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28 giugno 2007

S'io fossi inglese

Non gradirei il passaggio di testimone, a legislatura in corso e senza chiamata alle urne, operata per ragioni di equilibri interni ai laburisti, tra Tony Blair e Gordon Brown.
S’io fossi inglese e avessi votato (ipotesi dell’impossibile) per i laburisti sarei contrariato perché mi considererei ingannato.
Avevo infatti scelto Blair e non Howard proprio per la fiducia che mi ispirava.
Il mio voto avrebbe potuto essere diverso se mi fossi trovato davanti Brown.
Il sistema inglese è fortemente improntato alla figura del leader ed è spesso tale figura che fa la differenza, come si vide nel 1978, quando la Thatcher sconfisse un grigio Callaghan, anche allora subentrato per beghe interne ai laburisti ad Harold Wilson.
Ed altrettanto accadde ai Conservatori nel 1997, sia pur con una elezione di ritardo tanto forte era l’influenza della Thatcher, con John Major.
S' io fossi inglese vorrei che Gordon Brown si presentasse agli elettori, subito, per avere dal Popolo la legittimità a governare.
S' io fossi Italiano, come io sono e fui, guarderei con sospetto alle manovrine di bassa bottega (altresì dette di “botteghino” …) che stanno portando ad una sopravvalutazione dell'effimero veltroniano che addirittura potrebbe, senza alcuna legittimazione popolare, sedersi a palazzo Chigi dopo il regicidio di un Prodi cotto e stracotto.
Come, del resto, avvenne nel 1998, quando, anche loro senza alcuna legittimazione popolare, D’alema prima e Amato poi si sedettero su una poltrona che avevano conquistato solo con manovre di corridoio.
E come accadde nel 1994, quando un Dini venne innalzato per manovre quirinalesche e complicità gallipoliane, ad un incarico per il quale non aveva concorso.
S' io fossi Italiano, come io sono e fui, nel valutare lo spessore morale, l’ affidabilità e credibilità di una parte politica, considererei anche l’imbroglio di cambiarmi in corsa e senza chiedere il mio parere con il voto, il premier che mi avevano fatto votare.
E constaterei che il Centro Destra, per due volte, ha proposto Berlusconi, per due volte (1994 e 2001) fu eletto e per due volte ha avuto un solo Premier: Silvio Berlusconi.
S’io fossi Italiano, come io sono e fui, non ci sarebbe notte bianca che possa farmi cambiare idea e l’effimero lo lascerei a chi si lascia menare per il naso da promesse violate e cambi in corsa di piloti.

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

I sinistri sono uguali dappertutto, per smuoverli dalle poltrone spesso non basta la gru. Tra l'altro anche quando venne eletto Blair per la terza volta circolavano già le voci, un po' come per Prodi, che sarebbe stato sostituito da Gordon Brown. Anche in UK difatti, come in Italia la sx, il labour è in grave crisi e quando succede che sono al governo questo fa sì che le regole democratiche vengano sempre stravolte.
Lorenza.

Anonimo ha detto...

Partita la campagna "A CASA BASSOLINO" per mandare a casa il presidente della Regione. Siamo in tanti possiamo farcela. PUBBLICIZZA L'INIZIATIVA PIU' CHE PUOI, INSIEME E' POSSIBILE.

http://merdanapoli.blogspot.com

Massimo ha detto...

La campagna che l'anonimo qui sopra ha lanciato è altamente meritoria e degna di sostegno.
Dal titolo del blog, invece, mi dissocio perchè coinvolge anche chi, per colpa di quanti non hanno agito, sono danneggiati dalla situazione dei rifiuti in Campania.

Hermes ha detto...

ma se tu fossi politico italiano di sinistra, come non sei, avresti fatto in modo che le tre cariche istituzionali fossero tutte in mano a "gente tua"... così da controllare quando si va ad elezioni...

Anonimo ha detto...

Ciò che è accaduto tra Blair e Brown è consuetudine tra i britannici, anche il passaggio della carica di primo ministro tra la Thatcher e Major avvenne senza il ricorso delle urne, che bocciarono il conservatore un anno e mezzo dopo.
Lasciamo ad ognuno le proprie tradizioni ed usanze.

Massimo ha detto...

La Thatcher, Alberto, andò in minoranza tra i Conservatori e Major vinse le prime elezioni da Primo Ministro, perdendo 4 anni dopo contro Blair (1997).
Hermes, ancora una volta annotiamo che ha ragione Berlusconi quando dice che per mandare a casa il governo occerrerebbe un regicidio ... :-D

Anonimo ha detto...

ERRATA CORRIGE:
Margaret Thatcher si dimise da primo ministro nel novembre 1990 e il suo posto venne preso da Major che divenne capo di governo senza il passaggio alle urne, confermato alle elezioni del 1992, venne nel 1997 sconfitto da Blair.
La sostanza del mio ragionamento non muta: in UK si vota solo a fine legislatura, anche se dovesse cambiare il premier, che non è eletto direttamente dai cittadini, contrariamente a quanto si crede in Italia.

Scusate l'imprecisione precedente.

Massimo ha detto...

Beh, in UK si vota quando lo decide il Premier e la Thatcher fu costretta a lasciare, non fu un accordo di staffetta come quello tra Blair e Brown che somiglia molto più alla pagliacciata del 1984-1989 tra Craxi e de Mita.