Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

No alla deriva
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27 giugno 2007

Li considerano proprio così

Non si lamentino gli elettori di sinistra se il Presidente Berlusconi ha detto di loro che “non credo che gli Italiani siano così coglioni da votare contro il proprio interesse” e se dopo un anno di sinistra al governo noi continuiamo a considerarli tali (e probabilmente anche alcuni di loro – pur non confessandolo – si riconoscono in siffatta definizione) perchè in tal modo li considerano anche i loro politici.
Come infatti spiegarsi, se non con una così bassa considerazione del proprio elettorato, i comportamenti della sinistra ?
Soprattutto in campo fiscale, ma non solo.
Una campagna elettorale spesa sul messaggio terroristico dello sfacelo dei conti pubblici per giustificare un infame aumento della tassazione e poi blaterare di tesoretti che compaiono e scompaiono a seconda di quello che si vuole sostenere.
281 pagine di programma, ridotte dopo pochi mesi a dodici punti (neppure svolti).
Controriforme che rendono la vita di tutti meno agevole in un quadro dove siamo tutti più poveri a causa delle vessazioni fiscali.
Servizi pubblici ancor più inefficienti, ma dipendenti pubblici più retribuiti.
Immigrati che si espandono su tutto il territorio nazionale.
Rapine e scippi in aumento, la sicurezza a picco.
La riduzione dei parlamentari “in misura maggiore di quella proposta dalla Riforma Costituzionale del Centro Destra è un’altra promessa violata.
E che dire del solenne impegno contro lo “scalone” delle pensioni ?
Verrà abolito, sì, ma non sic et simpliciter ripristinando il vecchio sistema, bensì creando una gradualità che avrà il duplice effetto di portarci esattamente allo stesso punto in cui ci avrebbe portato la Riforma Maroni, ma con il dubbio beneficio (e soddisfazione) di aver speso di più e di avere una pensione più bassa (con la revisione dei coefficienti).
E che loro ritengano che i loro elettori per quanto non capiscano finiranno con l’adeguarsi e con il farsi menare per il naso un’altra volta, viene certificato dalla scelta di Veltroni come futuro leader, senza un programma, senza un’idea, senza un progetto.
Solo parole di bontà assoluta – santo subito ! – come se bastassero le buone intenzioni (se vogliamo concedere la buona fede) che, invece, come dice la saggezza popolare, lastricano la via per l’inferno.
E se l’inferno sarà per tutta la classe media, è anche perchè qualcuno ci cascherà, a rivotarli, meritandosi l’appellativo con il quale il Presidente Berlusconi li aveva identificati.
Anche se spero che, nel segreto dell’urna, siano in tanti, almeno 25000 ..., a cambiare il loro voto perchè mi rifiuto di credere che in Italia siano in tanti a votare – una seconda volta – contro il loro interesse, indipendentemente dalla diversa (non nuova: Veltroni non è certo una novità) copertina con la quale la sinistra maschererà la sua volontà di continuare a espropriarci del nostro guadagno e della nostra libertà.

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