Una tremebonda sinistra, che però non ha perso nulla della sua abituale boria e arroganza come attesta il discorso di D’alema di sabato, ha repentinamente cambiato idea e dopo le intemerate: se cade Prodi c’è solo il voto, si presenta ora dal Presidente Berlusconi per strappargli qualche mese in più di governo.
Naturalmente ammantano tutto ciò con il classico, fuorviante, insinuante e mistificante eloquio che fa perno sul presunto interesse nazionale (anche loro continuano a chiamarci “paese”).
Ma l’unico atto di responsabilità nazionale è votare, è votare per cancellare questa legislatura nata male, tra i dubbi di regolarità mai chiariti e con una maggioranza talmente risicata che il “tirare a campare” per 18 mesi ha prodotto danni incalcolabili e devastazioni sia nei valori economici assoluti che in quelli, più importanti, dei nostri bilanci personali e famigliari.
E’ comprensibile che la sinistra, che annusa aria di batosta elettorale, voglia rinviare il redde rationem il più a lungo possibile, sperando nella memoria corta degli Italiani, nel dimenticatoio in cui collocherà Prodi e, forse, anche nel più classico “aiutino”, quello togato.
Ma che senso ha rinviare le elezioni per fare quella legge elettorale che non sono riusciti a realizzare in 18 mesi ?
Ovviamente, a parte il mantenere la cadrega e raggiungere la pensione da parlamentari ?
Che senso ha quando davanti abbiamo scadenze rilevanti come la restituzione del maltolto negli stipendi degli Italiani con un serio programma di riduzione delle tasse, per tutti, come le nomine in importanti enti economici e, anche, la definizione della privatizzazione dell’Alitalia ?
Che senso ha fare, oggi, quel che la tracotanza della sinistra ha rifiutato l’11 aprile nonostante la disponibilità del Presidente Berlusconi ?
Non è vero che si debba andare ad un governo di larghe intese per “responsabilità”, perché essere responsabili significa affrontare l’emergenza in cui Prodi ha condotto l’Italia con un programma chiaro, definito, di legislatura e di prospettiva.
Un progetto, insomma, che riprenda quanto è stato realizzato nei cinque anni di Governo Berlusconi dal 2001 al 2006 e mi domando come la sinistra possa accettare tutto questo.
Meglio, molto meglio, andare subito al voto, ricostituire una maggioranza coesa di Centro Destra e affrontare i nodi lasciatici dall’incapacità di Prodi di governare, a cominciare dai 20 miliardi di euro che non ci sono per pagare la controriforma delle pensioni.
Andando al voto oggi, sarebbe possibile già a marzo !, vedremmo anche se Veltroni è diverso da Prodi e se mantiene quello che promette.
Ne dubitiamo, visti i precedenti (la sua partenza per l’Africa rimandata sine die) ma questa volta è troppo fresca e perentoria l’affermazione: con qualunque legge elettorale il pd andrà da solo alle elezioni, per poter pensare che faccia finta di niente.
Ma poiché sono magnanino, lascio una possibilità alla sinistra di risparmiarsi la batosta elettorale annunciata.
Si faccia il governo delle larghe intese, su un programma anche triennale per finire la legislatura, con tutte le riforme che devono essere fatte (giustizia, privatizzazione rai, riduzione delle tasse, inasprimento della Bossi Fini, riforma costituzionale …) ma con un governo a presidenza Berlusconi.
La sinistra ha sbagliato, ci ha danneggiati tutti, è giusto che la riparazione sia anche di carattere morale e le sue forche caudine sono votare la fiducia ad un governo presieduto da Silvio Berlusconi.
L’unica alternativa, la strada maestra, è però solo il voto, hic et nunc.
Entra ne
Naturalmente ammantano tutto ciò con il classico, fuorviante, insinuante e mistificante eloquio che fa perno sul presunto interesse nazionale (anche loro continuano a chiamarci “paese”).
Ma l’unico atto di responsabilità nazionale è votare, è votare per cancellare questa legislatura nata male, tra i dubbi di regolarità mai chiariti e con una maggioranza talmente risicata che il “tirare a campare” per 18 mesi ha prodotto danni incalcolabili e devastazioni sia nei valori economici assoluti che in quelli, più importanti, dei nostri bilanci personali e famigliari.
E’ comprensibile che la sinistra, che annusa aria di batosta elettorale, voglia rinviare il redde rationem il più a lungo possibile, sperando nella memoria corta degli Italiani, nel dimenticatoio in cui collocherà Prodi e, forse, anche nel più classico “aiutino”, quello togato.
Ma che senso ha rinviare le elezioni per fare quella legge elettorale che non sono riusciti a realizzare in 18 mesi ?
Ovviamente, a parte il mantenere la cadrega e raggiungere la pensione da parlamentari ?
Che senso ha quando davanti abbiamo scadenze rilevanti come la restituzione del maltolto negli stipendi degli Italiani con un serio programma di riduzione delle tasse, per tutti, come le nomine in importanti enti economici e, anche, la definizione della privatizzazione dell’Alitalia ?
Che senso ha fare, oggi, quel che la tracotanza della sinistra ha rifiutato l’11 aprile nonostante la disponibilità del Presidente Berlusconi ?
Non è vero che si debba andare ad un governo di larghe intese per “responsabilità”, perché essere responsabili significa affrontare l’emergenza in cui Prodi ha condotto l’Italia con un programma chiaro, definito, di legislatura e di prospettiva.
Un progetto, insomma, che riprenda quanto è stato realizzato nei cinque anni di Governo Berlusconi dal 2001 al 2006 e mi domando come la sinistra possa accettare tutto questo.
Meglio, molto meglio, andare subito al voto, ricostituire una maggioranza coesa di Centro Destra e affrontare i nodi lasciatici dall’incapacità di Prodi di governare, a cominciare dai 20 miliardi di euro che non ci sono per pagare la controriforma delle pensioni.
Andando al voto oggi, sarebbe possibile già a marzo !, vedremmo anche se Veltroni è diverso da Prodi e se mantiene quello che promette.
Ne dubitiamo, visti i precedenti (la sua partenza per l’Africa rimandata sine die) ma questa volta è troppo fresca e perentoria l’affermazione: con qualunque legge elettorale il pd andrà da solo alle elezioni, per poter pensare che faccia finta di niente.
Ma poiché sono magnanino, lascio una possibilità alla sinistra di risparmiarsi la batosta elettorale annunciata.
Si faccia il governo delle larghe intese, su un programma anche triennale per finire la legislatura, con tutte le riforme che devono essere fatte (giustizia, privatizzazione rai, riduzione delle tasse, inasprimento della Bossi Fini, riforma costituzionale …) ma con un governo a presidenza Berlusconi.
La sinistra ha sbagliato, ci ha danneggiati tutti, è giusto che la riparazione sia anche di carattere morale e le sue forche caudine sono votare la fiducia ad un governo presieduto da Silvio Berlusconi.
L’unica alternativa, la strada maestra, è però solo il voto, hic et nunc.
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9 commenti:
Il peggior governo che abbia mai visto..
che ne dici di una nuova conventio ad excludendum di degasperiana memoria??
Ciao, sono in trasferta, scrivo con il portatile, non ho la tua mail quindi ti contatto qui.
NOn ricevo le mail del GC di conseguenza le segnalazioni, inviamele all'indirizzo privato così contemporaneamente mi fai avere il tuo.
Un abbraccio
La verità è che c'è qualcuno che ha paura di andare a votare? Facciamogli capire che le loro preoccupazioni sono fondate!
Quoto. Sono indegni. Ci hanno smaronato una vita con se cade Frodi elezioni subito. Adesso esce fuori la solita balla del "disastro per il paese". Il disastro per il paese sono loro.
Bisogna andare al voto subito. E Napisan farebbe bene a rendersene conto. Pure se è comunista.
E poi, con il voto subito, probabilmente faremo piazza pulita di tutti quei tristi elementi sinistri che è ora che se ne vanno e si ricambiano.
Sarebbe giusto per avere una sinistra più normale, e sarebbe giusto perché una classe politica sinistra che ha distrutto il paese, considerato che purtroppo NON PAGA PENALMENTE i danni che ha fatto, almeno venisse spazzata via.
«La 194 non ci piace, ma non incitiamo alla rivolta. In Italia non c’è ingerenza della Chiesa»
E’ quanto ha dichiarato eminens Camillo Ruini, richiamato in servizio per l’occasione, visto che mons. Bagnasco, anzi il card. Bagnasco in pochi giorni di insediamento come segretario della CEI, aveva provocato una serie di rezioni minacciose che andavano dalla pallottola inviata per posta, alle scritte oltraggiose sui muri e sui portali delle chiese.
Commentare le parole di don Camillo è superfluo: tra lui e ratzinger è una gara dura per chi ha la miglior faccia di bronzo.
Un fatto è certo: non solo i parlamentari di centro destra hanno stappato lo champagne all’annuncio della caduta del governo Prodi.
In Vaticano avranno stappato di tutto: dal Moet Chandon al vin santo. Come se il governo Prodi avesse fatto qualcosa che dispiacesse alla CEI!
Il governo Prodi non ha fatto un bel cazzo di niente per affermare la laicità dello stato, non ha potuto neppure legiferare in materia di convivenza. Non ha riformato quell’orrore di legge che regola la fecondazione assistita, insomma non ha fatto niente di niente, eccetto confermare l’esenzione ICI agli immobili ecclesiastici.
Ben gli sta! Prodi e compagni hanno voluto accucciarsi ai piedi del clero? Ecco la loro ricompensa… Traditi da uno che è sempre a baciare piedi vaticani come Clemente da Ceppaloni…
E’ vero che l’esecutivo dell’Unione era debole, gracile e malaticcio, e non osava avventurarsi in grandi riforme per timore di essere sfiduciato, ma è pur vero che almeno sarebbe caduto in piedi, coerente con le idee progressiste di cui (a parole) si fa alfiere.
Col suo comportamento conigliesco, se l’è beccata due volte nel culo.
Ha perso credibilità presso il suo elettorato tradizionale che non rivoterà per il centro sinistra e non ha cambiato nulla per quel che riguarda il conflitto d’interessi e i diritti civili.
Non brinderò alla caduta di Prodi perchè so che ci aspetta un futuro orrendo con un nano tracotante e prepotente che dopo l’esperienza fallimentare del centro sinistra, farà a brandelli la magistratura e la costituzione “pro domo sua”.
L’ Italia si trasformerà in un gigantesco oratorio telecomandato da preti e fascisti e visto che berlusconi ha ancora la madre vivente c’è da attendersi che la longevità familiare gli permetterà di sgovernare l’Italia per almeno un altro tragico ventennio.
E mò sò cazzi nostri!
La verità è che Veltroni ha tanta paura.
Io alla sinistra non li concedo niente!
Come si suol dire: "gli dai il dito, e loro si prendono il braccio".
Fossero loro al nostro posto farebbero sfoggio di arroganza....
Nota a margine: nessuna legge elettorale garantisce la governabilità.
Sono gli uomini politici associati che garantiscono la governabilità.
Il resto sono solo scuse.
Michelangelo. Credo che siano gli Italiani a mostrarsi intelligenti e ad escludere col voto quelli che hanno così malamente governato per 20 mesi.
Sì, poteri forti e sinistra sono alleati per cercare di impedire il voto. Forse ci riusciranno, ma servirà solo a prolungare l'agonia di una legislatura nata male e vissuta peggio.
Aziz. E se domani ti svegliassi con Berlusconi presidente e meno tasse da pagare, mantenendo inalterata la tua libertà di espressione ? Ti ricrederesti o per te la impostazione ideologica trascende dalla realtà dei fatti ?
"E mò sò cazzi nostri!"
Esatto! Sono stati cazzi nostri x 20 mesi, adesso voi a cuccia e zitti.
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