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23 dicembre 2012

La fine del Monti che si loda e si imbroda


Venerdì 21 dicembre 2012 aspettavamo la fine del mondo prevista erroneamente dai Maya ( del resto se avessero azzeccato la fine del mondo sarebbero anche riusciti a sconfiggere chi, invece, li annientò) e invece abbiamo avuto la fine del Monti.
Ho brindato.
Non è mai troppo tardi per ravvedersi e Berlusconi ha saputo farlo.
Monti non doveva neppure vedere la luce e Berlusconi non avrebbe mai dovuto dimettersi e ancor meno appoggiare il gauleiter della Merkel.
Purtroppo cosa fatta, capo ha, il "figliol prodigo" (del consenso elettorale ricevuto) è tornato in grande spolvero e dicendo quel che esattamente voglio sentirgli dire e adesso guardiamo avanti, al prossimo appuntamento elettorale con schieramenti ancora non ben chiariti.
Poche parole per i comunisti che hanno messo assieme la solita coalizione estremista e ideologica che potrà vincere solo con le divisioni del Centro Destra.
Il programma comunista, per ammissione dello stesso candidato premier Bersani, è fondato su:
patrimoniale e tasse
“matrimonio” degli omosessuali
cittadinanza e voto per gli immigrati.
Qualunque persona di buon senso voterebbe per qualsiasi alternativa fosse proposta rispetto a tali aberrazioni che non possono certo creare benessere, ricchezza, sicurezza e libertà, anzi ne sono la negazione perché sono il presupposto per la miseria (morale e materiale).
Il Centro Destra si sta assestando con uno “spacchettamento” guidato e già ha visto la luce un partito di Destra, guidato da La Russa, Crosetto e Meloni che spero avrà modo di unire le forze con La Destra di Storace.
A destra da osservare quel che faranno Forza Nuova e la neonata Alba Dorata che, anche qui, dovrebbero unire le forze per dare alla Naziona anche una opzione di Destra estrema.
Purtroppo la Lega, anche a causa delle fisime personalistiche di un Albertini rancoroso che continuando sulla strada intrapresa si assumerebbe una grave responsabilità che lo condannerebbe alla damnatio memoriae, si mette di traverso contro una nuova candidatura di Silvio Berlusconi e con tal atteggiamento rischia di regalare non solo il governo centrale, ma anche quello di Lombardia, Piemonte e Veneto ai comunisti.
Incerta la posizione dei cosiddetti “filomontiani” del PdL, generali spesso senza truppe (l’unico che potrebbe averne è Alemanno ormai partito per un viaggio che lo porta sulle stesse orme di Fini) che aspettano che  Monti decida cosa fare.
Una incertezza che tiene sulla corda Casini, Montezemolo, Fini, Pisanu e tutti gli altri residuati della prima repubblica, degni di un posto  più che al parlamento, negli scantinati di Madame Tussaud .
E qui occorre soffermarsi sulla conferenza stampa di Monti che ne ha svelato la bassezza e lo squallore.
Un attacco a senso unico contro Berlusconi, senza contraddittorio, utilizzando una occasione istituzionale per esporre considerazioni di parte, faziose e fondamentalmente contrarie agli interessi dell’Italia e degli Italiani.
Monti infatti ha esposto, nella sua immensa presunzione, una sorta di “decalogo” che rappresenta essenzialmente la fine della Libertà, Indipendenza e Sovranità dell’Italia e degli Italiani che, nei progetti montani dovrebbero continuare a mettere mano al portafogli, farsi espropriare la casa il tutto ridendo e ringraziando come servi della Germania e di una unione europea sempre più sovietica e sempre meno liberale.
Monti sicuramente ha una pessima opinione degli Italiani, considerandoci degli allocchi, degni solo di essere asserviti ad un potentato estero, come quando, divisa in tanti staterelli, chi voleva emergere si appoggiava alle baionette straniere.
Monti non ha però sciolto la “riserva” e questa è un'ulteriore conferma dello scarso spessore umano e politico di un soggetto che si muove solo sul sicuro tanto da nascondersi sempre dietro qualche potente (organizzazione come la Bildernergo la Goldman o persona come la Merkel), non rinunciando, sempre facendo “onore” a tale suo animo spregevole, ad un vergognoso attacco a Berlusconi, nel modo più infimo, curiale e infido possa esserci.
Ma torniamo alla coalizione seria, quella di Centro Destra che deve vedere alleati il PdL, la Lega, Fratelli d’Italia, La Destra, perché solo così può ancora impedire la deriva marxista della nazione, fondata sulla triade tasse-omosessuali-immigrazionismo ed ormai evidentemente complice con Monti e i centrini.
Berlusconi, in meno di un mese, è riuscito a mettere all’angolo Monti, strappandogli la maschera “super partes” , obbligandolo a mostrarsi per quell'essere infimo e menagramo che è, oltre a rivitalizzare il partito, un po’ come fece durante la campagna elettorale del 2006.
Le idee espresse da Berlusconi restano le migliori: basta tasse, abrogazione per sempre di qualsiasi tassazione sulla casa, riforma costituzionale e della giustizia.
Se avrà i numeri potrà riuscirci, almeno in parte, almeno sul versante tasse che Monti ci ha portato al più alto livello del mondo, assieme ad un debito ed una spesa pubblica in aumento, una disoccupazione da record, una povertà in costante crescita e un totale asservimento all’unione sovietica europea e, in particolare, alla Merkel.
Ci credo che abbia buona stampa all’estero, ben lieti di un'Italia prona e serva,  visto che Monti e solo Monti ha ridotto l’Italia al livello di uno stuoino internazionale come dimostra il caso dei nostri Marò sequestrati da uno stato canaglia al quale si è pure versata una cauzione di quasi un milione di euro per comprare due settimane di “licenza”.
Comunque la si pensi, sotto Berlusconi si stava meglio:
meno tasse,
più soldi nelle nostre tasche,
più occupazione,
meno debito e spesa pubblica,
più ricchezza
più fiducia nel futuro
più ottimismo
più influenti nel mondo anche scontando la ovvia ostilità di Francia e Germania, che è invece un viatico di Sovranità e Indipendenza, ma potendo capeggiare una larga coalizione di stati che non vogliono un’europa germanocentrica.
Comunque la si pensi, ancora una volta la proposta più credibile e sana è quella di Berlusconi.
Mi auguro che anche personaggi stizzosi e fondamentalmente dannosi con il loro comportamento come Albertini e Maroni se ne facciano una ragione e ne accettino la strategia.
Nell’interesse della Nazione e di tutti gli Italiani.

Buon Natale.



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1 commento:

Nessie ha detto...

Il senso della conferenza stampa di Monti è chiaro: dopo di me, sono gli altri partiti politici che si dovranno adeguarsi all'Agenda ERGA OMNES.

Quanto a lui, è in attesa che dalle urne, saltino fuori maggioranze elettorali risicate e posticce, per succedere a se stesso. Quando certa gentaglia parla, è più importante quello che non dice, di quel che dice.

Buon Natale.