Probabilmente anche i siti di scommesse staranno raccogliendo le giocate su questo o quello e, del resto, i misteri vaticani hanno sempre solleticato la fantasia.
Da Dan Brown fino a Robert Harris il cui romanzo, intitolato appunto "Conclave" ho visto tornare prepotentemente tra i più venduti, sia per la concomitanza con il prossimo conclave, sia per l'uscita del film che, se ho letto bene, al momento è trasmesso a pagamento su Sky prima fila, ma che dovrebbe essere trasmesso da Sky per tutti gli abbonati cinema in parallelo all'apertura del vero conclave.
Probabilmente il romanzo è meglio della realtà che ha e seguirà riti lenti e inesorabili.
Del resto la chiesa non sarebbe sopravvissuta a duemila anni di Storia, con tutti i cambiamenti che ci sono stati, se non avesse seguito canoni ben precisi, ma altrettanto elastici per potersi adattare, come l'acqua, a qualsiasi forma esterna.
I credenti pensano che sia lo Spirito Santo ad illuminare i cardinali per l'apposizione del voto nella scelta del successore di Pietro, ma Papa Benedetto XVI, da fine e arguto teologo quale era, dichiarò che "Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata. Ci sono troppi esempi di Papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto".
E' abbastanza divertente notare come, dopo secoli passati ad affermare una via spirituale al papato, si sia tornati alle sfere di influenza geopolitiche, con espressi tentativi di mettere il proprio cappello sul prossimo pontefice da parte dei capi delle nazioni più importanti.
Passata la sbornia dei funerali, dove "nihil nisi bonum" poteva essere detto del defunto, l'oblio si stenderà sul passato per tirare per la giacchetta il futuro papa.
Che, nella tradizione della chiesa, si occuperà principalmente di conservare il ruolo della chiesa stessa, adattandola ai cambiamenti, alle rivoluzioni, alle restaurazioni.
Come tutti ho in mente un papa ideale, che però non ha un nome non conoscendo i candidati e, soprattutto, consapevole che una volta eletto, uno possa manifestarsi diverso da quello che sembrava fosse.
Poichè ritengo che la religione debba essere funzionale all'interesse e al benessere del popolo che la segue, non posso che auspicare che lo Spirito Santo, questa volta senza distrazioni, illumini i cardinali per nominare qualcuno che abbia cuore l'Italia e Roma di cui il papa, in fondo, è vescovo ed è pontefice proprio perchè vescovo di Roma, capitale d'Italia.
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