Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 febbraio 2019

Non dimentichiamo


Fiume, Istria, Dalmazia.
Nomi di Terre Italiane provvisoriamente sotto amministrazione slovena e croata.
Terre che evocano il vero volto del comunismo, quello feroce ed assassino che si riassume nel vocabolo "Foibe" divenuto il simbolo della peggior abiezione umana.
Migliaia (da nove mila secondo chi cerca di sminuire la portata dell'evento a venticinquemila) di Italiani furono trucidati dalle truppe comuniste di Tito a cavallo della fine della seconda guerra mondiale.
Decine di migliaia furono costretti a riparare entro i confini della Madre Patria per sfuggire ai massacri, accolti con amore dai loro Fratelli Italiani, tranne quelli di osservanza comunista che allora, come oggi, preferiscono lo straniero alla solidarietà verso i propri Connazionali.
Il 10 febbraio, come ogni anno dal 2004, vengono ricordati i nostri Connazionali caduti per mano comunista,
E il Giorno del Ricordo si perpetua negli animi dei Patrioti, nonostante il ripugnante tentativo negazionista (ovviamente di quella sinistra che non prova neppure un minimo di vergogna e rimorsi di coscienza) che vorrebbe cancellarlo dalla Storia o manipolarne il significato e la portata.



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09 febbraio 2019

Finalmente l'Italia è tornata


Ci voleva un governo tra due forze politiche naturalmente antitetiche per far tornare l'Italia ad un ruolo degno del suo passato e della sua Storia.
Lo scontro in atto con Parigi, deflagrato per il comportamento isterico di Macron che ha richiamato l'ambasciatore, si rifiuta di onorare l'accordo per raccogliere i clandestini della Sea Watch e medita di sfilare Air France da Alitalia (e non sarebbe un male !) restituisce Dignità e Indipendenza alla nostra Nazione.
Scopre anche il sottilissimo velo di ipocrisia che ha sempre nascosto (male, per chi sapeva guardare) il ripugnante comportamento degli euro cattocomunisti che si sono schierati non con il Governo Italiano (e loro sarebbero pur sempre italiani !), ma con il presidente straniero, dimostrandosi solo dei sudditi senza spina dorsale, ma soprattutto senza senso della Patria.
Le dichiarazioni di Martina, Fassino, con le loro richieste perentorie di accucciarsi davanti allo spocchioso presidente francese, attribuendo la responsabilità alle polemiche di Salvini e Di Maio, gridano vendetta.
Una vendetta che nei loro confronti dovrà passare dalle urne, mentre nei confronti di Macron dovrà essere economica, boicottando tutti i prodotti francesi, di ogni genere.




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08 febbraio 2019

Avremmo dovuto richiamare noi l'ambasciatore a Parigi


L'erede di Vercingetorige (ma loro preferiscono una storia taroccata con i fumetti di Asterix) ha richiamato l'ambasciatore a Roma per protesta contro quelle che lui chiama le interferenze negli affari interni della Francia.
Proprio lui (loro, i francesi) che non perde occasione per mettere il becco (e non solo) negli affari interni altrui, dalla Libia al Venezuela e anche in Italia, dove si è permesso di giudicare la politica immigratoria del nuovo Governo, con la pretesa che l'Italia continui ad essere la discarica dei clandestini in arrivo dall'Africa.
Avremmo dovuto, dopo le esternazioni di Micron sulla chiusura dei porti e la politica di Salvini, richiamare noi l'ambasciatore da Parigi.
E, adesso, nessuno venga a dire che dobbiamo fare la Tav per avere collegamenti più veloci con la Francia.
E nessuno venga a dire che l'Europa è una unione giustificata da comuni valori.
I francesi devono smetterla con la loro ingiustificata boria ed arroganza, ne abbiamo le scatole piene.
Che il loro ambasciatore resti pure a Parigi e che il nostro rientri subito a Roma.



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07 febbraio 2019

Opposizione stordita dal successo di quota cento


Con "quota cento" il Governo ha inflitto la prima picconata alla Fornero e, nel medesimo provvedimento, sin troppo sottovalutata, c'è la seconda picconata: il blocco della pensione anticipata a 42 (41 per le donne) anni e dieci mesi, senza ulteriori aumenti derivanti dall'aspettativa di vita.
Un successo di Popolo, contro l'avidità di ottusi burocrati che hanno in testa solo i numeri del bilancio e, però, sperperano a mani basse 80 euro di qua, altri 80 di là, quando torna loro comodo.
Lo stordimento dell'opposizione e della stampa che la sorregge è evidente.
Un giorno affermano che il provvedimento è insostenibile, costa troppo.
Il giorno dopo invece dicono che il provvedimento comporta un taglio dal 20 al 35% della pensione per chi vi aderisce.
Allora delle due l'una: o costa troppo allo stato, oppure, tagliando la pensione, lo stato risparmia.
E ancora affermano che è un provvedimento per il Nord, poi esce un dato sulle prime domande e si scopre che il 42% è al sud.
In realtà sono tutte balle.
Il provvedimento (che è solo una prima picconata alla Fornero, ne dovranno arrivare altre e più pesanti !) è una opportunità per i cittadini, per consentire un maggior godimento del proprio benessere, è un atto di giustizia vera, perchè chi ha lavorato per quaranta anni, ha già lavorato abbastanza e spetta a lui e a lui solo decidere se continuare o godersi il frutto di quanto prodotto.
Perchè non è vero che sia un costo per lo stato e non è vero che ci sia un taglio alla pensione.
Poichè, ormai, i lavoratori stanno avviandosi verso il contributivo integrale, la pensione è il corrispettivo di tutto quello che un lavoratore ha accantonato, senza alcuna regalia e senza sottrarre nulla a nessuno.
E la conferma l'abbiamo dalla favola del "taglio" che non c'è, perchè il presunto taglio è solo la logica conseguenza dell'andare in pensione prima della vecchiaia, quindi con meno anni di contributi: se uno versa per meno anni, percepisce di meno proprio perchè non toglie niente a nessuno, ma usa il suo accantonamento.
E, ancora una volta, si tratta di una libera scelta dell'individuo che, non più oppresso da una feroce legislazione di uno stato invasivo e tiranno, decide se preferisce liberarsi prima dal lavoro, ma con una pensione più bassa oppure continuare per qualche altro anno per avere una pensione più alta.
Libertà.
Ma è qualcosa che gli euro cattocomunisti non possono capire.




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06 febbraio 2019

Camomille per Juncker e Mattarella


L'unione sovietica europea è in ebollizione.
Più si avvicinano le elezioni di maggio, più i partiti nazionalisti vengono accreditati di buoni sondaggi, più il sinedrio globalista si preoccupa e mostra il suo viso feroce, chiamando a raccolta tutti i propri adepti.
Così si intima ad un Governo e ad uno Stato Sovrano di procedere con la costruzione di un 'alta velocità che non si capisce quale utilità possa avere.
Ma con una faccia di bronzo senza limite minacciano di chiedere indietro i contributi "europei" dimenticandosi che quelli sono tutti soldi nostri, degli Italiani, perchè l'Italia contribuisce (contribuiva, mi piacerebbe scrivere ...) al bilancio dell'unione sovietica molto più di quanto da essa riceve e sicuramente più di quel paio di miliardi che vorrebbero estorcerci di nuovo.
E mentre l'Italia continua a bloccare l'unanimità sul Venezuela, ecco che arriva colui che dovrebbe rappresentare l'Unità della Nazione, difendendone la Sovranità e l'Indipendenza che, invece di fare scudo al Governo legittimo nelle sue legittime decisioni, lo sollecita ad adeguarsi alle posizioni degli altri stati europei.
Eppure dov'era Mattarella quando c'era da abbattere un tiranno, Saddam, ben peggiore e più pericoloso per noi di Maduro ?
Il suo partito marciava per le strade dietro l' arcobaleno dei pacifinti.
E che dire della brillante operazione che, distruggendo un Gheddafi ormai domo e allineato, ha scoperchiato quel vaso di Pandora che è la Libia ?
Meglio restare neutrali
Perchè la scelta non è tra Maduro e Guaidò, ma la scelta è tra affermare la propria Sovranità e Indipendenza oppure inginocchiarsi da sudditi alla sovranità limitata di brezneviana memoria, rispolverata da Juncker, Macron e compagni nel nome della "unione sovietica europea".



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05 febbraio 2019

Perchè i magistrati possono e i poliziotti no ?


Leggo titoloni perchè due poliziotti in divisa si sono fermati, ad Ascoli, al banchetto della Lega per firmare a favore del Ministro Salvini sul caso della Diciotti.
Interrogazioni e persino una indagine interna aperta dalla locale Questura.
I toni della sinistra sono indignati, ma altrettanto indignati non si sono mostrati quando sessanta magistrati di Bologna hanno sottoscritto un documento contrario alle politiche migratorie del Governo (che sono poi quelle richieste dal Popolo).
E allora mi domando: perchè i magistrati possono manifestare il loro pensiero politico, firmando manifesti e i poliziotti devono "obbedir tacendo" e non possono neppure firmare un documento di solidarietà al Ministro degli Interni ?




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04 febbraio 2019

Perchè solo Maduro e non anche Micron ?

Ho già espresso ieri la condivisione della scelta del Governo di far mancare l'unanimità alla delibera europea contro Maduro, perchè è bene che Bruxelles si renda conto che non siamo più disponibili ad alzare la mano a comando.
Il sinedrio affaristico finanziario globalista che vuole sostituire Maduro in Venezuela è lo stesso che nel 2011 volle insediare il suo uomo di fiducia, Monti, al posto del Premier eletto dagli Italiani, Berlusconi.
Ma è anche lo stesso sinedrio che nulla dice contro Macron e, anzi, lo sostiene contro le manifestazioni dei gilet gialli che nulla hanno da invidiare alle manifestazioni dell'opposizione venezuelana contro Maduro.
Perchè ?
Non vorrei che l'interferenza dei globalisti contro i Popoli che esprimono leaders non in linea con i loro interessi, si ispiri a Franklin Delano Roosevelt che ebbe a definire il dittatore del Nicaragua Somoza "un figlio di puttana, ma è il NOSTRO figlio di puttana".
Allora si spiegherebbe perchè nel 2011 decisero di liquidare Berlusconi alla faccia del voto popolare, nel 2019 vogliono liquidare frettolosamente Maduro avendo già individuato il Monti venezuelano, ma si guardano bene dal chiedere le dimissioni di Macron che usa la forza contro i gilet gialli solo un po' meno di Maduro, ma certamente molto più di quanto (non) fece mai Berlusconi e con un consenso popolare sicuramente inferiore ad ambedue.




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03 febbraio 2019

Un avvertimento agli gnomi di Bruxelles e Francoforte


Al di là della situazione del Venezuela (che non conosco, anche perchè non mi fido delle cronache a senso unico della comunicazione ufficiale) plaudo alla scelta del Governo di far venir meno l'unanimità sul riconoscimento del non eletto Guaidò, impedendo quindi una posizione europea comune.
Guaidò si è autoproclamato presidente e l'appoggio ottenuto dai circoli finanziari e politici globalisti (purtroppo anche da Trump che in questa occasione si è uniformato al politicamente corretto) mi ricorda tanto le modalità eterodirette con le quali Berlusconi fu rimosso nel novembre 2011 e sostituito da Monti, beniamino di quegli stessi poteri che oggi sostengono Guaidò.
Ma soprattutto, il voto contro dell'Italia, impedendo la necessaria unanimità, ha rassegnato agli gnomi di Bruxelles e di Francoforte un messaggio molto forte.
Perchè il Venezuela è lontano e ininfluente per i nostri interessi, ma la decisione sul bilancio coinvolgerà necessariamente tutti gli organismi europei che opprimono i Popoli e le Nazioni d'Europa e le possibilità di spese di quel sinedrio di privilegiati.
Non è quindi scontato il voto dell'Italia e questo potrà fare coppia con un futuro europarlamento dove i nazionalisti avranno sicuramente molto più peso di quanto non ne abbiano oggi.
Il voto contro dell'Italia sul Venezuela è un' ulteriore picconata contro un'unione fondata sugli affari, la moneta, i finanzieri, sacrificando il benessere e la libertà dei cittadini europei.



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02 febbraio 2019

A cosa servirebbe la Tav ?


Pur confermando la mia stima e fiducia in Salvini (e non ho dubbi che voterò Lega anche alle europee di maggio) mi domando il perchè si rischi di far traballare il Governo sulla Tav.
A cosa serve la Tav ?
Ad esportare meglio i nostri prodotti ?
No, perchè con le frontiere che abbiamo, possiamo spedirli ovunque in Europa.
Serve ad ottenere più investimenti ?
Ma se uno vuole investire in Italia vi provvede con o senza Tav, perchè deve solo spostare dei capitali.

Serve a importare prodotti stranieri ?
Non mi sembra un grande beneficio.

In realtà mi convinco sempre più che la Tav serva a spendere tanti soldi nostri per pompare denaro in alcune imprese non in grado di cavarsela sul Mercato e, peggio ancora, sia un favore alla Francia per consentirle di farci concorrenza spedendo rapidamente le sue merci, attraverso l'Italia, sui mercati dell'Est.
Benefici per noi, non ne vedo.
Allora, sulla Tav, preferirei aspettare.
Intanto si converta il decreto con quota cento e reddito di cittadinanza, poi si approvi una bella legge contro i delinquenti e che apra la possibilità per i cittadini onesti di difendersi senza poi essere perseguitati.
Si continui, senza timori, a bloccare ogni tentativo di riprendere lo scarico di clandestini a casa nostra.
E non dimentichiamoci della flat tax, che dovrà essere estesa a tutti, dopo l'avvio per gli autonomi del 2019.
Insomma, il Governo ha ancora tanti obiettivi più rilevanti per noi Italiani di una rotaia veloce i cui benefici sono tutti da capire.




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01 febbraio 2019

Perchè Salvini non deve andare sotto processo


Nonostante la richiesta di archiviazione della procura, il tribunale dei Ministri di Catania ha chiesto l'autorizzazione a processare Salvini.
Un errore.
Non è vero, infatti, come sostengono, interessati, gli euro cattocomunisti in apnea da sondaggi, che "non ci si difende dai processi, ma nei processi".
O, meglio, è vero se qualcuno venisse accusato di un reato: omicidio, furto, rapina, scippo, insomma di quelle odiose manifestazioni di criminalità cui lo stato non oppone abbastanza contrasto e che, forse, non danno tanto lustro ai magistrati che devono procedere con l'accusa e giudicare.
Vuoi mettere un bel processo politico, per affermare una tesi ideologica come quella del diritto allo sbarco di chiunque si affacci alle nostre coste ?
Ecco la differenza.
Vogliono processare Salvini perchè ha messo in pratica il mandato popolare ricevuto nelle urne e confermato da tutti i sondaggi: basta immigrati.
Ma processarlo significa processare la Maggioranza degli Italiani e il sistema democratico che sul principio di maggioranza è fondato.
Lo stesso Movimento Cinque Stelle non farebbe alcuna abiura al suo giustizialismo, perchè Salvini non è accusato di un reato (non è accusato di un reato vero, perchè il "sequestro di persona" è la classica foglia di fico posta lì per giustificare la richiesta di processo) ma di aver eseguito il mandato popolare con il consenso del Governo votato dalla Maggioranza parlamentare.
Quindi Salvini non deve essere processato per difendere la democrazia da un tentativo di superare, attraverso la via giudiziaria, il voto popolare.
Chi è favorevole all'invasione dei clandestini deve solo presentarsi alle elezioni con la sua faccia, dire quello che propone e vedremo quanti voti otterrà.
L'unico giudice naturale per Salvini sul caso Diciotti è il Popolo Italiano con il suo voto alle elezioni.




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