Mattarella ha graziato due dei cinque anni cui è stato condannato un cittadino onesto che ha sparato contro dei rapinatori, abbattendone uno, che prima gli erano entrati in casa e poi cercavano di rubargli la macchina.
Da perfetto democristiano, invece di scrivere la parola fine, tombale, su ogni pena nei suoi confronti, ha preferito togliere due soli anni di pena, accompagnando il tutto con una nota in cui negava qualsivoglia intento politico.
Male, molto male.
A parte il fatto che, tolti due anni su cinque, non è neanche una grazia a metà, è proprio il dato politico che conta.
Con gli atteggiamenti pilateschi di Mattarella e i silenzi inusuali di Renzi, il gioco volge a favore dei rapinatori e si avallano i magistrati a continuare nel perseguitare chi si difende.
Magistrati dei quali la stampa dovrebbe mettere in piazza fotografie e nomi per sapere chi è che si lascerebbe rapinare senza reagire.
La questione è tutta politica e mi auguro che il Centro Destra sappia centrare una parte importante delle sue prossime campagne proprio sullo slogan lanciato dalla Meloni: la difesa è sempre legittima, per arrivare alla totale depenalizzazione di qualsiasi reazione da parte dei cittadini aggrediti per strada o nella loro stessa casa.
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