Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

22 febbraio 2006

I nuovi perseguitati

In principio fu Silvio Berlusconi.

L’accanimento nei suoi confronti ha raggiunto livelli impensabili.

Migliaia di perquisizioni, indagini, intercettazioni, processi.

Un’attività che sarebbe stata più opportunamente rivolta verso i criminali e non verso un signore di quasi 70 anni, grande imprenditore, artefice della fine del monopolio televisivo in Italia, che ha avuto il solo “torto” (per la sinistra) merito per tutti gli Italiani, di “scendere in campo” e impedire la deriva comunista del paese in un momento in cui, persino i più sciocchi, avevano capito “di che lacrime grondi e di che sangue” quella barbara, sanguinosa e infame ideologia.

Oggi possiamo allungare l’elenco dei nuovi perseguitati: per le idee che professano.

Mentre i vari “nessuno tocchi Caino” si preoccupano di non punire adeguatamente criminali efferati, anzi cercano, con la complicità degli oclocratici, di aprir loro (o a molti di loro) le porte della galera tramite amnistie, indulti e grazie, si prendono di mira scritti e opinioni per imporre una cappa di conformismo ideologico.

Vediamo così Oriana Fallaci denunciata a ripetizione per aver affermato il suo amore per l’Occidente e la Libertà e per aver individuato il grande pericolo nelle insorgenze islamiche.

Analogamente in Italia si lincia mediaticamente un Ministro, Roberto Calderoli, costringendolo alle dimissioni, per aver, ironicamente e pacificamente risposto alle violenze musulmane, con le quali gli islamici cercano di impedire il libero manifestarsi delle idee e della satira.

Ultimo episodio di questa serie, la condanna dello storico inglese David Irving e ben tre anni di carcere in Austria, per aver espresso una sua personalissima ma argomentata opinione sull’Olocausto e il regime Nazionalsocialista di Hitler.

Insomma: non si può dire/scrivere quello che si pensa, ma ci stiamo avviando verso canoni obbligatori da rispettare.

Il famigerato politicamente corretto.

Giunge quindi a proposito il “manifesto” redatto dal Presidente del Senato Marcello Pera, nel quale si invitano gli Italiani, gli Occidentali a recuperare il senso della loro/nostra esistenza, ricercandolo nelle nostre radici.

Perché si possa ancora dire/scrivere quello che si pensa senza guardie censorie che oggi hanno la barba degli imam e dei loro dhimmi e ieri erano le guardie rosse della “rivoluzione” maoista e che non sono altro che due facce della stessa medaglia di orrori e di errori.

2 commenti:

Nessie ha detto...

Ah è questo il tuo blog! Pensa che l'ho trovato per caso sul link di Lontana. Dunque, il povero Pera non ha finito di tenere il suo discorso che già i "collaborazionisti per il comunislam" hanno fatto levata di scudi ululando che così si va allo scontro. Secondo loro la nostra ambasciata in fiamme cos'è? Una carezza? Io non credo che sia solo il petrolio la causa della nostra sudditanza psicologica. Io credo che l'Ue (e dunque anche l'Italia) sia attraversata da una pericolosa e profonda crisi morale che la rende cieca, sorda e muta. La sfida è comunque duplice perché non solo dobbiamo combattere i nemici esterni, ma anche quelli interni a noi.

Massimo ha detto...

Benvenuta, Nessie !
Sì, questo è il mio blog (aperto alla collaborazione degli amici come puoi vedere dai post che ogni tanto scrive Starsandbars).
E il mio luogo di libertà ... dal politicamente corretto ... ;-)