La candidatura di Francesco Caruso al parlamento nelle file della sinistra di Prodi (lista di osservanza bertinottiana), mi ha fatto venire in mente un nome dal lontano passato: Mimmo Pinto.
Un napoletano eletto in parlamento a metà degli anni settanta, nel pieno della sbornia postsessantottina e dei nostri anni di sangue, divenuto celebre per essersi posto a capo dei “disoccupati organizzati” (ma lui si è dimostrato molto organizzato ...).
Un percorso politico che parte appunto dai disoccupati, Lotta Continua (ricordate il movimento di Sofri ?) , Democrazia Proletaria (rifugio di tanti dispersi dell’estrema sinistra, a cominciare da quel Mario Capanna che sul “68” ha costruito al sua personale fortuna) ai radicali (sempre loro disposti a candidare chiunque) poi … l’ho perso di vista.
Ecco il Caruso che si candida nella coalizione di sinistra con Prodi candidato premier rappresenta ai miei occhi la reincarnazione di Mimmo Pinto.
Probabilmente Caruso ha capito che non poteva passare la vita a manifestare (prima o poi sarebbe arrivato qualcuno che gli avrebbe soffiato la "stecca" da "pazzariello") e così, invece di trovarsi un lavoro per fare una qualche esperienza, ha preferito proporsi per la camera dei deputati.
Un buon stipendio per i prossimi cinque anni, una pensione sicura, un ufficio anche quando sarà “ex”.
E, se la fortuna lo assiste, magari una brillante carriera come quella di altri suoi predecessori che, partiti dall’ultra sinistra, adesso hanno comode posizioni in politica e fuori, onorati e riveriti, soprattutto quando rievocano quegli anni "formidabili".
Ma l’Italia ha proprio bisogno di gente così ?
E con che faccia Bertinotti (che sarebbe il volto “serio” dell’opposizione !!!) candida i Caruso e i Luxuria ?
E’ proprio vero: anche i comunisti cambiano.
Peccato che mantengano i vizi del passato e perdano solo le (poche) virtù che appartenevano loro.
Un napoletano eletto in parlamento a metà degli anni settanta, nel pieno della sbornia postsessantottina e dei nostri anni di sangue, divenuto celebre per essersi posto a capo dei “disoccupati organizzati” (ma lui si è dimostrato molto organizzato ...).
Un percorso politico che parte appunto dai disoccupati, Lotta Continua (ricordate il movimento di Sofri ?) , Democrazia Proletaria (rifugio di tanti dispersi dell’estrema sinistra, a cominciare da quel Mario Capanna che sul “68” ha costruito al sua personale fortuna) ai radicali (sempre loro disposti a candidare chiunque) poi … l’ho perso di vista.
Ecco il Caruso che si candida nella coalizione di sinistra con Prodi candidato premier rappresenta ai miei occhi la reincarnazione di Mimmo Pinto.
Probabilmente Caruso ha capito che non poteva passare la vita a manifestare (prima o poi sarebbe arrivato qualcuno che gli avrebbe soffiato la "stecca" da "pazzariello") e così, invece di trovarsi un lavoro per fare una qualche esperienza, ha preferito proporsi per la camera dei deputati.
Un buon stipendio per i prossimi cinque anni, una pensione sicura, un ufficio anche quando sarà “ex”.
E, se la fortuna lo assiste, magari una brillante carriera come quella di altri suoi predecessori che, partiti dall’ultra sinistra, adesso hanno comode posizioni in politica e fuori, onorati e riveriti, soprattutto quando rievocano quegli anni "formidabili".
Ma l’Italia ha proprio bisogno di gente così ?
E con che faccia Bertinotti (che sarebbe il volto “serio” dell’opposizione !!!) candida i Caruso e i Luxuria ?
E’ proprio vero: anche i comunisti cambiano.
Peccato che mantengano i vizi del passato e perdano solo le (poche) virtù che appartenevano loro.
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