Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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No alla deriva

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Diciamo NO alla deriva

24 gennaio 2008

E adesso subito al voto

Prodi ha perso il governo nel modo peggiore, con una figura meschina, mostrando livore, rabbia e nessun senso dello stato che avrebbe preteso di non esarcebare gli animi con l’ostinazione per il voto del senato.
Un vergognoso oblio copra la sua storia politica e personale.
Adesso si aprono tante strade per il futuro.
L’Italia è la patria del bizantinismo.
Alcuni voti a favore di oggi fanno scappare da ridere, se non fosse che siamo anche noi Italiani e veniamo danneggiati da chi dice che vota “sì” non per le capacità di governo, ma per consentire di avere un governo.
Ebbene no.
Meglio nessun governo che questo governo, incapace di rispondere alle sfide del mondo globale e in grado solo di caricare balzelli espropriandoci dei nostri risparmi.
Meglio nessun governo anche perché questo parlamento, delegittimato sin dalla proclamazione di un voto dubbio dopo gli scrutini del 10 aprile 2006, non può esprimere un governo coeso e con un progetto per il nostro futuro.
Solo una maggioranza, di una parte o dell’altra può realizzare quelle riforme di cui l’Italia ha bisogno.
E poiché abbiamo visto che la sinistra non è in grado di portare altro che distruzioni e devastazioni, mentre il Centro Destra, pur con tutte le difficoltà di convivenza, le riforme è stato in grado di farle, occorre rimettere subito la sella in groppa al Presidente Berlusconi perché riprenda a trascinare il fardello Italia fuori dalla palude in cui l’ha condotta la sinistra.
Per fare ciò c’è una sola strada: elezioni subito.
Che sia Prodi o qualcun altro a gestire l’ordinaria amministrazione poco cambia.
Napolitano sciolga il parlamento e convochi le urne nel più breve tempo possibile.
Con questa legge elettorale.
Senza tante manfrine di consultazioni e riti tribali vari, si vada al voto a marzo e si riprenda ad aprile 2008 là dove si era lasciato nell’aprile 2006.

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12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Mons,
Il bollito è bollito...però andandosene ha dato un fendente a Walter...mi spiego .Lui ha voluto deliberatamente fare una figura di merda in senato per certificare la caduta del CSX,di modo tale da impedire un governo con a capo walter.....minchia, sui giochetti di palazzo ci sa fare...di governare non se ne parla,ma di fare ste puttanate è un asso

gabbianourlante ha detto...

il berlusca non si era poi sbagliato di molto.... un mesetto appena...
cin cin caro mio....

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo. Al voto subito e senza tante storie. Alle riforme ci penseremo dopo.
Ciao!

Anonimo ha detto...

Adesso viene il bello.
Nel centrosinistra vedremo cosa capita fra Prodi Veltroni Etc.
Il Centro destra è destinato a vincere, salvo colpi di scena. Ma dopo ? Verrà impantanato dalle pastoie romane o riuscirà a proporre un governo veramente incisivo.
Io proporrei di raccogliere le firme verso 3-4 proposte irrinunciabili, quali ad esempio la privatizzazione della Rai, con la cessione a qualche gruppo straniero (per finirla con questa azienda di raccomandati e ballerine), una forma radicale di federalismo fiscale (per evitare altri ricatti stile Fioroni - Milano) ed un'iniziativa di forte sburocratizzazione. Infine una radicale riforma della giustizia.
Saluti

Anonimo ha detto...

Condivido il tuo articolo.

Però credo che Prodi abbia fatto questa manovra per vendicarsi del PD e metterlo in difficoltà....
Se è stato un gesto di livore, lo è stato verso i suoi "alleati".

"Alleati"... a sinistra questa parola ha un significato?

Questo quindi la dice lunga sulla politica sinistra: dimostra inequivocabilmente che incapace di governare, perchè essa non usa logiche di "governo", ma bensì logiche di "potere" (di consolidamento del potere).

Ed è chiaro che: chi è interessato al potere, non è interessato a governare.

Anonimo ha detto...

L'ultima parola spetta agli italiani. Le riforme possono aspettare.

Anonimo ha detto...

Ah, aggiungo: concordo con Lontana.

Se il caro Walter vuole le riforme, sia faranno, ma DOPO che il Centro Destra sarà di nuovo al governo....

E il caro Walter non si preoccupi della "responsabilità del governo", piuttosto pensi alla sua di "responsabilità di partito" che ne ha molto poca, visto i casini che combina....

E poi il PD non l'ha votato nessuno.
Il caro Walter che pretese ha di dire quello che bisogna fare?

Massimo, sarebbe possibile collezionare tutte le perle che Prodi ha detto dall'inizio di questo governo?
Del tipo: "io duro perchè faccio", "staremo al governo 5 anni", "abbiamo rimesso in piedi il paese", "cattolici adulti"....

Anonimo ha detto...

Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica,
in questo momento così difficile siamo consapevoli dell’alta responsabilità che grava sul
Capo dello Stato . Ed è dunque con grande rispetto che ci rivolgiamo a Lei per dar voce
all’interesse costituzionalmente protetto di quegli 820.916 cittadini che hanno sottoscritto i
referendum elettorali giudicati ammissibili dalla Corte Costituzionale.
Il rischio di una crisi di governo e l’eventualità, al momento solo teorica, di uno
scioglimento anticipato delle Camere determinerebbero, a meno di due anni dall’inizio della
legislatura, la formazione di un nuovo Parlamento proprio mediante quella legge che non solo è
criticata dalla stragrande maggioranza delle forze politiche, ma è sopratutto oggetto di un
referendum popolare.
In caso di scioglimento anticipato il referendum pendente è sospeso e i suoi termini
decorrono nuovamente dal 365° giorno successivo a quello delle elezioni. Si determinerebbe una
situazione grave sotto due aspetti: il primo perché la già traumatica eventualità dello scioglimento
rischierebbe di rivelarsi una soluzione inefficace proprio a causa dei meccanismi elettorali che, a
detta di tutti, hanno concorso fortemente a determinare la presente instabilità; sia perché il nuovo
Parlamento verrebbe eletto mediante una legge, a questo punto, politicamente sub iudice per la
legittima pendenza di un referendum che la riguarda. Verrebbe frustrata per lungo tempo, la
domanda di partecipazione civile dei cittadini espressa dalla richiesta referendaria ; e verrebbe
frustrata la sostanza del referendum, perché i cittadini non solo hanno chiesto di cambiare la legge
elettorale, ma hanno chiesto di cambiarla prima del voto.
Non spetta a noi valutare i profili costituzionali della crisi politica e tanto meno suggerire
possibili soluzioni alle forze politiche o, addirittura, al Capo dello Stato. Ci permettiamo solo di
sottoporre alla sua attenzione la circostanza che, considerato lo stato di avanzamento del
procedimento referendario, solo poche settimane ci potrebbero separare dallo svolgimento del
referendum se esso fosse indetto in una delle prime date utili. E che nulla impedirebbe
immediatamente dopo, ricorrendo i presupposti costituzionali, che si desse luogo allo scioglimento
delle Camere, per il quale, com’è ovvio, non valgono i limiti che invece graverebbero sul
referendum se lo scioglimento intervenisse prima del suo svolgimento.
Con i sensi della nostra più alta stima.
Giovanni Guzzetta, presidente del Comitato Promotore dei Referendum
Mario Segni, coordinatore del Comitato Promotore dei Referendum
Natale D’Amico, tesoriere del Comitato Promotore dei Referendum
pdfMachine

Emanuel ha detto...

L'ideale sarebbe varare Vassallum e riforma dei Regolamenti parlamentari nel giro di una settimana e poi andare al voto. Il mio terrore però è che ci mettano tre mesi a discutere di legge elettorale per andare al voto tra quattro o cinque. E nel frattempo, visto che tanto i tempi si allungano, ci infilino anche qualche riforma costituzionale, così si allungano ancora di più. Se questa è la prospettiva, coomprendo la posizione di Berlusconi, che vuole il voto subito. Chiunque vuole fare le riforme, Napolitano compreso, deve rendersi conto che senza di lui non si va da nessuna parte, per il semplice motivo che in Parlamento i numeri non ci sono. Chi ha orecchi per intendere, intenda.
Emanuel

Nessie ha detto...

Sì, al voto anche col POrcellum. Poi una volta insediati, si premerà per avere le riforme.
Speriamo che napolitano (minuscolo voluto) non prema per qualche altra alchimia di Palazzo.

Anonimo ha detto...

Nasce da Palermo il movimento "ELEZIONI SUBITO"

I cittadini di Palermo a seguito della caduta del Governo fondano il movimento nazionale "Elezioni Subito" al fine di ottenere dal Presidente della Repubblica Italiana On. Napolitano lo scioglimento delle Camere agli elettori lo facoltà di scegliere liberamente e democraticamente nuovi rappresentanti e mandare la casta parlamentare a casa.

Al movimento hanno subito aderito il Coordinatore
cittadino de "la Destra" Michele Tortorici, a cui hanno fatto seguito le adesioni delle associazioni Gioventù Italiana per conto del portavoce nazionale Ruggero Razza ed Unidestra per conto del fondatore Andrea de Leitenburg, dando così un immedianto respiro nazionale e giovanile dell'iniziativa.

Fin da stamattina 25 gennaio 2008 il movimento sarà presente all'Università degli Studi di Palermo con una raccolta firme per presentare la petizione al Capo dello Stato.

La petizione è sottoscrivibile online al sito internet http://www.firmiamo.it/elezionisubito

Il Movimento Elezioni Subito

Massimo ha detto...

Sicuramente a favore di tutto ciò che può essere utile a spingere per elezioni subito, quindi firmerò la petizione.
Il Dr. Silk Epil che ha pubblicizzato un appello dei referendari forse non si è accorto che questo blog è schierato a difesa dell'attuale legge elettorale ... :-)
Una raccolta delle perle di Prrrrrodi ?
Purtroppo non ho il tempo di spulciare in internet e non ho conservato le sue "citazioni". Peccato per sarebbe un libro utile per le elezioni perchè dimostrarebbe, al di là di ogni ragionevole dubbio, l'inaffidabilità di un personaggio che, anche con la vicenda del senato, si è dimostrato minuscolo e indegno di rappresentarci, ma anche sarebbe un successone editoriale per la letteratura comica, meglio delel barzellette sui carabinieri o su Totti :-D