Una piccola azienda in provincia di Bologna, la Tracmec di Mordano, di proprietà di una multinazionale tedesca, ha avviato le procedure di licenziamento per i 45 dipendenti, volendo trasferire la produzione in Cina.
Ecco due esempi, freschi di giornata, che dimostrano quanto sia necessaria (pur se tardiva: ma la colpa non è sua, bensì di chi brigò nel 2020 per Biden presidente) l'azione del Presidente Trump di isolare la Cina, premiando chi agisce di conseguenza e punendo chi invece continua a fornire assist ai cinesi.
Come la multinazionale tedesca.
In un Mercato Libero, entrambe le operazioni sarebbero legittime, ma quello attuale, dopo che Clinton fece l'enorme corbelleria di ammettere senza condizioni la Cina nell'organizzazione mondiale del commercio, è un mercato drogato e inquinato dal dumping salariale, di sicurezza e di controlli sulla qualità dei materiali e dei prodotti attuato dalla Cina comunista.
La Bialetti è stata comprata dai cinesi in assenza di imprenditori italiani, tutti accucciati a chiedere contributi, rottamazioni, agevolazioni statali, per poi giocarseli sulla ruota della finanza invece di esercitare l'impresa di rischio che competerebbe al loro ruolo.
Ma i cinesi hanno potuto comprarla perchè, negli anni, hanno accumulato fondi vendendo merci prodotte con il dumping salariale.
Ancora più evidente è la scelta della multinazionale tedesca sulla aziendina bolognese, con la motivazione esplicita di voler spostare la produzione dove la mano d'opera costa di meno.
Non è giusto allora "punire" quella multinazionale tedesca, imponendo un dazio su tutte le merci in entrata se prodotte fuori dall'Occidente ?
Questo potrebbe essere il punto di caduta di un buon compromesso tra Stati Uniti e le Nazioni europee, anche perchè sarebbe nell'interesse di tutte le parti e potrebbe anche ricevere l'adesione di altre nazioni che, nel mondo, sanno benissimo quanto sia pericoloso l'espansionismo cinese.
Con buona pace di tutti i neomaoisti italiani ed europei che venderebbero la loro patria pur di essere i primi a sottomettersi al regime di Pechino.
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