Ho letto che il figlio del Commissario Calabresi, assassinato da alcuni elementi di Lotta Continua sotto la responsabilità di Adriano Sofri condannato, nonostante ben otto tentativi sotto forma di reiterati processi, di garantirgli l'impunità che comunque ha conseguito essendo, da oltre dieci anni, scarcerato per una grave malattia che, tuttavia, non gli impedisce di ridere, andare a vedere le partite di calcio, scherzare, mangiare, in una parola di VIVERE come invece non è stato permesso al Commissario Calabresi, il cui figlio, dicevo, dirigerà il quotidiano della sinistra snob, Repubblica.
Il quotidiano dove, fino al suo arrivo, ha scritto proprio quell'Adriano Sofri condannato per l'assassinio di suo padre.
A me farebbe schifo prestare la mia opera per chi avesse dato sostegno e credibilità a chi fosse stato condannato per l'assassinio di mio padre.
Evidentemente il giovane Calabresi non la pensa così.
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