La manifestazione di domani a Bologna può segnare una importante svolta nella politica come nel 1993 quando, proprio a Bologna, in un supermercato, Berlusconi, dichiarandosi a favore di Fini nello scontro con Rutelli per la poltrona di sindaco di Roma, mise la prima pietra non tanto del suo impegno in politica, quanto del recupero utile dei voti dell'Msi e della creazione del Centro Destra.
O come nel 2007 quando Berlusconi, con il discorso del predellino, pose le basi per il trionfo elettorale dell'anno successivo, inficiato dai tanti tradimenti eterodiretti.
Domani Berlusconi si presterà anche a condividere in parità il palco con Salvini e Giorgia Meloni e per la prima volta in venti anni non sarà lui il primus inter pares.
Un primo passo verso una nuova leadership del Centro Destra che, però, vedrà il Cav sempre come Padre Nobile purchè non si lasci irretire dai "moderati" che anche in questa occasione, come scrivono i giornali, hanno cercato di indurlo a non venire a Bologna.
Il Cav, invece, ha dimostrato, con la sua dichiarazione, di essere ancora lucido e presente, comprendendo appieno che il Popolo di Centro Destra vuole i tre partiti uniti e che le tesi esposte da Salvini e dalla Meloni sono le più gradite.
Se qualcuno (Romani ? Brunetta ? la Gelmini ? la Carfagna ?) ha altre idee, si accomodi sul barcone dei migranti di Verdini, Alfano e Fitto e speri nell'accoglienza del pci/pds/ds/pd (e voglio vedere come farà Renzi a distribuire poltrone e strapuntini a tutti) perchè noi di tradimenti dopo il voto, ne abbiamo avuti già abbastanza.
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