Dagli ottanta euro elettorali (molto più oneroso delle scarpe di Lauro) ai centocinquanta milioni annui promessi per trasformare l'area dell'Expo in un polo di non si capisce quale confusa "eccellenza".
Passando attraverso l'assunzione di docenti e miliardi spesi per i clandestini.
E, ancora, leggi di spese improduttive come quelle sullo ius soli e sulle unioni omosessuali con conseguenti pensioni reversibili e assistenza sanitaria.
Insomma sembra che Renzi stampi moneta in proprio, tanta ne distribuisce in base alle sue esigenze.
Peccato che, ad esempio Lauro, le scarpe le comprasse con i soldi suoi, mentre Renzi usa i soldi nostri, quelli delle tasse.
Il debito pubblico aumenta e solo alchimie contabili, che di imperio escludono voci dal bilancio in rosso, riescono a far rispettare le regole, come proclama ai quattro venti.
I nostri figli ringrazieranno chi ha consentito al pallonaro fiorentino di sperperare il loro futuro.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento