I quotidiani di regime insistono nel cercare di proiettare una immagine del Centro Destra diviso, riportando spezzoni di frasi attribuite a questo o quello e riferite al leader del partito vicino.
Questo dimostra quanto temano una reale, ritrovata unità tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia che, avendo ciascuno una sua peculiarità e sensibilità, fanno bene a restare divisi come organizzazione partitica per dare identità alla propria gente, ma hanno l'obbligo, nei confronti di tutti e ciascuno dei loro elettori e simpatizzanti, di presentarsi uniti alle elezioni.
Con una lista sola là dove vige il premio alla "lista" vincente o apparentati quando ciò è possibile dalla legge elettorale, ma sempre con un candidato, a Palazzo Chigi o sindaco o governatore, unico.
La base dei militanti, degli elettori non chiede molto, anche perchè la nostra base si preoccupa di poter svolgere senza disturbi la propria professione e godere in sicurezza dei propri bene frutto del proprio lavoro.
Noi chiediamo quindi che le parole pronunciate sul palco in piazza a Bologna, siano tradotte da tre partiti che facciano fronte comune per la loro realizzazione.
Non ci vuole molto, basta buon senso e la giusta scelta delle candidature per evitare i tradimenti che nel 2008 e in questa legislatura hanno e stanno compromettendo la capacità del Centro Destra di opporsi all'inviato pro tempore (ieri Monti e Letta, oggi Renzi) delle consorterie finanziarie internazionali.
Ricordando sempre che il nemico è la sinistra, non il nostro vicino della Lega, di Forza Italia o di Fratelli d'Italia.
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