Il presidente di Confindustria continua a chiedere “di più”, perfettamente in sintonia con la trimurti sindacale e il pci/pds/ds/pd.
Intanto sono stati impegnati ben due miliardi di euro (quattromila miliardi delle vecchie lire: una minimanovra !) per gli aiuti settoriali all’auto, elettrodomestici e affini.
E se questi soldi fossero spesi per riformare il welfare, non sarabbe meglio ?
Se, invece di “drogare” i consumi, tenendo artificialmente in vita aziende che non sono in grado di mantenersi, si lasciasse fare alla legge del libero mercato e lo stato si preoccupasse di investire i fondi disponibili in un sistema di assistenza a chi dovesse perdere il lavoro, legata anche al tempo di permanenza nelle liste di disoccupazione e alle attività che vengono svolte, dalle iniziative individuali assunte per uscirne ?
Certo, ci sarebbero dei rivolgimenti nel panorama globale della finanza e negli assetti di potere, ma sarebbe una iniezione di carburante, di adrenalina per nuove società, nuove iniziative che porterebbero, come diceva la Thatcher, a nuovi ricchi, con nuove idee e nuove spinte a beneficio di tutta la società.
Del resto, perché aiutare la Fiat e non la ditta di idraulica in via di fallimento in un comune montano ?
E soldi per tutti non ce ne sono.
Perché elargirli ai soliti noti ?
Perché continuare a fare acquiescenza al motto primigenio della Fiat: privatizzare gli utili e socializzare le perdite ?
Entra ne
Intanto sono stati impegnati ben due miliardi di euro (quattromila miliardi delle vecchie lire: una minimanovra !) per gli aiuti settoriali all’auto, elettrodomestici e affini.
E se questi soldi fossero spesi per riformare il welfare, non sarabbe meglio ?
Se, invece di “drogare” i consumi, tenendo artificialmente in vita aziende che non sono in grado di mantenersi, si lasciasse fare alla legge del libero mercato e lo stato si preoccupasse di investire i fondi disponibili in un sistema di assistenza a chi dovesse perdere il lavoro, legata anche al tempo di permanenza nelle liste di disoccupazione e alle attività che vengono svolte, dalle iniziative individuali assunte per uscirne ?
Certo, ci sarebbero dei rivolgimenti nel panorama globale della finanza e negli assetti di potere, ma sarebbe una iniezione di carburante, di adrenalina per nuove società, nuove iniziative che porterebbero, come diceva la Thatcher, a nuovi ricchi, con nuove idee e nuove spinte a beneficio di tutta la società.
Del resto, perché aiutare la Fiat e non la ditta di idraulica in via di fallimento in un comune montano ?
E soldi per tutti non ce ne sono.
Perché elargirli ai soliti noti ?
Perché continuare a fare acquiescenza al motto primigenio della Fiat: privatizzare gli utili e socializzare le perdite ?
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento