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08 giugno 2007

L'emergenza non è il clima


Il G8 tedesco si è chiuso nel segno di George W. Bush che ha dimostrato di essere tutt’altro che quell’ “anatra zoppa” che i commentatori “liberal” delle due sponde dell’Atlantico millantavano che fosse.
Ha accontentato la vecchia e debole europa con una dichiarazione di principio, non vincolante sulle emissioni dei gas c.d. “inquinanti”, ma non è arretrato di un millimetro dal considerare inutile, come inutile è, il trattato di Kyoto.
L’emergenza, infatti, non è il clima, che solo gli ecoambientalisti con pesanti interessi nel business del settore stanno propagandando come tale.
L’emergenza è quella di sempre: il terrorismo islamico e comunista.
Con il corollario della necessità di indirizzare i paesi più poveri sulla via di uno sviluppo, applicando l’unico modello vincente: quello Occidentale basato sulla Libertà.
I due aspetti sono legati tra loro.
Il comunismo ha impedito, con la favola del “tutti uguali”, che i paesi del terzo mondo, usciti troppo frettolosamente dalla guida Occidentale dell’epoca coloniale, potessero svolgere le loro esperienze e far sedimentare una coscienza civile e produttiva.
L’islam che, a differenza del Cristianesimo, si è posto sin dalla fondazione obiettivi di conversione forzata e con l’uso di strumenti militari, irrigidendosi in riti e conservando costumi che, in breve, lo hanno consegnato sempre più al passato, impedendo lo svilluppo civile dei popoli lui assoggettati.
Questi due grandi movimenti politici e religiosi, sommati, hanno trovato terreno fertile nell’ignoranza e nella povertà di popolazioni appena uscite, grazie al Colonialismo, dai primitivi costumi tribali da età della pietra e hanno impedito loro di accedere all’unico modello di sviluppo vincente, arrivandovi solo di recente, in ritardo cosmico e con un gap improbabile da recuperare nel breve.
Questo comporterebbe uno sforzo da parte delle nazioni evolute per innalzare il livello di conoscenza di quelle in via di sviluppo, sennonché abbiamo ancora da affrontare un nemico pronto, come abbiamo visto l’11 settembre 2001, a colpirci appena abbassiamo la guardia o mostriamo segni che loro interpretano di debolezza.
Queste sono le vere priorità che vorrei venissero affrontate dai 7 Grandi (l’ottavo partecipante, tutt’altro che “grande”, questa volta era Prodi …) invece di lasciarsi coinvolgere dalle sòle ecoambientaliste.
Il problema, la sfida che la Civiltà, quindi le nazioni che ne sono la massima espressione e i Capi di queste nazioni, si trova a dover affrontare è rispondere ad un semplice (nella sua formulazione) quesito:
come coniugare l’esigenza di proseguire, senza fermate o arretramenti, nel cammino del progresso e, al tempo stesso, spingervi anche le nazioni sottosviluppate, senza scoprire il fianco ai rigurgiti comunisti e al terrorismo islamico.
A questa domanda l’onu è del tutto incapace di rispondere, le organizzazioni mondiali hanno una visione solo di parte, per il proprio interesse, e un G8 diviso non ha saputo dare risposta.
E in tutta questa confusione, sembra che l’unico ad aver le idee chiare sia George W. Bush, Presidente degli Stati Uniti e Leader del Mondo Libero, che ha anche saputo offrire un cammino comune alla Russia di Putin, senza piegarsi alle minacce, ma comprendendo che la più grande democrazia del mondo e la più giovane democrazia europea, devono e possono rispondere alle sfide del futuro agendo assieme.
Tocca a Putin, tocca ai russi ora dimostrarsi all’altezza di una sfida che vede irrimediabilmente esclusa la vecchia e debole europa.

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

La cosa più assurda è che se anche fosse possibile rispettare il Protocollo di Kyoto, i risultati sarebbero insignificanti in terrmini di benefici visto che si parla di cifre, all'incirca, vicine allo 0,0. Poi oltre al danno la beffa, visto che a rispettare questa caxxata sarebbero tenuti solo i paesi industrializzati, quelli cioè che avendo a disposizione una tecnologia avanzata inquinano meno.
Tra l'altro sul National Geographic cominciano ad apparire ricerche e opinioni diverse dalla vulgata scientifico-verde-cocomeraia che fino ad ora è stata spinta e propagandata per la maggiore, e gli scienziati danesi

http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/2007/03_Marzo/12/raggi_cosmici.shtml

ma anche russi e altri, dissentono sulla base di ricerche condotte.

"...ma ecco che spunta una nuova teoria sul riscaldamento globale che assolve l'umanità da parecchi capi d'accusa. A causare l'effetto serra non sarebbe l'Uomo, ma il Sole.

La prova? Anche Marte – come la Terra – ha visto le proprie temperature innalzarsi. Non solo: nel 2005, dati provenienti dalle missioni marziane della NASA hanno rivelato la diminuzione, per tre estati consecutive, delle calotte di anidride carbonica che ricoprono il polo sud del pianeta rosso.

Sulla base di dati, lo scienziato russo Habibullo Abdussamatov, direttore dell'Osservatorio astronomico Pulkovo di San Pietroburgo

http://www.gao.spb.ru/english/

teorizza che il riscaldamento globale sia dovuto all'aumento dell'irradiazione solare nel lungo periodo. Galeotti furono i cicli solari.

“Il riscaldamento serra di origine umana ha dato solo un piccolo contributo al riscaldamento osservato sulla Terra negli ultimi anni” ha affermato lo scienziato russo."

Danesi e russi non sono però soli

anche in UK c'è chi la pensa come loro

http://en.epochtimes.com/news/7-3-14/52836.html

Saluti,
Lorenza.

Antonio Candeliere ha detto...

Mi risulta che Bush abbia sposato l'idea alternativa di Putin e quindi molto probabilmente non si farà più lo scudo anti-missile in Polonia e Rep.Ceca.!

Van der Blogger ha detto...

Massimo, post interesasnte e (da me) condivisibile come sempre. Quello che poi ha aggiunto Lorenza è davvero degno di nota.

Ciao e buon week end

Anonimo ha detto...

Van der blogger, sapevo che il mio post avrebbe suscitato un po' di stupore anche perchè viene fatta passare l'idea che dentro la comunità scientifica non ci siano dibatitto e opinioni differenti. Bush non è che si sia rifiutato di firmare il protocollo di Kyoto perchè se lo è sognato di notte ma perchè valenti scienziati americani sostengono, ricerche alla mano, che sarebbe inutile, oltre che dannoso economicamente, per i paesi avanzati. Dietro le lobbies rossoverdi ci sono, come scrive Massimo, grandi interessi nel business del settore, anche solo per la propaganda. Clinton, prima di andare a casa, oltre alla manifesta volontà di aderire a Kyoto, aveva paventato l'investimento di milioni di dollari per l'insegnamento ecologista nelle scuole. Questo mentre in UK tutti si lamentavano del fatto che i ragazzi sanno tutto di Kyoto e niente di goegrafia. Gore infatti si è messo a cavalcare questo cavallo ma ancora una volta Giorgino glielo ha azzoppato :)
Saluti,
Lorenza.

Anonimo ha detto...

ciao massimo, grazie di essere passato sul mio blog, ti aggiungo tra i link...

Anonimo ha detto...

Caro Massimo,
sono d'accordo con te.

Per quanto possa premere agli ecombientalisti, al mondo dell'associazionismo rosso-verde, quello dell'ambiente non è il primo dei problemi con i quali l'intera comunità deve confrontarsi.
Bensì la minaccia terroristica di deriva islamista resta, secondo modesto parere, il tema centrale su cui agire senza troppi fronzoli.

Il nostro peccato però non ce lo scolleremo facilemente di dosso neppure nel contrasto al terrorismo, visto che ancora oggi ci sono ebeti che, di fronte all'uomo più potente del mondo, hanno avuto la faccia di scandire, ancora una volta, "10 100 1000 Nassiriya".
E questo resta il nostro marchio a fuoco.

Abbracci

Massimo ha detto...

Lorenza è, come sempre, documentata ed efficace.
Monica, l'ecoambientalismo ormai è un business come tutti gli altri.
Sta a noi ignorare le loro indicazioni e comportarci come abbiamo sempre fatto ;-)

Anonimo ha detto...

M.Luisa Rossi H, corrispondente da NY, nel blog Stelle&Strisce fa notare come in questi giorni sul NYTimes venga trattato molto marginalmente il passaggio in Italia di Bush che tra l'altro è in visita ufficiale in Vaticano, mentre invece sta montando la polemica, che ha ricompattato un po' tutti oltreoceano, contro l'Italia dopo la richiesta di Inditment degli agenti della CIA da parte del tribunale di Milano nell' ambito della vicenda del rapimento di Abu Omar e del caso Lozano.
Tutti sanno bene che nè Lozano, nè gli agenti della CIA verranno mai estradati in Italia (la richiesta fa parecchio ridere) è solo propaganda, come al solito.
Saluti,
Lorenza.

Anonimo ha detto...

Sull' ambientalismo mi riprometto di scrivere anche io un post.
Anche in Italia ci sono valenti scienziati che lo sputtanano. E con esso tutte le menate sulle "energie rinnovabili tipo eolico e solare".
Ne fa parte Franco Battaglia, che scrive spesso su "Il Giornale", ed hanno un sito Galileo 2001
Consiglio di dargli un'occhiata

http://www.galileo2001.it/