Su invito di Azione Universitaria tramite il nostro Gianmario Mariniello , anche Starsandbars ed io siamo stati in Versilia al convegno di formazione dei giovani di AN il 19 e 20 luglio, dove abbiamo anche incontrato altri bloggers a partire dal Sindaco, Krillix , Starsailor , Freedomland , Il Megafono , Ultima Thule e mi scuso se ho dimenticato qualcuno.
Ma che ci fanno due vecchietti (come ci ha simpaticamente definiti un’amica di sinistra che a volte commenta in questo blog) ad un convegno di Giovani ?
Beh, abbiamo portato la nostra esperienza vissuta, abbiamo avuto interessanti scambi di opinioni a 360 gradi e siamo tornati con grande fiducia in quei giovani che rappresentano il futuro del Centro Destra in Italia.
Una fiducia che si estende automaticamente alle sorti future, anche di medio termine, della politica italiana.
Abbiamo conosciuto un leader dei giovani, Giovanni Donzelli, degno erede di una tradizione di tutto rispetto che ha anche sintetizzato, con una frase, quello che da sempre sosteniamo: sì al Centro Destra, centrodestra, centro-destra o, se preferite, chiamiamolo anche “Pippo”, cioè a quel progetto che porta alla unità di tutta l’area moderata della nazione, purchè sia ben chiaro che noi ci siamo, rispettando gli altri, da Destra, con la nostra Storia, la nostra Identità, i nostri Valori, quindi pretendendo altrettanto rispetto e pari dignità per quello che siamo.
Magari ho un po’ allargato la frase, ma la sostanza è quella ed è stata confermata già nella serata del 19 in un vivace dibattito in cui i ragazzi di AG hanno partecipato senza timori reverenziali davanti a parlamentari e dirigenti.
Una Destra che può e deve stare all’interno di una aggregazione più ampia (Centro Destra) da Destra e non, come suggerirebbe un peraltro valente giornalista come Giordano Bruno Guerri ne Il Giornale del 20 luglio, snaturandosi fino confondersi con una rosa nel pugno che non appartiene alla nostra Storia.
Abbiamo conosciuto altri dirigenti giovanili, a cominciare da Luigi Di Gennaro che, in assenza (obbligata per motivi di studio e anche questo la dice lunga sulla serietà e maturità di questi giovani) di Mariniello, si è fatto carico di organizzare la nostra presenza.
Una fiducia che, per quanto mi riguarda, aumenta perché ho constatato che i giovani di AG hanno superato l’approccio della “bella sconfitta”, ancorato a schemi mentali figli di un determinato periodo storico e adesso, quel che un noto esponente della cultura di Destra (di cui non faccio il nome non sapendo se gradirebbe, ma sappia che gli riconosco l’originalità della battuta) ha definito “il braccino compulsivo” per indicare una gestualità fine a se stessa e svuotata da significati “alti”, appartiene per intero alla sinistra con i suoi comportamenti “politically correct”, le sue frasi fatte, il suo terzomondismo da operetta, la sua liturgia fatta di slogan e manifestazioni con tanto di coreografia, appunto, da “braccino compulsivo” (e anche da “ugola compulsiva”).
Ho visto giovani concreti e interessati.
Capaci e riflessivi.
Allora, direte, solo un quadro idilliaco ?
Alcuni aspetti critici li ho evidenziati, ma, se permettete, sono oggetto di una segnalazione riservata come è giusto che sia, perché solo in questo modo si può, più facilmente, riflettere senza porre l’interlocutore in una posizione di arroccamento e, quindi, migliorare anche quelle situazioni, peraltro marginali.
Quel che conta è che dalla Versilia, arriva una iniezione di fiducia per il futuro del Centro Destra che può contare su una generazione di donne e uomini che stanno crescendo bene, con Valori saldi e senza rinunciare alla propria Storia e Identità pur restando con i piedi ben piantati nella realtà odierna.
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Ma che ci fanno due vecchietti (come ci ha simpaticamente definiti un’amica di sinistra che a volte commenta in questo blog) ad un convegno di Giovani ?
Beh, abbiamo portato la nostra esperienza vissuta, abbiamo avuto interessanti scambi di opinioni a 360 gradi e siamo tornati con grande fiducia in quei giovani che rappresentano il futuro del Centro Destra in Italia.
Una fiducia che si estende automaticamente alle sorti future, anche di medio termine, della politica italiana.
Abbiamo conosciuto un leader dei giovani, Giovanni Donzelli, degno erede di una tradizione di tutto rispetto che ha anche sintetizzato, con una frase, quello che da sempre sosteniamo: sì al Centro Destra, centrodestra, centro-destra o, se preferite, chiamiamolo anche “Pippo”, cioè a quel progetto che porta alla unità di tutta l’area moderata della nazione, purchè sia ben chiaro che noi ci siamo, rispettando gli altri, da Destra, con la nostra Storia, la nostra Identità, i nostri Valori, quindi pretendendo altrettanto rispetto e pari dignità per quello che siamo.
Magari ho un po’ allargato la frase, ma la sostanza è quella ed è stata confermata già nella serata del 19 in un vivace dibattito in cui i ragazzi di AG hanno partecipato senza timori reverenziali davanti a parlamentari e dirigenti.
Una Destra che può e deve stare all’interno di una aggregazione più ampia (Centro Destra) da Destra e non, come suggerirebbe un peraltro valente giornalista come Giordano Bruno Guerri ne Il Giornale del 20 luglio, snaturandosi fino confondersi con una rosa nel pugno che non appartiene alla nostra Storia.
Abbiamo conosciuto altri dirigenti giovanili, a cominciare da Luigi Di Gennaro che, in assenza (obbligata per motivi di studio e anche questo la dice lunga sulla serietà e maturità di questi giovani) di Mariniello, si è fatto carico di organizzare la nostra presenza.
Una fiducia che, per quanto mi riguarda, aumenta perché ho constatato che i giovani di AG hanno superato l’approccio della “bella sconfitta”, ancorato a schemi mentali figli di un determinato periodo storico e adesso, quel che un noto esponente della cultura di Destra (di cui non faccio il nome non sapendo se gradirebbe, ma sappia che gli riconosco l’originalità della battuta) ha definito “il braccino compulsivo” per indicare una gestualità fine a se stessa e svuotata da significati “alti”, appartiene per intero alla sinistra con i suoi comportamenti “politically correct”, le sue frasi fatte, il suo terzomondismo da operetta, la sua liturgia fatta di slogan e manifestazioni con tanto di coreografia, appunto, da “braccino compulsivo” (e anche da “ugola compulsiva”).
Ho visto giovani concreti e interessati.
Capaci e riflessivi.
Allora, direte, solo un quadro idilliaco ?
Alcuni aspetti critici li ho evidenziati, ma, se permettete, sono oggetto di una segnalazione riservata come è giusto che sia, perché solo in questo modo si può, più facilmente, riflettere senza porre l’interlocutore in una posizione di arroccamento e, quindi, migliorare anche quelle situazioni, peraltro marginali.
Quel che conta è che dalla Versilia, arriva una iniezione di fiducia per il futuro del Centro Destra che può contare su una generazione di donne e uomini che stanno crescendo bene, con Valori saldi e senza rinunciare alla propria Storia e Identità pur restando con i piedi ben piantati nella realtà odierna.
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6 commenti:
Allora Fini non dovrebbe avere vita lunga da segretario:è ora di cambiare.
Sono convinto che un Berlusconi in mezzo a quei ragazzi avrebbe suscitato un grandissimo entusiasmo ...
Sottoscrivo ed approvo entrambe i commenti.
Da partecipante alla tre giorni vi dico: Fini è stato accolto freddamente, ma se Berlusconi si fosse sognato di presentarsi sarebbe stato fischiato alla grande!
Naturalmente ognuno è libero di manifestare le sue opinioni, anche le più assurde ... :-D
Fini è ok al 50%
Quando fa la destra legge e ordine va bene.
Quando si mette a fare il liberale copre un ruolo non suo, suona falso e opportunista lontano un miglio.
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