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No alla deriva

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06 aprile 2010

Sulle barricate con Benedetto XVI

In questi ultimi mesi, prendendo a pretesto la triste vicenda della pedofilia, è un crescendo di attacchi contro la Chiesa Cattolica, il Vaticano e il Papa.
La prima reazione è criticare la Chiesa: primo per lo sbaglio non sufficientemente sanzionato di alcuni (una netta minoranza) suoi sacerdoti, poi perché non si difende con adeguata energia.
La Chiesa dovrebbe ricordare che la percentuale di sacerdoti coinvolti in vicende moralmente disgustose è inferiore a quelle che si ritrovano al di fuori di essa.
Pensiamo solo, giusto per fare due casi, alla vicenda di Marrazzo e a quella della “papessa” luterana.
Appare quindi evidente che la questione dei preti pedofili è solo un pretesto per portare un attacco alla Chiesa, nel tentativo di rimuovere quello che sta diventando uno dei pochi baluardi contro la degenerazione completa dei costumi, contro l’abbandono di ogni etica e morale della Vita e della Famiglia.
In sostanza contro una delle gambe della nostra Civiltà, per sostituirla con non si sa bene cosa, un laicismo dominato dalle pulsioni, dall’interesse, dal piacere più perverso che sopraffa una visione etica della società e del futuro.
In sostanza è una lotta dei Valori e della Tradizione civile del Popolo Occidentale, contro disvalori elevati a materialistico traguardo, senza alcuna trascendenza e senza alcuna speranza per il futuro dell’Umanità.
Non è un caso, infatti, che gli attacchi alla Chiesa siano portati da una alleanza che rappresenta le più retrive consorterie laiciste che, paradossalmente, se nel nome dello “stato laico” pretendono di piegare la Chiesa al loro volere, mettendole il bavaglio e criminalizzandola, dall’altro difendono il “diritto” dei musulmani, anche di quelli più intolleranti e fondamentalisti, ad infiltrarsi nella nostra società, forse sperando che possano aiutare ad indebolire la Chiesa.
Tali consorterie, infatti, tacciono sulle ben più gravi violazioni di ogni diritto che vengono perpetrate nelle nazioni dominate dall’islam, con l’unica eccezione per quello che è l’unico insegnamento positivo che viene dai seguaci di Maometto, l'unico che dovremmo recepire: la condanna dell’omosessualità.
Non sfugge come l’attacco a Benedetto XVI provenga dagli stessi ambienti, dalle medesime consorterie che si opposero al Presidente Bush e aggrediscono il Presidente Berlusconi, a riprova che l’obiettivo è l’abbattimento della Civiltà come la conosciamo, per sostituirla con un regime decadente, fondato sulle pulsioni e sulla dominazione delle consorterie il cui obiettivo è trasformare uomini liberi in una massa schiavizzata, obbediente e obbligata agli stessi comportamenti, all’uso delle parole d’ordine, tutte uguali, del “politicamente corretto”.
Spiace vedere che la Chiesa, pur sotto attacco, non riesca a reagire con sufficiente energia e là dove coglie il pericolo di una nuova forma di razzismo, si premuri di smentire chi, come Padre Cantalamessa, ha il coraggio, sia pur come citazione altrui, di svelare il disegno ostile.
Spiace anche vedere come nel mondo della Rete ben pochi siano i laici che prendono le difese della Chiesa.
Eppure sono gli stessi che ogni due per tre blaterano di “diritti” e si definiscono persino “liberali”.
Sono tutti motivi che inducono un agnostico a salire sulle barricate, dalla parte di Benedetto XVI.

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1 commento:

Ombra ha detto...

In questi ultimi tempi tutti amano scagliarsi contro il Pontefice, utilizzando la scusa dei pochi preti che si sono macchiati di azioni infamanti. Che sono da punire in ogni caso, per essere stati commessi da un qualcunque uomo, con tonaca o senza.
Non si può però pensare la Chiesa solo in tal senso, dobbiamo anche ricordarci delle molte operazioni positive a favori di deboli ed emarginati che ogni giorno vede i propri sacerdoti missionari e credenti impegnati.
Tutti i cattolici ma non solo anche coloro che si sentono occidentali dovrebbero salire sulle barricate per difendere gli insegnamenti cristiani/ebraici che sono alla base del nostro vivere civile ed evoluto