Invece di ricompattarsi per preparare le elezioni del 2013, la Maggioranza di Centro Destra sembra sfaldarsi con la Lega che cerca di smarcarsi.
Intendiamoci, la Lega ha tutte le ragioni per contestare il decreto rifiuti per Napoli imposto da Napolitano.
Abbiamo già dato per Napoli, adesso tocca ai napoletani arrangiarsi e, se ci riescono, trovare adeguati accordi con le altre regioni in attesa di rendersi autonomi con loro termovalorizzatori, inceneritori e discariche (per chi crede che ci riescano …).
Sull’arresto del deputato Papa ha ragione Bossi: niente manette senza processo e condanna definitiva (un principio che dovrebbe valere sempre, salvo casi eccezionali quando ci si trova di fronte a terroristi o assassini seriali).
Purtroppo è molto più facile, rispetto alla linea della saggezza e del buon senso di Bossi, quella della pancia che sembra attribuibile a Maroni.
Ma, soprattutto, la Lega ha sbagliato i tempi per distinguersi dal Pdl.
Il momento giusto era in occasione della sinistra manovra socialista di Tremonti.
La Lega avrebbe dovuto opporsi, a costo di votare la sfiducia al Governo, alla parte della manovra che prevede l’incremento delle tasse.
Adesso il voto contrario, indebolire il Governo, infliggere l’ennesima coltellata alle spalle di Berlusconi, rappresenta solo una meschinità inutile e controproducente per tutti.
Non che il Pdl sia maggiormente in sintonia con le mie posizioni, visto l’atteggiamento della Prestigiacomo e degli altri della “Lega del sud”, ma almeno … finchè c’è Berlusconi, c’è speranza.
Nel momento in cui scrivo non posso sapere quale sarà l’esito finale che, personalmente, auspico con la bocciatura del decreto rifiuti e con il “no” all’arresto di Papa.
Non capisco cosa venga in tasca alla Lega da una rottura con il Pdl.
Senza il Pdl perderebbe nel 2015 i governatori di Piemonte e Veneto e consegnerebbe al pci/pds/ds/pd il governo della Nazione.
Cioè consegnerebbe al partito più statalista, assistenzialista e centralista che ci sia il potere di mandare all’aria quel poco di Federalismo che ha ottenuto.
Peggio ancora consegnerebbe la maggioranza del parlamento ad una coalizione che fa dei capricci, delle pretese irricevibili, altrettanti “diritti” e “conquiste”, portando la Nazione alla deriva anche morale.
Senza considerare l’invasione degli immigrati cui verrebbe fatto saltare ogni tappo fino ad arrivare alla concessione di cittadinanza e voto.
Invece mantenersi saldi nell’alleanza con il Pdl e con Berlusconi consentirà, nei due anni che mancano al termine della legislatura, di correggere gli errori compiuti con la sinistra manovra socialista di Tremonti e presentarsi agli elettori per un rinnovato patto che porti alla rivoluzione liberale in economia e alla conservazione della Tradizione e dei Valori morali della nostra Nazione.
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2 commenti:
A proposito di tempi , nella primavera del 2013, ci toccherà andare a votare in successione, mentre c’è da eleggere il Presidente della Repubblica, per il Parlamento europeo, per quello italiano e per governi locali di primo piano, come Roma ad esempio.
Questa è l achiave principale di quello che sta accadendo e deve ancora accadere.
http://demata.wordpress.com/2011/07/21/brandelli-di-governo/
Maroni è il nuovo FINI della Lega e se continua su questa strada, prima o poi la trascinerà verso il suo completo disfacimento.
In primis a Varese è amico dei sinistri (lui è un ex sessantottino che suonava in una rock band)e del segretario Pd varesino Daniele Marantelli.
2) La faccenda degli sbarchi dei tunisini l'ha gestita da cani.
3)si è vantato della sua amicizia con Saviano e della sua lotta contro la Mafia, come se per un uomo del Nord fosse la lotta più importante. Caso mai un federalista conseguente, dovrebbe preoccuparsi dell'infiltrazione della Mafia al Nord.
4) Ieri durante la votazione si è rifiutato di sedere nell'emiciclo del governo, andandosi a sedere coi deputati leghisti, cosa grave per un ministro del'Interno. Ergo, ne vedremo ancora delle belle: dopo Fini, avremo Marron Glacé in salsa finiota.
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