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05 luglio 2011

Alfano e il partito degli onesti

Ritorno brevemente sulla nomina di Angelino Alfano a Segretario Politico del Pdl, il maggior partito italiano.
Ho avuto modo di leggere il suo discorso.
Mi sembrava di leggere le bellissime parole di cui erano infarciti i discorsi dei politici della prima repubblica.
Laureati in lettere e giurisprudenza, i vari Rumor, Fanfani, Moro, riuscivano ad esprimere alti concetti e disegnare il mondo perfetto.
Rumor e Fanfani, soprattutto, erano ottimi oratori, non come Almirante che come oratore stracciava tutti, ma si ascoltavano con piacere.
Diversamente da Malagodi, lo storico segretario del Pli il cui eloquio era sintetico ed aspro ... ma molto concreto.
Il punto centrale del discorso di Alfano, dopo gli inchini e i doverosi riconoscimenti a Berlusconi e a tutti i maggiorenti del partito (molto doroteo in questo ...) è stato sul tipo di partito che si prepara a disegnare.
Riconoscendo a Berlusconi di essere un perseguitato, Alfano ha detto che però non tutti sono perseguitati e che vuole un partito degli onesti.
Ma per fare cosa ?
Per realizzare altre manovre come quella da gabelliere di Tremonti ?
Allora, grazie tante, bastano dei funzionari a stipendio fisso.
A me interessa poco il "partito degli onesti", a me interesserebbe di più un "partito dei capaci", capaci di ridurre le tasse e di fronteggiare le pressioni della "Spectre" internazionale che vuole dettare legge in Italia.
Certo, capaci e onesti sarebbe il binomio perfetto, ma poichè si sa che la perfezione non è di questo mondo, preferisco i capaci e basta, purchè facciano guadagnare anche me, con meno tasse, meno divieti e meno invadenza dello stato e delle sue leggi nella mia vita quotidiana.
Alfano, se vuole essere vero leader, deve proporre degli obiettivi solidi e concreti.
Il primo riguarda l'imposizione fiscale che deve diminuire, anche a costo di tagliare la spesa pubblica con la sciabola.
Il secondo deve essere indirizzato a bloccare l'immigrazione, salvaguardando l'Identità locale e nazionale e, quindi, la priorità dovuta ai cittadini di nazionalità italiana.
Il terzo a far sì che ognuno paghi le sue spese con i propri mezzi e non sottraendo risorse ad altri.
Il quarto per riprendere indipendenza e sovranità in politica estera ed economica.
Il quinto a far rispettare la Sovranità Popolare rispetto ad ogni eventuale sofismo giuridico al quale siamo tutti portati dal bizantisimo congenito della nostra terra (soprattutto di alcune regioni ...).
Sono cinque punti fondamentali sui quali si misurerà la capacità di un amministratore di gratificare i propri elettori e cittadini.
Se poi sarà anche onesto, allora avremo raggiunto la perfezione.
Ma prima di tutto occorre un sogno, tanti traguardi concreti per raggiungerlo e un partito di capaci come mezzo per arrivarci.

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2 commenti:

Angelo D'Amore ha detto...

angelino, un porta borse nominato dal suo padrone segretario, all'unanimita', da una platea intrisa di servilismo strisciante.
http://nonsolonapoli.blogspot.com/2011/07/onesti-disonesti-e-perseguitati.html

Massimo ha detto...

Mi sembra un pregiudizio.