Venerdì 21 dicembre 2012 aspettavamo
la fine del mondo prevista erroneamente dai Maya ( del resto se
avessero azzeccato la fine del mondo sarebbero anche riusciti a
sconfiggere chi, invece, li annientò) e invece abbiamo avuto la fine
del Monti.
Ho brindato.
Non è mai troppo tardi per ravvedersi
e Berlusconi ha saputo farlo.
Monti non doveva neppure vedere la luce
e Berlusconi non avrebbe mai dovuto dimettersi e ancor meno
appoggiare il gauleiter della Merkel.
Purtroppo cosa fatta, capo ha, il "figliol prodigo" (del consenso elettorale ricevuto) è tornato in grande spolvero e dicendo quel che
esattamente voglio sentirgli dire e adesso guardiamo avanti, al
prossimo appuntamento elettorale con schieramenti ancora non ben
chiariti.
Poche parole per i comunisti che hanno
messo assieme la solita coalizione estremista e ideologica che potrà
vincere solo con le divisioni del Centro Destra.
Il programma comunista, per ammissione
dello stesso candidato premier Bersani, è fondato su:
patrimoniale e tasse
“matrimonio” degli omosessuali
cittadinanza e voto per gli immigrati.
Qualunque persona di buon senso
voterebbe per qualsiasi alternativa fosse proposta rispetto a tali
aberrazioni che non possono certo creare benessere, ricchezza,
sicurezza e libertà, anzi ne sono la negazione perché sono il
presupposto per la miseria (morale e materiale).
Il Centro Destra si sta assestando con
uno “spacchettamento” guidato e già ha visto la luce un partito
di Destra, guidato da La Russa, Crosetto e Meloni che spero avrà
modo di unire le forze con La Destra di Storace.
A destra da osservare quel che faranno
Forza Nuova e la neonata Alba Dorata che, anche qui, dovrebbero unire
le forze per dare alla Naziona anche una opzione di Destra estrema.
Purtroppo la Lega, anche a causa delle
fisime personalistiche di un Albertini rancoroso che continuando sulla strada
intrapresa si assumerebbe una grave responsabilità che lo
condannerebbe alla damnatio memoriae, si mette di traverso contro una
nuova candidatura di Silvio Berlusconi e con tal atteggiamento
rischia di regalare non solo il governo centrale, ma anche quello di
Lombardia, Piemonte e Veneto ai comunisti.
Incerta la posizione dei cosiddetti
“filomontiani” del PdL, generali spesso senza truppe (l’unico
che potrebbe averne è Alemanno ormai partito per un viaggio che lo
porta sulle stesse orme di Fini) che aspettano che Monti decida cosa fare.
Una incertezza che tiene sulla corda
Casini, Montezemolo, Fini, Pisanu e tutti gli altri residuati della
prima repubblica, degni di un posto più che al parlamento, negli scantinati di Madame Tussaud .
E qui occorre soffermarsi sulla
conferenza stampa di Monti che ne ha svelato la bassezza e lo
squallore.
Un attacco a senso unico contro
Berlusconi, senza contraddittorio, utilizzando una occasione
istituzionale per esporre considerazioni di parte, faziose e
fondamentalmente contrarie agli interessi dell’Italia e degli
Italiani.
Monti infatti ha esposto, nella sua
immensa presunzione, una sorta di “decalogo” che rappresenta
essenzialmente la fine della Libertà, Indipendenza e Sovranità
dell’Italia e degli Italiani che, nei progetti montani dovrebbero
continuare a mettere mano al portafogli, farsi espropriare la casa il
tutto ridendo e ringraziando come servi della Germania e di una
unione europea sempre più sovietica e sempre meno liberale.
Monti sicuramente ha una pessima opinione degli Italiani, considerandoci degli allocchi, degni solo di
essere asserviti ad un potentato estero, come quando, divisa in tanti
staterelli, chi voleva emergere si appoggiava alle baionette
straniere.
Monti non ha però sciolto la “riserva”
e questa è un'ulteriore conferma dello scarso spessore umano e
politico di un soggetto che si muove solo sul sicuro tanto da nascondersi sempre dietro qualche potente (organizzazione come la Bildernergo la Goldman o persona come la Merkel), non
rinunciando, sempre facendo “onore” a tale suo animo spregevole,
ad un vergognoso attacco a Berlusconi, nel modo più infimo, curiale
e infido possa esserci.
Ma torniamo alla coalizione seria,
quella di Centro Destra che deve vedere alleati il PdL, la Lega,
Fratelli d’Italia, La Destra, perché solo così può ancora
impedire la deriva marxista della nazione, fondata sulla triade
tasse-omosessuali-immigrazionismo ed ormai evidentemente complice con
Monti e i centrini.
Berlusconi, in meno di un mese, è
riuscito a mettere all’angolo Monti, strappandogli la maschera
“super partes” , obbligandolo a mostrarsi per quell'essere infimo e menagramo che è, oltre a rivitalizzare il partito, un po’ come fece
durante la campagna elettorale del 2006.
Le idee espresse da Berlusconi restano le migliori:
basta tasse, abrogazione per sempre di qualsiasi tassazione sulla
casa, riforma costituzionale e della giustizia.
Se avrà i numeri potrà riuscirci,
almeno in parte, almeno sul versante tasse che Monti ci ha portato al
più alto livello del mondo, assieme ad un debito ed una spesa
pubblica in aumento, una disoccupazione da record, una povertà in
costante crescita e un totale asservimento all’unione sovietica
europea e, in particolare, alla Merkel.
Ci credo che abbia buona stampa
all’estero, ben lieti di un'Italia prona e serva, visto che Monti e solo Monti ha ridotto l’Italia al livello di uno
stuoino internazionale come dimostra il caso dei nostri Marò
sequestrati da uno stato canaglia al quale si è pure versata una
cauzione di quasi un milione di euro per comprare due settimane di
“licenza”.
Comunque la si pensi, sotto Berlusconi
si stava meglio:
meno tasse,
più soldi nelle nostre tasche,
più occupazione,
meno debito e spesa pubblica,
più ricchezza
più fiducia nel futuro
più ottimismo
più influenti nel mondo anche
scontando la ovvia ostilità di Francia e Germania, che è invece un viatico di Sovranità e Indipendenza, ma potendo
capeggiare una larga coalizione di stati che non vogliono un’europa
germanocentrica.
Comunque la si pensi, ancora una volta
la proposta più credibile e sana è quella di Berlusconi.
Mi auguro che anche personaggi stizzosi
e fondamentalmente dannosi con il loro comportamento come Albertini e
Maroni se ne facciano una ragione e ne accettino la strategia.
Nell’interesse della Nazione e di
tutti gli Italiani.
Natale.
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1 commento:
Il senso della conferenza stampa di Monti è chiaro: dopo di me, sono gli altri partiti politici che si dovranno adeguarsi all'Agenda ERGA OMNES.
Quanto a lui, è in attesa che dalle urne, saltino fuori maggioranze elettorali risicate e posticce, per succedere a se stesso. Quando certa gentaglia parla, è più importante quello che non dice, di quel che dice.
Buon Natale.
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