Mentre la sinistra prosegue nella sua passione che non dura una sola settimana, ma mesi e anni, il Centro Destra festeggia la resurrezione, che poi è una conferma, del suo Leader Silvio Berlusconi.
Nonostante le “gufate” di Bersani & soci, il Premier non mostra segni di logoramento, declino o tramonto e, anzi, tutte le profezia in tal senso si sono ritorte contro gli impiegati del partito che fu di sede alle Botteghe Oscure (nomen omen).
A questo punto è evidente che solo Berlusconi potrà eliminare anzitempo Berlusconi, se non darà seguito alla posizione forte e condivisa dal Popolo Elettore per inseguire il consenso della sinistra che mai e poi mai riconoscerà alcun merito al Premier.
Quindi tanto vale rinunciare da subito ad ogni approccio bipartisan per perseguire quelle riforme di cui tanto si è parlato.
Riforme che non potranno essere di rilievo se le si concordasse con la sinistra, cosa che provocherebbe un inevitabile compromesso, magari con la rinuncia di molti punti qualificanti.
Non ceda dunque Berlusconi al narcisismo di vedersi elogiato sulla stampa di sinistra e si accontenti del consenso maggioritario del suo Popolo.
In questo un ruolo importante potrà averlo la Lega che già con i suoi due Governatori (Cota in Piemonte e Zaia in Veneto) sembra voler capeggiare la riscossa di chi è per la Vita contro chi non ha della Vita lo stesso concetto sacrale.
E non si dimentichi la Lega che ha mietuto consensi per la percezione della sua ostilità verso l'immigrazione, verso la criminalità e verso la degenerazione dei costumi che mettono in pericolo la solidità morale della Nazione.
Per ora è una percezione, ci aspettiamo che si trasformi in legge cogente.
Così come ci aspettiamo di avere una giustizia amministrata da personale imparziale e uno stato che ci sia amico e non gabelliere.
Tanti auguri, quindi, a Berlusconi, ai suoi Ministri ed ai suoi Governatori perchè sappiano tradurre in pratica, presto e bene, il sentimento profondo di quella maggioranza di Italiani che li hanno votati.
Buona Pasqua a tutti.
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Nonostante le “gufate” di Bersani & soci, il Premier non mostra segni di logoramento, declino o tramonto e, anzi, tutte le profezia in tal senso si sono ritorte contro gli impiegati del partito che fu di sede alle Botteghe Oscure (nomen omen).
A questo punto è evidente che solo Berlusconi potrà eliminare anzitempo Berlusconi, se non darà seguito alla posizione forte e condivisa dal Popolo Elettore per inseguire il consenso della sinistra che mai e poi mai riconoscerà alcun merito al Premier.
Quindi tanto vale rinunciare da subito ad ogni approccio bipartisan per perseguire quelle riforme di cui tanto si è parlato.
Riforme che non potranno essere di rilievo se le si concordasse con la sinistra, cosa che provocherebbe un inevitabile compromesso, magari con la rinuncia di molti punti qualificanti.
Non ceda dunque Berlusconi al narcisismo di vedersi elogiato sulla stampa di sinistra e si accontenti del consenso maggioritario del suo Popolo.
In questo un ruolo importante potrà averlo la Lega che già con i suoi due Governatori (Cota in Piemonte e Zaia in Veneto) sembra voler capeggiare la riscossa di chi è per la Vita contro chi non ha della Vita lo stesso concetto sacrale.
E non si dimentichi la Lega che ha mietuto consensi per la percezione della sua ostilità verso l'immigrazione, verso la criminalità e verso la degenerazione dei costumi che mettono in pericolo la solidità morale della Nazione.
Per ora è una percezione, ci aspettiamo che si trasformi in legge cogente.
Così come ci aspettiamo di avere una giustizia amministrata da personale imparziale e uno stato che ci sia amico e non gabelliere.
Tanti auguri, quindi, a Berlusconi, ai suoi Ministri ed ai suoi Governatori perchè sappiano tradurre in pratica, presto e bene, il sentimento profondo di quella maggioranza di Italiani che li hanno votati.
Buona Pasqua a tutti.
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3 commenti:
Il Premier e il governo dopo la vittoria elettorale di Mid-term, uno dei pochi casi negli stati moderni, dove solitamente si assiste ad una perdita di voti da parte della maggioranza governativa, deve dedicarsi alle riforme importanti che da tempo il nosto paese richiede.
A partire da una grossa riforma in senso federalista e presidenzialista, facendo cosi felici e soddisfatti sia gli elettori della Lega che i finiani (a proposito dov'è Gianfranco??), senza contare il taglio di qualche centinaia di parlamentari.
Un altra grossa riforma è quella della giustizia, con la divisione delle carriere e la regolamentazione delle vetuperate intercettazioni telefoniche, che arrivano direttamente sui tavoli di molti direttori di giornali.
Spero anche in una riforma della sanità per far si che si affermi sempre di più il sistema Lombardia, rispetto a quello Toscana
Certo. E' ben difficile che si riesca a combinare qualcosa di bipartisan con un'opposizione simile a quella che abbiamo, se non al prezzo di compromessi che annacquerebbero sensibilmente il tutto (e poi non è neanche detto).
Qualora i numeri ci fossero per fare tutte le riforme "da soli", sarebbe perfettamente legale farlo, ma se poi, come hanno già promesso di fare, "quelli" facessero poi sottoporre le stesse a referendum che riabrogasse di nuovo tutto (come è già successo una volta) come la metteremmo?
E' triste, ma la scelta sembrerebbe quasi tra il non avere mai nessuna riforma compiuta e il farla alla bell'e meglio con qualche compromesso.Bel dilemma!
Eppure, su questo sono d'accordo, è comunque ora di partire. Non si possono più rimandare 'ste benedette riforme, come sostengo anche nell'ultimo post sui risultati elettorali sul mio blog www.tommasopellegrino.blogspot.com, che invito a leggere e commentare, anche per chiarirmi un po' le idee io stesso.
Tommaso Pellegrino-Torino
Le riforme vanno fatte senza compromessi. Se si dosano con il bilancino del farmacista per tenre in considerazione le opinioni di tutti, allora non saranno mai efficaci. Se, poi, con il referendum gli Italiani le bocceranno, allora vorrà dire che le cose vanno bene così come sono (con Berlusconi Premier a vita ... ;-).
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