Facendosi scudo della presenza di Mattarella al Quirinale, sono principalmente le toghe rosse a disporre di uno strumento utile a ritardare l'azione di Governo.
E' però da vedere se il loro comportamento, al di là di un momentaneo rallentamento di tali politiche, possa conseguire lo scopo di spostare consensi a favore dei partiti di loro gradimento.
C'è da dubitarne e qualche segnale inequivocabile arriva dalle reazioni di due personaggi pubblici di sinistra come Alba Parietti e Dietlinde Gruber dopo che sono state colpite direttamente da atti criminali, la prima subendo il furto delle ruote dell'automobile e la seconda del borsello.
Forse non sarebbe un errore revocare la scorta ai magistrati così che, anche loro, debbano confrontarsi direttamente con la criminalità, senza farsi scudo dietro agenti di Polizia, pagati da noi che, purtroppo, siamo a rischio di subire furti, scippi e rapine senza scudi protettivi e, al contrario, siamo perseguitati se abbiamo l'opportunità di reagire.
Del resto i magistrati hanno remunerazioni stratosferiche con le quali potrebbero pagarsi privatamente le loro guardie del corpo.
I magistrati hanno due paggetti che portano anche loro acqua al mulino cattocomunista indipendentemente dal reale interesse degli Italiani: sindacati e "professionisti dell'informazione".
I primi, ormai ridotti alle sole cgil e uil, silenti durante tutto il periodo in cui i lavoratori erano vessati ed espulsi dal lavoro, privati dello stipendio a seguito dei provvedimenti di un governo di sinistra e che, ancora oggi, non reagiscono alla macelleria sociale e produttiva degli eredi Fiat, proclamano scioperi prima ancora di conoscere i contenuti di un provvedimento e sbragano chiedendo che questo Governo metta sul piatto tutto quello che non hanno chiesto in undici anni di governi loro affini.
Poi ci sono le penne rosse, che non sono quelle che troviamo a tavola condite con pomodoro e magari peperoncino, ma sono gli autoproclamati "professionisti dell'informazione": ne azzeccassero una !
Dalla Liguria agli Stati Uniti tutte le loro previsioni e le loro sponsorizzazioni si sono rivelate frutto esclusivo delle loro speranze malriposte e di una visione dell'Italia, distorta dalla loro ideologia.
Ma anche loro portano il loro secchiello d'acqua al mulino delle palle al piede dell'Italia.
Pensate come sarebbe bella, forte, ricca, un'Italia senza le toghe e le penne rosse e con sindacati che svolgessero il loro compito contrattuale e non tracimassero in ruoli che competono solo ed esclusivamente ai partiti, al parlamento, agli eletti dal Popolo, cui appartiene la Sovranità.
E se il Popolo dà mandato ad un Governo di fermare i clandestini, non ci sono sentenze che tengano: i clandestini vanno fermati.
Con l'espulsione, contenendoli in strutture all'estero, con il respingimento attivo, sia in terra che in mare, da parte delle Forze Armate preposte alla difesa dei Confini della Patria.
1 commento:
...e poi si offendono pure se Salvini (imitando il Berlusca), li chiama "comunisti". E sempre Salvini usa il termine, senz'altro poco ministeriale, ma efficace di "zecche rosse". La zecca è un parassita che vive succhiando il sangue del cane, del gatto e delle pecore. E i soldi succhiati qua e là in giro (parlo pure della stampa finanziata con ns. denaro), sono un po' il nostro sangue.
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