Il dado è tratto.
Il PdL comincia a mostrare con i fatti la sua contrarietà verso la politica disastrosa di Monti che, in un anno, ci ha spinto nel baratro dal quale il Governo Berlusconi ci aveva tenuto fuori.
Adesso l'imperativo è di stringersi attorno al candidato Premier Silvio Berlusconi, per un'ultima, grande battaglia di Libertà contro i comunisti e i loro servili caudatari.
E', forse, l'ultima occasione per marcare anche la nostra indipendenza e sovranità nei confronti delle consorterie finanziarie internazionali che hanno manifestato la loro sfiducia verso Bersani e la loro paura del ritorno del Cavaliere ricominciando con le speculazioni contro l'Italia.
Il Centro Destra, da Storace a Maroni, può farcela, come nel 1994 e come nel 2006 (una rimonta fermata solo dai dubbi sugli scrutini ma che, comunque, impedì a Prodi di fare troppi danni) e, tutto sommato, anche come nel 1996, quando solo le nostre divisioni consentirono ai comunisti di accedere al governo con tutte le nefaste conseguenze che ne seguirono per le nostre tasche e la nostra libertà personale.
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