Il mese di settembre ha
numerosi richiami per la memoria della recente storia nazionale e
internazionale.
Nessuno potrà mai
dimenticare dove era e cosa faceva l’11 settembre 2001, quando due
aerei dirottati da due gruppi di assassini musulmani furono lanciati
contro le Torri Gemelle di New York, un terzo contro il Pentagono ed
un quarto, grazie all’eroismo dei passeggeri, fu fatto schiantare
al suolo non raggiungendo il bersaglio che era la Casa Bianca.
I musulmani hanno pagato
duramente quel gesto di follia criminale di alcuni di loro, anche se
l’Occidente ha pagato il suo tributo di sangue alla propria Libertà
e Sicurezza.
Sicuramente quello sarà
l’11 settembre che conserveremo nel cuore e ci darà la forza per
contrastare l’invasione strisciante che stiamo subendo in Italia e
in europa.
Dell’8 settembre
abbiamo già parlato e non merita di soffermarsi oltre, mentre
ugualmente un accenno merita quel “settembre nero”, nome
dell’organizzazione terrorista palestinese che organizzò
l’assassinio degli atleti Israeliani alle Olimpiadi di Monaco 1972
(era settembre anche allora) e che mutuava il suo nome dal tentativo
di Re Hussein di Giordania di ripristinare l’autorità statale su
tutto il territorio del Regno, una parte del quale occupato dai
profughi palestinesi che si dedicavano ad atti di violenza e lo
usavano come base per i loro attentati contro Israele.
Ma oggi credo che stampa e
televisione, a fianco dell’attentato di New York, ricorderanno l’11
settembre 1973, anche perché sono quaranta anni e sono certo che
manipoleranno la Storia.
Allora, in Cile, un
pronunciamento delle Forze Armate, sollecitato da un voto
parlamentare e certificato dalla corte suprema, destituì il
presidente socialista Salvador Allende che fu sostituito da una
Giunta composta dai Comandanti in Capo delle Forze Armate e guidata
dal Comandante dell’Esercito Generale Augusto Pinochet.
Fu internazionalmente
considerato un “colpo di stato”, ma evitando la deriva marxista
del Cile, pose le basi per l’attuale stato di salute di quella
lontana nazione.
Sono convinto che
qualcuno, oggi, scriverà di “sogno” di Allende, ma io ricordo
bene le corrispondenze di Giancarlo Zanfrognini, giornalista de Il
Resto del Carlino, che parlavano di un Cile, sotto Allende, in preda
al caos, alla violenza perpetrata dagli sgherri del regime addestrati
e armati dalla Cuba comunista di Castro.
Ricordo la descrizione
dello sciopero dei minatori e dei camionisti.
Ricordo i resoconti di un
Parlamento a maggioranza non comunista, esautorato da Allende,
Altamirano e dall’allaenza tra i socialisti e la mir (movimiento de
la izquierda revolucionaria, cioè estremisti comunisti dediti alla
violenza).
Questo post vuole quindi essere una bottiglia lanciata nel mare delle informazioni, per non dimenticare la realtà, per consentire una visione alternativa alla manipolatrice propaganda marxista che ha fatto di Allende un eroe.
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2 commenti:
Sull'11/9 americano. Non credo che il popolo americano avrà voglia di partecipare ad una guerra come quella in Siria, dalla parte di quei jihadisti che hanno provocato (secondo la versione ufficiale) tanta catastrofe e lutti nelle loro famiglie. Credo che alla Casa Bianca, dovrebbero mettersi d'accordo innanzitutto con se stessi!
Condivido. Obama è peggio di Carter. Ma essendo negro non si può esprimere altro che ammirazione nei suoi confronti. Come con la Chienge che spara cavolate da mattina a sera ma è coccolata dalla stampa politica o come Balotelli che ha sbagliato quattro goal fatti, ma tutti ricordano il rigore (!) realizzato.
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