storie”.

Ma fu anche l’autore della cosiddetta “teoria dell’anaciclosi”, cioè la teoria ciclica delle costituzioni e dei sistemi politici, con la quale ritiene che un sistema politico complesso e completo, viva come un ciclo biologico che si ripete all’infinito, alternando i vari sistemi.

Polibio divide le “costituzioni” politiche in tre positive (Monarchia, Aristocrazia e Democrazia) e tre negative (Tirannia, Oligarchia e Oclocrazia talvolta più popolarmente tradotta come Demagogia).

Secondo lo storico greco la Monarchia (positivo) al termine del suo ciclo si corrompe e diventa Tirannia (negativa).

La Tirannia viene abbattuta dall’Aristocrazia (positiva) cioè dagli uomini migliori della società che riescono a sopraffare il tiranno e che, dopo aver ben governato, vengono a loro volta corrotti dalla Oligarchia, cioè da un sistema che alimenta se stesso, senza ricambi e senza basarsi sulle qualità di chi governo.

A questo punto interviene il Popolo che rovescia gli oligarchi e instaura la Democrazia, dove le decisioni vengono prese con un sistema di bilanciamento tra esigenze vaste dell’intera comunità.

Ma anche la Democrazia è destinata a corromporsi e, per inseguire l’adesione delle masse (del volgo inteso in senso spregiativo: oclos = plebaglia) e a trasformasi in Oclocrazia (Demagogia).

L’Oclocrazia è il governo dei bassi istinti, della plebaglia, dell’ignoranza ed è destinata a far riaprire il ciclo biologico dei sitemi politici con una rinnovata Monarchia.

Se accettiamo l’insegnamento di Polibio, possiamo individuare il periodo che stiamo vivendo ?

Beh, se guardiamo alle manifestazioni di piazza, alla canea urlante che, perdendo ogni umanità assomiglia sempre più alle bestie, inneggia agli assassini di Nassirya e vediamo che, invece di reprimere con durezza simili manifestazioni, vengono richieste – e ottenute – le dimissioni di un coraggioso Ministro che ha risposto con ironia alle violenze ed al razzismo degli islamici, possiamo sicuramente inserire il periodo che viviamo in Italia nella peggiore oclocrazia.

Oclocrazia che si manifesta anche nelle dichiarazione di una persona normalmente stimabile e coraggiosa come Silvio Berlusconi che sulla questione musulmana, probabilmente per colpa di "consigliori fraudolenti", sembra aver perso la sua naturale e abituale lucidità e fermezza, per adagiarsi sulle posizioni rinunciatarie e vili di chi ha già l’habitus mentale del “dhimmi”, dello schiavo apparentemente libero.

Insomma, una concessione ad uno dei più bassi istinti umani: la paura.

Una manifestazione quindi di perfetta oclocrazia: aspettiamo, polibianamente, di risorgere con una nuova Monarchia !

2 commenti:

Le Barricate ha detto...

Ciao! Molto interessante il discorso e in questo momento credo che stiamo andando verso la demagogia.
Su Calderoli ti ho risposto nel mio blog.
Non è questione di paura, ma solo di diplomazia, indispensabile nei rapporti tra nazioni.
Mentre la Fallaci può, secondo me, dire e fare quello che pensa, con tutto il mio appoggio, un ministro non può.
Ma è solo una mia opinione, come la tua.
Ciao Monsoreau :))

Massimo ha detto...

Ho letto :-)
Credo che il punto di divisione sia dovuto al fatto che tu hai ancora speranze su una presa di coscienza civile del mondo musulmano.
Io credo che, come è sempre stato nel passato, la convivenza pacifica passi attraverso la dimostrazione, da parte nostra di una maggiore forza militare e della volontà di usarla ... all'occorrenza.