Riprendendo, ad una sola settimana di distanza, il discorso sulle date simbolo, arriviamo ad un'altra ricorrenza che una volta, quando l'Italia era uno Stato con la "esse" maiuscola, veniva celebrata con la dovuta solennità, partecipazione e senza mistificarne il ricordo.
Il 4 novembre è l'anniversario della Vittoria, l'unica grande vittoria militare dell'Italia post unitaria.
Non l'unica vittoria militare perchè, sia pur in guerre di dimensioni ridotte e circoscritte, l'Italia conquistò sul campo le proprie colonie, dalla Libia alla Somanlia all'Etiopia, ma la Grande Guerra per la durata, l'impegno, i sacrifici, supera le altre pur meritorie imprese belliche di un'Italia che, oggi, sguazza (il termine è voluto) nel celebrare la propria sconfitta nella seconda guerra mondiale.
Il 4 novembre, oggi, non è più giornata festiva ed è stato trasformato in una giornata delle Forze Armate, riconoscimento assolutamente meritato, ma che svilisce il ricordo della grande impresa delle nostre Forze Armate nel 1915-1918.
Quando ero bambino la televisione, nello spazio dedicato ai ragazzi, trasmetteva sempre qualche sceneggiato patriottico.
Oggi il patriottismo è solo verbale e verboso dei vari Mattarella, Renzi e compagni che, nei fatti, poi tradiscono ogni loro parola usando malamente le nostre Forze Armate e Forze dell'Ordine per importare clandestini, dare loro vitto, alloggio e cure a scapito degli Italiani che vengono poi perseguitati se reagiscono alle azioni criminali provocate da questo abnorme e anomalo affollamento sulla nostra terra.
Il 4 novembre invece dovrebbe rappresentare ed essere celebrato come il simbolo di una Italia Libera, Sovrana, Indipendente, Identitaria e il 4 novembre dovrebbe essere la Festa degli Italiani, quelli tali per sangue non dei cosiddetti "nuovo italiani" che portano usi, tradizioni, costumi, storia e sangue ben differente dai nostri.
"Una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor" tale è l'Italia del 4 novembre, la mia Italia, l'Italia che amo e non c'è spazio per i clandestini.
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