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No alla deriva

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13 gennaio 2008

Le discariche di Prodi

Romano Prodi, il peggior presidente del consiglio che l’Italia abbia mai avuto in tutta la sua storia, mostra ogni giorno di più il suo volto arrogante e insipiente.
Ieri si è permesso di criticare le regioni che, interpretando correttamente (come lui non è in grado di fare con gli Italiani) il volere dei loro cittadini, negano il permesso di scaricare su di loro le immondizie create dall’incapacità della sinistra nell’amministrare Napoli e la Campania e dall’immobilismo dello stesso Prodi, informato già da un anno – per ammissione della sua stessa compare Iervolino – dell’emergenza crescente.
Prodi ha scandito: “l’Italia è una nazione civile”.
E’ l’unica affermazione giusta che abbia fatto: l’Italia è una nazione civile che non merita un governo ed un presidente del consiglio che sarebbero inadeguati anche per il Burundi.
L’atteggiamento di Prodi è quello tipico del debole cui viene assegnato un compito troppo superiore alle sue capacità.
Per non confessare la sua inadeguatezza (eufemismo), fa la voce grossa, confidando nell’apparato di protezione che lo circonda: lecchini, poteri forti, giullari, funzionari e boiardi di stato.
Dietro quella cortina, ma soprattutto usufruendo della protezione della Forza Pubblica (che prima o poi si stancherà di prendere insulti e bastonate per proteggere chi non merita di essere protetto) si crede in diritto di abbaiare ordini contrari alla comune decenza, addirittura ergendosi pomposamente (e scalfaronianamente !) a censore dei comportamenti altrui.
L’atteggiamento di Prodi non si fa fatica ad equipararlo a quello dell’uomo che, nella vita di tutti i giorni, è oppresso da madre/moglie/capo ufficio e sfoga le sue frustrazioni non appena ha un piccolo incarico, magari di presidente dell’assemblea condominiale (neppure questo incarico, comunque, sarebbe adatto alla statura di Prodi).
Prodi e i suoi sodali hanno clamorosamente mancato nella gestione dell’emergenza rifiuti e ora cercano di salvarsi scaricando l’immondezza sul prossimo, trasformando in altrettante discariche le altre regioni d'Italia, osando lamentarsi se il Popolo si ribella e la butta nei giardini di chi si rende complice della politica prodiana.
Non bastavano le tasse che hanno ridotto i nostri redditi,
non basta la minaccia di aumentare il prelievo sui risparmi,
non basta il grave danno perpetrato al Nord penalizzando Malpensa,
non bastano i prezzi che galoppano
,
Prodi riesce anche ad inquinare le regioni che – faticosamente, costosamente, virtuosamente – erano riuscite a tenere sotto controllo il problema dei rifiuti.
Non solo.
Con il suo atteggiamento presuntuoso ed arrogante, con l’imposizione dello smaltimento dei rifiuti campani su tutto il territorio nazionale è riuscito anche ad estendere la protesta popolare – inizialmente limitata a Napoli – a tutta Italia.
Ma non sono esenti da critiche i Leaders del Centro Destra che, davanti all’aberrante governo dei rifiuti di Prodi, non intervengono per capeggiare e coordinare la rivolta popolare, preferendo il cazzeggio sulla legge elettorale e, di fatto, aiutando Prodi a superare l’emergenza che potrebbe abbattere un governo così pernicioso per l’Italia e gli Italiani.
Berlusconi capisca che della legge elettorale non ce ne frega nulla.
Della spazzatura che Prodi vuole spargere dappertutto, sì.
Ci aspettiamo di vedere Berlusconi, Fini, Bossi, Casini, Storace, Rotondi e tutti gli altri, alla testa del Popolo che si ribella alla sinistra politica della monnezza di Prodi.

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12 commenti:

marshall ha detto...

Il peggior presidente?...Ma lui crede e dice di essere il migliore!
A proposito di Prodi, nel mio blog, quella riferita a lui è commiserazione; la compassione è per il popolo italiano che lo "deve" "sopportare".
A proposito dell'anno perso sulla questione "monnezza": la faccenda ha dell'inconcepibile per uno che si sente "statista di prima grandezza", essendo stato presidente della commissione europea. La questione è molto seria; e quando in famiglia c'è un malato testardo che rifiuta le cure del caso, i famigliari coscienziosi provvedono di forza!

Anonimo ha detto...

Difficile è anche capire come si è potuti arrivare a questa situazione, che mi dicono si protrae da almeno 14 anni.
Quattordici anni sono tanti. Se ne deduce che il cancro era presente anche durante il primo governo Prodi e persino durante la fulgida era berlusconiana, i cinque anni di puro efficientismo nordico del “faso tuto mi” dove, tra l’altro, c’era chi si rassegnava e ammoniva che “bisogna convivere con la mafia”.
Mi pare paradossale che chi ha governato fino all’altro giorno e non da un cratere di Marte ma dal pianeta Italia dia la colpa esclusiva della degenerazione ambientale a questo governo (per altro portatore di tante colpe) ma si sa, “gettate un cadavere in mezzo ad un campo e cominceranno a svolazzare gli avvoltoi”.
Gli amministratori campani, da Bassolino alla Jervolino hanno sicuramente più responsabilità di Prodi ma visto che siamo in Italia e non in Giappone, nessuno farà harakiri e nemmeno si dimetterà. Scaricheranno il barile, tossico, nelle discariche ormai intasate delle loro coscienze e se lo rimpalleranno a vicenda.

Le colpe della camorra, degli imprenditori collusi sono evidenti. Forse quello che non si vuole ammettere è che l’intreccio tra malavita e imprenditoria è talmente intricato che scioglierlo sta diventando sempre più impossibile.

Il Consorzio privato-pubblico rappresenta il sistema ideale per aggirare tutti i meccanismi di controllo. Nella pratica è servito a creare situazioni di monopolio sulla scelta di imprenditori spesso vicini alla camorra. Gli imprenditori hanno ritenuto che la società pubblica avesse diritto a fare la raccolta rifiuti in tutti i comuni della realtà consorziale, di diritto. Questo ha avuto come effetto pratico di avere situazioni di monopolio e di guadagno enorme che in passato non esistevano.

Ora non è più tempo di scandalizzarsi e basta, occorre agire e, visto che siamo invasi dall’ultraspazzatura, bisogna rimboccarsi tutte le maniche che abbiamo. Occorrono proposte, fatti concreti, azione.
Per cominciare facciamo tanta, troppa monnezza a causa del consumismo sempre più sfrenato e il problema tenderà ad aggravarsi sempre di più in futuro. Non è escluso che un giorno il problema non sia più solo napoletano ma nazionale, continentale e mondiale. Si potrebbe consumare di meno, almeno provarci, fare un tentativo.
Un governo potrebbe cominciare dall’imporre sistemi di impacchettamento delle merci con materiali facilmente riciclabili. Potrebbe offrire sgravi fiscali importanti alle aziende che abbandonassero la plastica - il materiale in assoluto più difficile da smaltire tra quelli che formano la nostra monnezza domestica, in favore di materiali ecocompatibili.

Visto che la parola chiave per ridurre il cumulo dei rifiuti è riciclare, a livello locale e in ogni angolo del territorio dovrebbe essere imposta, proprio obbligatoriamente e pena pesanti sanzioni pecuniarie, la raccolta differenziata. Non basta che la facciano solo i cittadini più virtuosi, compresi moltissimi napoletani. Dobbiamo farla tutti!

Massimo ha detto...

Troppo comodo e completamente ingiusto, Lollo, cercare di coinvolgere il Governo Berlusconi.
Nel 2004 fu impostato un lavoro di ripartizione dei rifiuti campani per risolvere l'emergenza e, nel contempo un piano di costruzione di inceneritori, termovalorizzatori e discariche. Tutto bloccato dalla sinistra, soprattutto dai verdi di Pecoraro (ricordiamoci che Vendola vinse in Puglia anche solleticando i pugliesi contro i termovalorizzatori).
La scelta sarebbe stata di commissariare gli organi locali: ma te l'immagini cosa avrebbero detto contro Berlusconi che commissariava Bassolino e Iervolino ? L'alternativa era in un voto responsabile dei campani: che non c'è stato.
A questo punto la responsabilità è tutta della sinistra e noi del Nord "abbiamo già dato" nel 2004, accettando migliaia di tonnellate di spazzatura. Il problema non è più nostro ma locale e tale deve restare.
Quanto alla frese del Ministro Lunardi che tu citi "bisogna convivere con la mafia" oltre a sottoscriverla, è tutt'altro che rassegnazione, perchè solo dalla presa d'atto della realtà si può governare una nazione, una situazione. La mafia esiste, prendiamo atto e comportiamoci di conseguenza e non come se la retorica parolaia potesse cancellarla.

Anonimo ha detto...

Massimo aggiungerei,se mi permetti,che nelle sinistre regioni,con il toscosoviet in testa, hanno sempre fatto la guerra al governo Berlusconi, impugnando sistematicamente,le leggi centrali ed inventando inesistenti conflitti costituzionali,per il solo gusto di dar contro e di fatto bloccando ogni tentativo di rinnovamento e di buona amministrazione.

Sai una cosa: sono diventato un grande devoto di saint Guillottin
ciao
Sarc.

Emanuel ha detto...

Il Nord ha dato parecchio negli anni scorsi, accolandosi rifiuti di Napoli & Co. Dire che il Nord dovrebbe fare qualcosa per risolvere il problema, come ha fatto Saviano al Tg1, è da irresponsabili e forse anche da ingrati. Non è giusto pretendere che la collettività si accolli i costi di questo pasticcio: se proprio non è possibile risolvere il problema a livello locale, almeno i Campani paghino di tasca loro il trasporto dei rifiuti e ricompensino lautamente le Regioni che generosamente accettano di ricevere la loro monnezza.
@ Massimo: non sono d'accordo sulla mafia. E' vero, è un problema che esiste, ma allora che dovremmo fare, convivere con ladri, stupratori, assassini e quant'altro perchè tanto sono realtà che esistono? Molte realtà sono difficili da estirpare, ma un conto è ammettere questo, un altro è dire: ci sono, conviviamoci.
A rileggerci
Emanuel

Nessie ha detto...

Post del tutto condivisibile. Basta vedere il sondaggio promosso dal Corriere della sera con il quesito "E' giusto scaricare i rifiuti di Napoli" su tutte le altre regioni?". Gli Italiani ch ehanno risposto NO sono oltre il 67%. Con punte dell'80% al Nord. Prodi è riuscito, paradossalmente, nella singolare impresa di creare non solo una pesante secessione morale delle regioni settentrionali (laddove non c'è riuscito nemmeno Bossi e la Lega), ma addirittura a creare forti proteste e prese di distanza anche in quelle del Sud e delle isole. In queste ore, anche la Basilicata dice NO.

Anonimo ha detto...

Bel Post di Backnight, come sempre.
Mio caro Lollo, tutti avreanno le loro responsabilità, ma mi spieghi perche sotto il Berlusca (che non adoro, ma neppure odio) a Milano hanno fatto un termovalorizzatore che scalda un quarrtiere e contribuisce ai fondi comunali, ed è quasi in città (ma nessuno se ne accorge) mentre a Napoli sono nella spazzatura fino al collo ? Non è che il Berlusca non c'entra nulla mentre l'incapacità degli amministratori locali c'entra moltissimo ? Fatti questa domanda, se posso vi risponderò in un post

Anonimo ha detto...

Quoto tutto.
Aggiungo una critica a Lollo.
Napoli è in emergenza da 14 anni.
Non guardare il governo centrale. Guarda Provincia e Regione. Da quale parte politica sono amministrate? E da quanto?
Il governo centrale in una situazione come questa ha scarse colpe, se non fosse che all'esplosione del caso avrebbe dovuto tagliare tutte le teste dell'amministrazione locale.
Il fatto che questo non avvenga rende complice pure Frodi. E se la rivolta fosse scoppiata sotto Berlusca ed egli non avesse rimosso nessuno, sarebbe ugualmente risultato complice.
Ma la protesta non è scoppiata allora.

Anonimo ha detto...

Una Chicca per Nessie: in italia abbiamo fatto l'unità senza conoscerla. Ecco perchè si è unificata.
Cavour, appena annessa la Toscana, fece un breve viaggio fino a Firenze. Al suo consigliere, durante il ritorno, disse: "Per fortuna che abbiamo fatto l'Italia prima di averla vista". Pensa se fosse arrivato a Napoli !

Massimo ha detto...

La mia speranza è che questa comunanza di vedute possa trovare uno sbocco fattuale in qualche iniziativa concreta, in qualche attività che sposti dal piano virtuale a quello reale la nostra voglia di agire:-)

Emanuel. La frase sul convivere con la mafia non è rassegnazione. ma è realismo. Noi abbiamo saputo convivere con il comunismo e l'abbiamo tenuto sotto controllo. Altrettanto è da fare con la mafia. Se prendiamo coscienza del pericolo e non pensiamo di affrontarlo con inutile retorica, possiamo batterlo.

Anonimo ha detto...

@ massimo, nuovo medioevo e libertyfighter:

A partire dal titolo del post, si tenta di imputare l’emergenza rifiuti a Prodi e, un pò meno, agli amministratori locali. A mio avviso, tra le tante colpe da imputare a Prodi, non c’è l’emergenza rifiuti. IO lo avevo GIA’ scritto e lo R-I-B-A-D-I-S-C-O: “gli amministratori campani, da Bassolino alla Jervolino hanno sicuramente più responsabilità di Prodi”.
Per questo ho tirato in ballo Berlusconi e voi avete abboccato…

Ma facciamo un passo indietro.
Anno 1997, governo dell' Ulivo. Il ministro dell' Ambiente Edo Ronchi, dei Verdi, sottopone alla UE un piano per la gestione dei rifiuti della Campania che la commissione giudica "mirabilmente perfetto, tanto che poteva servire da modello al resto del mondo": prevedeva l' apertura di alcuni siti per trattare i rifiuti prima, e la costruzione di due termovalorizzatori per incenerirli poi.
Piano cosi perfetto che quando nel 2003 la UE lanciò una procedura contro diverse Regioni italiane per la mancanza di un piano di gestione dei rifiuti, la Campania non era inclusa.
Senonché il piano, che avrebbe dovuto essere realizzato entro il 2004, rimase per lungo tempo sulla carta. Mancava sempre un bollo o un' autorizzazione per dare il via ai lavori.
Proprio nella primavera di quell' anno, qualcuno lo ricorderà, vi fu un' altra emergenza rifiuti come quella odierna, con le strade di Napoli sommerse dall' immondizia.
Il governo Berlusconi cercò quindi di dare un' accelerata alla costruzione di un inceneritore, quello di Acerra. Il primo dei due previsti ad avere tutte le carte pronte e in regola. Ma non appena la ditta appaltatrice tentò di avviare il cantiere, i cittadini scesero in piazza capeggiati dal sindaco di Rifondazione e dal VESCOVO del luogo. Anche allora vi furono duri scontri con le Forze dell' ordine, occupazione di stazioni ferroviare e tratti autostradali. A dar man forte ai rivoltosi giunsero gruppetti dei Centri sociali partenopei, mentre da Roma alcuni politici (principalmente verdi, dimenticando che il piano era di un loro ex ministro) parteggiarono apertamente per i dimostranti.

Cosi, alla fine, il governo Berlusconi e Bassolino che si era battuto per l' apertura dell' inceneritore, furono costretti a fare mancia indietro e i rifiuti vennero spediti in Germania.

Resta da chiedersi come mai i campani siano cosi contrari agl inceneritori costruiti a regola d' arte, mentre non sembrano minimamente preoccuparsi per i danni alla salute derivanti dalle circa 814 discariche abusive situate sul territorio della regione.

Ai link sottostanti c' è tutta la cronaca di quei giorni. Il primo tratta dell' opposizione di sindaco e VESCOVO all' inceneritore, il secondo prova come Bassolino fosse a favore dell' impianto.

Repubblica 11/10/04: Il vescovo, i verdi, il sindaco rosso ecco la crociata dell’inceneritore
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=5ZQKZ

Il Mattino 1/9/04: Bassolino inceneritore necessario, si va avanti
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=5V26F

Anche Prodi dice la sua (e in questo caso sono d‘accordo):

Repubblica 26/2/05 Prodi sui rifiuti striglia la sinistra: “chi li produce deve smaltirli”
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=6TV73

E poi scoppia (nuovamente) l’emergenza, questi link sono in special modo per libertyfighter:

Il Mattino 24/2/05: Allarme a Napoli: “intervenga il governo”
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=6T9ED

Il Sole 24 ore 7/7/05: Rifiuti, la Campania va in tilt
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=7WWF1

Il Sole 24 ore 1/7/05: Smaltimento rifiuti in stallo
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=7V2FV

Corriere della Sera 10/7/05: Rifiuti e corruzione, indagato Assessore della Lombardia
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=7XVLJ

Corriere della Sera 13/9/05: piano del governo: rifiuti gestiti dai privati
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=8GJ0B

Corriere della Sera 13/11/05: tre milioni di ecoballe in Campania
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=926VJ


E per chiudere, massimo, poche ciance, la mafia o in questo caso la camorra la si combatte e non ci si convive (cribbio!)

Massimo ha detto...

Non sono ciance. La mafia esiste come esiste il comunismo, Bisogna combattere amedue, ma dobbiamo prendere atto della realtà sennò ci illudiamo.

Lollo, mi sembra che la tua storia sia piegata alla volontà di dimostrare un teorema, un po' come fanno a Milano contro Berlusconi :-)
Bassolino ha vinto 4 elezioni consecutive. E' dal 1994 che tra sindaco di Napoli e presidente della Campania ha in mano il problema.
Grave che nel piano Ronchi non ci fosse la Campania. Strano che il problema resti in Campania.
Dovresti anche mettere il link a tutte le intemerate contro Berlusconi con le ripetute accuse di autoritaritarismo, con la sua raffigurazione come il Duce. Pensa se avesse imposto ad una regione amministrata dal nemico un piano per lo smaltimento dei rifiuti ! Berlusconi, purtroppo, è troppo democratico (lo dimostra anche nei suoi rapporti con gli alleati) mentre avremmo bisogno del Berlusconi come viene raffigurato dalla sinistra :-D
Il Vescovo. Purtroppo non tutti i sacerdoti sono come Benedetto XVI, ma ci sono anche i don Abbondio e i Vitaliano ... :-D