Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

29 giugno 2007

Il rinvio sulle pensioni

Piccoli ossicini buttati ai sindacati e alla sinistra estrema, per nascondere l’incapacità di mantenere anche la promessa di eliminare lo “scalone” Maroni.
Era un punto del programma della sinistra e qui i massimalisti hanno pienamente ragione.
Prodi ci ha tartassato, ha beneficiato anche dell’azione di risanamento del Governo Berlusconi, potendo così contare su un cospicuo “tesoretto”, a differenza del Centro Destra che si trovò un buco non dichiarato di 40 miliardi di euro.
Eppure non riesce a mantenere neppure – tra le altre – la promessa che aveva fatto alle truppe sindacali, quelle che, negli anni del buon Governo del Centro Destra, hanno in tutti modi sabotato il risanamento dell’economia nazionale con milioni di ore di scioperi politici che ci hanno sottratto preziosi punti di PIL.
I sindacati e la sinistra estrema hanno perfettamente ragione nel richiedere l’abolizione, tout court dello “scalone”.
Non sanno però dire come fare a compensare il maggior esborso per le casse dello stato.
Ciononostante sono francamente più dalla loro parte che da quella delle alchimie di Tps e dei ragionieri di Prodi.
Le ragioni sono presto dette.
In primo luogo ritengo che si debba rifiutare ogni intromissione dell’europa nella nostra politica interna ed economica e, quindi, l’abolizione tout court dello “scalone”, inviso a Bruxelles, diventa “cosa buona e giusta” proprio per tale motivo.
In secondo luogo perché le alchimie contabili proposte, ci porterebbero esattamente allo stesso punto in cui ci porterebbe la Riforma Maroni (pensione a 62 anni con 35 di anzianità nel 2014) ma con il dubbio vantaggio di costarci molto di più (per le tasse che dovremo pagare a compensazione dei maggiori esborsi statali) e pensioni molto più basse (per effetto della svalutazione dei coefficienti), il tutto per consentire ad uno spicchio di popolazione di poter andare in pensione a 58 anni nel 2008.
In queste condizioni Prodi ha preferito non decidere.
In futuro si vedrà e magari non toccherà neppure a lui.

Entra ne

4 commenti:

Le Barricate ha detto...

prodi naviga a vista, è senza bussola e in più alle sue spalle adesso c'è Vetroni, oltre che Sircana.. Non è un bel vivere ;)

Anonimo ha detto...

E' sorprendente infatti come questo governo, pur di non mostrare riconoscenza all'avversario politico, sia capace di litigare, arrovellarsi, minacciare la sua sopravvivenza su un problema che alla fine risolve com'era in precedenza.

Salvo però farlo pesare sulle tasche dei cittadini.

Prodi non decide. Non parla. Non dice. Non sa. Ma che ci sta a fare li ?

Baci Massimo

marshall ha detto...

Anzitutto, un complimento.
La scelta delle foto pubblicate è sempre azzeccata, sempre in tema.
Poi, se potevo aver avuto un dubbio circa la veridicità della presenza e della consistenza di quel buco di 40 miliardi, lasciato in eredità al governo Berlusconi dal precedente governo Prodi/D'Alema/ecc., ora, vedendo con chi ho a che fare, ogni dubbio è fugato.

Massimo ha detto...

Carissima Monica, è un piacere ritrovarti più in forma che mai :-)

Ineffabile: se fossi Prodi preferirei ocmunque avere alle spalle Veltroni che Sircana ... ;-)

Marshall. I 40 miliardi furono ammessi persino dall'europa.